Silvia

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

Visitare Firenze in 3 giorni con bambini. Cosa fare, dove andare e cosa vedere

Se pensate che visitare Firenze con bambini sia complicato siete in errore: questa bellissima città della Toscana ha posto da sempre una particolare attenzione ai suoi piccoli turisti: dai giardini ai percorsi museali per famiglie, dalle biblioteche agli eventi fatti apposta per loro, godersi Firenze non sarà affatto un problema. In più, tutte le principali attrazioni si trovano nel suo centro storico, che è chiuso al traffico e facilmente percorribile a piedi. Non dovrete quindi preoccuparvi di  fare grandi spostamenti e i bambini vi seguiranno con facilità.

Qui di seguito vi proponiamo il nostro itinerario di massima per visitare Firenze con bambini in 3 giorni. Sentitevi liberi di seguirlo qual è o di apportare modifiche in base alle esigenze e alla resistenza di vostri piccoli visitatori.
Con questo itinerario scegliere cosa vedere e cosa fare a Firenze non sarà difficile.

1. Primo Giorno

Santa Maria del Fiore a firenze. Biglietti on line per saltare la coda

Cominciate la prima giornata del vostro itinerario per visitare Firenze con bambini in 3 giorni partendo dalla strepitosa Piazza Duomo, che ospita la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto e il Battistero.
Scattate subito qualche foto per immortalare questi capolavori dell’arte italiana.
Vi consigliamo, per non mettere ko i vostri fanciulli già al primo giorno di visita, di scegliere già in precedenza se salire sul campanile  o sulla Cupola di Brunelleschi (chiusa la domenica), simbolo indiscusso di Firenze.
Per arrivare in cima ad entrambi infatti bisognerà salire molti gradini (rispettivamente 413 e 463). Vi suggeriamo inoltre di prenotare i biglietti on line, disponibili per entrambe le attrazioni.
Per visitare la cupola è obbligatoria la prenotazione, che potrete fare presso la biglietteria in Piazza San Giovanni 7/r
Tenete conto che la visita a tutto il complesso vi impegnerà tutta la mattinata.
Conclusa la visita fermatevi per fare pranzo e per riposarvi un po’.

Una volta rifocillati recatevi verso Piazza della Signoria, fulcro della vita sociale della città e sostate qui per un po’ per fare ammirare ai vostri bambini le bellissime statue che l’abbelliscono: la copia del David di Michelangelo (l’originale si trova nella Galleria dell’Accademia. Qui i biglietti on line salta coda), Ettore e Caco del Bandinelli, il Nettuno di Ammannati, la statua equestre di Cosimo I del Giambologna, il Perseo con la Testa di Medusa di Benvenuto Cellini (si trova nella Loggia dei Lanzi).
Per divertirli un po’, se sono abbastanza grandi, potete giocare a fargliele fotografare. 

Firenze in 3 giorni con bambini: fontana del Nettuno

Fontane del Nettuno in Piazza della Signoria. Foto: Luigi Arnulfo

Entrate poi inPalazzo Vecchio, simbolo del potere civile della città e oggi sede centrale e museo del Comune di Firenze. Il museo è uno dei più dinamici della città e assolutamente adatto a famiglie con bambini.

Per far rilassare i vostri bambini dopo una giornata all’insegna dell’arte, potete portarli, se fa brutto, nella bella biblioteca delle Oblate, dove potranno leggere, giocare o guardare un cartone.
Se invece è una bella giornata e non sono troppo stanchi potete arrivare fino ai bellissimi Giardini di Boboli, il primo esempio di giardino all’italiana, che si trova a circa 800 metri da Palazzo della Signoria.
Concludete la serata cenando in uno dei locali della zona, a seconda di dove scegliete di andare.

2. Secondo Giorno

A Firenze con i bambini: biglietti on line per il tour degli Uffizi con bambini

Il secondo giorno del vostro itinerario per visitare Firenze in 3 giorni vi consigliamo di dedicarlo alla visita degli Uffizi, il più antico museo d’Europa che ospita una delle maggiori collezioni di pittura al mondo.
Sono infatti racchiusi nel museo capolavori di Botticelli, Leonardo, Raffaello, Mantegna, solo per fare qualche nome.
Vi conviene andare al mattino, quando i bambini sono riposati e più ben disposti.
Per saltare la coda ed evitare che i vostri pargoli siano già stanchi prima di entrare vi conviene acquistare i biglietti on line.  

 

 

Teminata la visita concedetevi una lunga pausa pranzo per riprendere le forze.
Se il tempo è bello, nel pomeriggio potete fare una passeggiata fino al parco delle Cascine.
Vi ci vorranno circa 40 minuti se percorrerete Viale degli Olmi, circa 45 minuti se passeggerete per Lungarno Soderini e poi per Viale degli Olmi. 
Qui potrete far correre e sfogare i bambini dopo la mattinata al museo nell’area gioco e potrete approfittare per fare un pic-nic per merenda. 
Se volete, potrete anche farli pattinare noleggiando i pattini presso la Piscina Le Pavoniere. Il parco è sempre frequentato dall’alba al tramonto.

