Piazza della Signoria e la Loggia dei Lanzi

Piazza della Signoria con la sua Loggia dei Lanzi è, insieme a Piazza Duomo, una delle principali attrazioni comprese nei diversi itinerari per visitare Firenze. Qualunque sarà infatti il tempo che riuscirete a dedicare alla visita della città, Piazza della Signoria può senz’altro rappresentare, nella vostra lista di cosa vedere a Firenze, la prima voce.

Non andate via dal capoluogo toscano senza portarvi a casa scatti di questa splendida piazza e delle sue sculture, realizzate dai maggiori artisti del rinascimento fiorentino.

Piazza della Signoria

Da sempre fulcro della vita politica di Firenze e circondata da alcuni degli edifici più famosi della città, questa piazza è una galleria di sculture a cielo aperto.

Nel corso dei secoli, ogniqualvolta Firenze viveva uno dei suoi innumerevoli periodi di crisi politica, questo era il posto dove veniva convocata la gente per formare un parlamento che aveva il fine di approvare decisioni che spesso significavano la rovina per alcune famiglie al potere e la vittoria per altre. Su questa piazza si alternavano scene di grande fasto e scene di terribile sofferenze (è qui che il Savonarola, insieme a due sostenitori, venne arso nel 1498. a memoria di questo avvenimento oggi c’è una targa di bronzo). Accanto a Palazzo Vecchio, che si affaccia sulla piazza, si trova la grande Fontana del Nettuno (chiamata dai fiorentini il Biancone), realizzata da Bartolomeo Ammannati, sui cui bordi si trovano satiri e naiadi.

A fianco dell’entrata del palazzo ci sono copie del David (l’opera autentica si trova nella Galleria dell’Accademia) e del Marzocco, il leone araldico fiorentino di Donatello (l’originale la potete vedere al Museo del Bargello).

A destra di quest’ultimo c’è una copia del gruppo di bronzo di Giuditta e Oloferne, sempre di Donatello (quella vera è nella Sala dei Gigli all’interno del palazzo).

Verso il centro della piazza infine, si erge la statua equestre di Cosimo I de’ Medici, scolpita dal Giambologna tra il 1594 e il 1598.

Gli hotel in questa zona

PALAZZO TOLOMEI

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LOCANDA DEI POETI

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La Loggia dei Lanzi

Realizzata verso il finire del XIV secolo con l’intento di ospitare le assemblee del popolo e le cerimonie pubbliche, la loggia diventò invece una galleria di sculture. Il suo primo nome fu Loggia della Signoria o dell’Ocagna, dall’artista che ne aveva fatto il progetto. Prese poi il nome di Loggia dei Lanzi perchè Cosimo I di solito disponeva qui i suoi mercenari svizzeri (o lanzichenecchi) armati di ascia, per ricordare al popolo chi era al comando in città.

Sulla sinistra della scalinata è collocata la magnifica statua di bronzo di Benvenuto Cellini raffigurante il Perseo con in mano la testa di Medusa. A destra invece si trova il gruppo marmoreo del Ratto delle Sabine, ultima opera del Giambologna. All’interno della loggia è conservata un’altra statua di questo artista, ossia Ercole con il centauro Nasso, in cui il centauro sembra decisamente avere la peggio.
Ci sono poi statue di epoca romana Patroclo e Menelao e le sei figure di donna collocate sullo sfondo.
È invece un’opera ottocentesca il Ratto di Polissena realizzato dello scultore Pio Fedi (1865), che riprende lo stile del vicino Patroclo e Menelao

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