GLI ORARI
DOVE SI TROVANO GLI UFFIZI
LE PRINCIPALI OPERE DEGLI UFFIZI

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- Il Tondo Doni di Michelangelo
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- L’Adorazione dei Magi e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci
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- La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello
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- La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli
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- I dipinti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca
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- La Madonna Ruccellai di Duccio
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- La Madonna di Ognissanti di Giotto
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- Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio
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- La Madonna del Cardellino di Raffaello
1. Il Tondo Doni di Michelangelo
2. L’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci
3. L’Annunciazione di Leonardo da Vinci
4. La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello
5. La primavera di Botticelli
Sicuramente una delle opere più emblematiche dell’intero Rinascimento italiano, la primavera di Botticelli, databile attorno al 1482, rappresenta una scena mitologica con numerosi personaggi abilmente inseriti in un contesto naturalistico ampiamente dettagliato e curato. Negli anni si sono susseguite le interpretazioni circa il reale messaggio del dipinto ma, ancora oggi, è tanta l’aurea di mistero che aleggia sull’opera e sui reali motivi che spinsero Botticelli a scegliere proprio quei personaggi rispetto ad altri. L’abile uso del colore e la chiave umanistica che prevale su tutte come possibile interpretazione del dipinto lo hanno reso uno dei quadri più famosi dell’artista e del panorama fiorentino.
6. La Nascita di Venere di Botticelli
Insieme alla Primavera, anche la Nascita di Venere rappresenta il culmine dell’operato artistico di Botticelli, nonché simbolo della pittura rinascimentale fiorentina. Il quadro, sospeso tra allegoria e mitologia, è una chiara estensione della Primavera, accomunandoli sia i personaggi legati all’antica mitologia che alle numerose possibili interpretazioni di diversa matrice. Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, la scena rappresenta la nascita della dea che, sospesa su una conchiglia in mezzo al mare, viene servita da un’ancella e accarezzata dai venti e da una pioggia di delicate rose. La tecnica e i materiali utilizzati impreziosiscono ancora di più quella che ad oggi risulta essere la prima vera rappresentazione pittorica su grande tela del panorama fiorentino.
7. I dipinti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca
Il celebre Doppio ritratto dei duchi di Urbino, risalente ad un periodo che va dal 1465 al 1472, è un dipinto ad olio su tavola commissionato a Piero della Francesca proprio dai due coniugi. I personaggi sono ritratti di profilo, con sguardo fiero e solenne cercando probabilmente di elevarli ad un rango superiore, quasi divino. Lo sfondo in lontananza con colori tenui e delicati e i forti colori dei personaggi, creano un contrasto abilmente studiato per creare una sorta di sospensione e metterne in mostra l’importanza. Oggi i due dipinti sono esposti separati sebbene, molto probabilmente, un tempo appartenessero entrambi ad un unico quadro.
8. La Madonna Ruccellai di Duccio
Questo dipinto, detto anche la Madonna dei Laudesi, raffigura la Madonna col Bambino in una scena che suggerisce maestosità e imponenza. Databile al 1285, il dipinto è in tempera e oro su tavola che mostra una Madonna insolita, raffinata, quasi sorridente contornata da numerosi angeli che sembrano quasi incorniciare la coppia divina. Ogni personaggio mostra un’ampia espressività dai toni docili e accondiscendenti. Il quadro è spiccatamente ispirato alla cultura pittorica bizantina, sia per quanto concerne l’utilizzo e la scelta di materiali e colori che per quanto riguarda proprio la scelta dei soggetti raffigurati in modo assolutamente insolito per l’arte italiana fiorentina dell’epoca.
9. La Madonna di Ognissanti di Giotto
Si tratta di una pala d’altare realizzata nel 1310 ed è uno dei primi dipinti a rompere quelle che erano le tradizioni pittoriche incentrate sul pieno rispetto dei canoni bizantini dell’epoca. Giotto, dall’alto della sua voglia di ricreare opere ben studiate e soprattutto magistralmente strutturate, ricreò il celebre tema della Madonna con Bambino riponendo la coppia divina in uno spazio definito rappresentato dal trono che ne conferma la maestosità. Un'altra novità fu la scelta di umanizzare i personaggi con sguardi devoti da parte degli angeli e la madonna che, tenendo in braccio il Bambino, con sguardo fiero e sicuro gli tiene la piccola manina, in un gesto d’affetto assolutamente nuovo al genere.
10. Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio
Il dipinto, datato al 1470, fu realizzato presso la bottega del Verrocchio da quest’ultimo e con la collaborazione di altri artisti praticanti presso la bottega fiorentina, come ad esempio Leonardo da Vinci. Il quadro mostra la famosa scena evangelica in modo assolutamente innovativo ed originale con una struttura particolare che, partendo dalle mani divine che concedono il battesimo a Cristo, irradia tutta la scena dall’alto verso il basso, in una composizione magistralmente strutturata. I volti provati dall’evento e la presenza di aureole su tutti i personaggi, sono simbolo di alta divinità e purezza, caricando di maggiore importanza religiosa e spirituale tutto il quadro.
11. La Madonna del Cardellino di Raffaello
Il dipinto ad olio, probabilmente databile al 1506, è una delle maggiori opere di Raffaello Sanzio, nonché una delle più innovative raffigurazioni della Vergine Maria. Raffigurata in un momento intimo di estrema umanità, la Vergine è intenta a seguire Gesù e San Giovannino nei loro primi anni di vita mentre giocano con un cardellino. La plasticità della scena e la scelta di colori in contrasto dall’alto valore simbolico (il rosso che è la passione di Cristo e il blu rappresentante la chiesa), uniti alla grandissima espressività dei personaggi rende tutto il dipinto una delle opere più mature e complete dell’artista fiorentino.
Nota: Sono state recentemente aperte le nuove sale dedicate al Caravaggio e ai pittori del Seicento. Le stanze, dallo sfondo cremisi, sono 8 e offrono la possibilità di ammirare opere del Caravaggio ( tra le altre, Scudo con testa di Medusa, Bacco con la coppa del vino e il Sacrifico di Isacco), ma anche tele di altri grandi del '600 come Artemisia Gentileschi, Velasquez, Van Dyck e Rubens.
Inoltre sono state inaugurate a inizio maggio 2021 una serie di nuovi spazi dedicati al Cinquecento contenenti 129 opere mai esposte se non in modo temporaneo.
LE ALTRE OPERE DEGLI UFFIZI
Accanto all’arte toscana dei secoli XVIII-XVI troverete anche un gran numero di artisti veneti e lombardi (Caravaggio e Tiziano sopra tutto) e dell’Europa del Nord (Rembrandt, Rubens, Bruegel, per citarne alcuni)
Al piano terra i tre lati del museo sono caratterizzati da una grande ed elegante loggiato, dove in 28 nicchie trovano collocazione le sculture di alcuni illustri toscani: Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca , Leonardo da Vinci, Amerigo Vespucci.
Al primo piano nobile della Galleria è inoltre ospitato il Gabinetto Disegni e Stampe, dove sono esposti circa 150.000 disegni e stampe, che spaziano dalla fine del Trecento al XX secolo.
Assolutamente da vedere i disegni di Michelangelo e Leonardo, dei quali ci sono anche i disegni preparatori di opere purtroppo perdute.
La sala espositiva si può visitare con lo stesso biglietto di ingresso alla Galleria degli Uffizi.