Nel caso il tempo fosse brutto potrete andare al museo di Galileo, che si trova nelle immediate vicinanze degli Uffizi. Il museo ospita una strepitosa collezione di strumenti ideati e realizzati da Galileo Galilei e le collezioni scientifiche delle famiglie Medici e Lorena.

Il museo nei weekend propone una serie di appuntamenti per bambini: il programma si chiama “A tutta scienza” e prevede laboratori e visite family-friendly, per capire meglio gli spettacolari strumenti scientifici in esposizione. 
Usciti dal museo anche se piove potete fare una passeggiata fino a Ponte Vecchio e attraversarlo.
Terminate la serata cenando in uno dei tanti locali dell‘Oltrarno.

3. Terzo Giorno

Visitare Firenze con bambini: il Giardino delle Rose

Il vostro terzo giorno dell’itinerario per visitare Firenze in 3 giorni con bambini comincia da Piazzale Michelangelo, da dove potrete godere di una vista spettacolare della città e di tutte le sua attrazioni.
Potete arrivarci a piedi tramite delle scale piuttosto ripide, ma non molto lunghe o con il bus 13 che vi condurrà direttamente sul posto.
Sostate qui per un po’ e approfittatene per fare i vostri migliori scatti alla città.

Recatevi poi al Giardino delle rose, uno tra i più bei giardini di Firenze, che ospita circa 350 varietà di questo splendido fiore, (se andate nei mesi di maggio e giugno godrete di una strepitosa fioritura), alberi di limoni, molte altre piante e un giardino giapponese. 
Il giardino ha ingresso libero ed è accessibile ai passeggini perciò è ideale se avete bambini piccoli.
Passate gran parte della mattinata qui a far giocare e correre liberamente i vostri pargoli (il giardino è recintato). Se fa bello potete pensare di mangiare qualcosa al sacco.
Dopo pranzo recatevi a Ponte Vecchio e attraversatelo, mescolandovi alla folla onnipresente. Questo è il più antico e più famoso ponte di Firenze. Nel Medio Evo era sede delle botteghe dei macellai, oggi al loro posto trovate negozi di orefici e gioiellieri. 

Una visita a Firenze: Ponte vecchio

Lo splendido Ponte Vecchio a Firenze. Foto: Luigi Arnulfo

Una volta passato l’Arno dirigetevi verso il Museo di Leonardo (QUI per i biglietti salta coda) Dedicato al più grande genio di tutti i tempi, il museo prese il via nel 1953, quando un privato offrì del denaro per far costruire tutti i modellini delle macchine e delle invenzioni di Leonardo.
La visita divertirà i vostri bambini ma anche voi grandi, perchè vi permetterà di immergervi nel fantastico mondo di Leonardo attraverso i disegni, i modelli e le illustrazioni.
Terminata la visita passeggiare per le vie della zona e, se volete,fate una pausa per mangiare un gelato o una schiacciata toscana.
Concludete la serata arrivando fino in piazza Duomo per godervi lo spettacolo della cattedrale illuminata e concludete il vostro ultimo giorno dell’itinerario per visitare Firenze in 3 giorni cenando in uno dei tanti bei locali della zona.

Cosa vedere a Firenze in 3 giorni

Visitare Firenze in 3 giorni ti darà sicuramente l’opportunità di vedere le principali attrazioni, i monumenti e i luoghi più belli di questa splendida città.

TI consiglio di fare la tua visita a Firenze tutta a piedi, sia perchè la maggior parte del centro storico è chiuso al traffico, sia perchè così potrai scoprire quei tesori nascosti che non avresti mai notato in altro modo.

Eccoti quindi l‘itinerario per visitare Firenze in 72 ore! Puoi acquistare qui i biglietti relativi alle attrazioni a pagamento del tour.

Primo Giorno

 

  • Piazza della Signoria
  • Palazzo Vecchio
  • Chiesa di Orsanmichele
  • Complesso del Duomo
  • Uffizi

1. Piazza della Signoria

La prima tappa del tuo giro di Firenze in tre giorni è Piazza della Signoria, la piazza centrale e il cuore della vita sociale della città.

2. Palazzo Vecchio

Qui potrai subito ammirare Palazzo Vecchio, oggi sede centrale e museo del Comune di Firenze. È il palazzo del potere per eccellenza. Durante gli anni in cui la città è stata capitale d’Italia (1865/1871) infatti, l’edificio ha ospitato il Parlamento italiano e prima dell’Unità d’Italia è stato per secoli sede del Granducato di Toscana e della Signoria dei Medici.

Lasciati affascinare dalla sua struttura imponente, resa tale sia dall’altezza dell’edificio e della Torre di Arnolfo (quasi 100 m), sia per l’uso del bugnato rustico. Scatta qualche foto e, se vuoi, visitalo all’interno (per non perdere tempo ti conviene acquistare il biglietto on line salta coda), ne vale davvero la pena.

Proprio in questa piazza si trova la copia del famosissimo David di Michelangelo, capolavoro della scultura mondiale e simbolo del Rinascimento e dell’Italia stessa all’estero. È alto 5,17 m senza contare la base e venne realizzato tra il 1501 e il 1504.

Vai quindi verso via dei Calzaiuoli, una delle strade dello shopping più frequentata di Firenze.

3. La chiesa di Orsanmichele

Camminando per questa via incontrerai la mole imponente della Chiesa di Orsanmichele, una delle più importanti costruzioni due-trecentesche della città.
È stata la chiesa di tutti gli artigiani, ossia dei rappresentanti di tutte le Arti e i Mestieri fiorentini nei secoli medicei. L’ingresso è gratuito.

4. Il Duomo

Proseguendo su via dei Calzaiuoli arriva in Piazza Duomo, dove si erge maestosa e bellissima la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (indossa un abbigliamento consono ad un luogo di culto se vuoi che non ti fermino l’ingresso) con la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto, entrambi capolavori dell’arte italiana, assolutamente da visitare, e il Battistero di San Giovanni.

vistare Firenze in due giorni: cosa vedere? Biglietti

Il Duomo di Firenze con la cupola del Brunelleschi

La cupola, per la sua mole enorme, la sua altezza strabiliante e la tecnica costruttiva all’avanguardia che rappresenta ancora oggi uno degli enigmi della storia dell’architettura, il campanile per il suo stile snello e la sua intricata ed elegantissima decorazione. Il campanile termina con una grande terrazza da cui si gode di un panorama veramente suggestivo, lo stesso che potrete ammirare dalla cupola (si sale per 463 scalini, perciò fate attenzione se soffrite di cuore o di claustrofobia).

Se hai tempo e forza ti consiglio di salire su uno dei due per non perdere la vista strepitosa sulla città.

Per visitare la cupola è obbligatoria la prenotazione, che potrai fare presso la biglietteria in Piazza San Giovanni 7/r

Se vuoi risparmiare tempo e fatica saltando la coda l’ideale è acquistare il biglietto on line per tutto il complesso del Duomo.

Finita la visita fermati in zona per pranzare e riprendere le forze.

5. Gli Uffizi

Una volta rifocillato ritorna in piazza della Signoria e dedica il pomeriggio alla strepitosa Galleria degli Uffizi, il più antico museo d’Europa ospitante al suo interno una delle maggiori collezioni di pittura al mondo. Qui troverai opere di Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Paolo Uccello e Piero della Francesca, solo per citarne alcuni.Galleria Uffizi Museo Biglietti salta la coda La Galleria degli Uffizi dove sono custoditi innumerevoli tesori dell’arte

Metti in conto di passare almeno due ore abbondanti. Sarà impegnativo per l’enorme quantità di opere da vedere e la folla di visitatori, ma verrai ricompensato dalla bellezza che passerà sotto i tuoi occhi. Acquista il biglietto on line, salterai le code infinite evitando così di entrare già stanco!

Conclusa la visita puoi fermarti per un gelato ristoratore alla  Gelateria dei Neri che si trova in via  Dei Neri 9/11. La raggiungerai con una brevissima passeggiata.

Dopo la pausa raggiungi Ponte Vecchio, il più famoso ponte di Firenze che ospita molti negozi di orafi e gioiellieri.Una volta al posto di questi negozi c’erano le botteghe dei macellai, riuniti tutti qui per evitare che il sangue e gli scarti delle carni provocassero cattivo odore nelle stradine del centro. Questa è un’attrazione da non tralasciare nel tuo elenco di cosa vedere a Firenze.

Attraversalo e passa la serata cenando in uno dei tanti ristoranti della zona godendoti una splendida Firenze in notturna!

Il primo giorno del tuo itinerario termina qui.

Orari attrazioni

Palazzo Vecchio
Da ottobre a marzo: Tutti i giorni escluso il giovedì: 10.00 – 17.00. Giovedì: 10.00 – 14.00
Da aprile a settembre: Tutti i giorni escluso il giovedì: 9.00 – 21.00. Giovedì: 9.00 – 14.00
Mezzanino-Donazione Loeser
Tutti i giorni escluso il giovedì: 9.00 – 19.00. Giovedì: 9.00 – 14.00
Torre
Accesso non consentito ai minori di 6 anni. L’accesso alla Torre è sospeso in caso di pioggia.
Da ottobre a marzo – Tutti i giorni escluso il giovedì: 10:00-17:00. Giovedì: 10:00-14:00
Da aprile a settembre – Tutti i giorni escluso il giovedì: 9:00-21:00. Giovedì: 9:00-14:00
La biglietteria chiude un’ora prima del museo
25 dicembre: Chiuso Museo, Percorso archeologico e Torre

Uffizi
Da martedì a domenica 8.15-18.50
Chiusura tutti i lunedì, 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

SECONDO GIORNO

  • Galleria dell’Accademia
  • Opificio delle Pietre dure
  • Palazzo Medici Riccardi
  • Cappelle Medicee
  • Basilica di Santa Maria Novella

1. Galleria dell’Accademia

Il tour che ho studiato per condurti alla scoperta di Firenze in tre giorni fa cominciare la seconda giornata da Piazza San Marco, uno dei punti focali del traffico cittadino, perchè snodo obbligato di parecchie linee di autobus. Di qui recati alla Galleria dell’Accademia (al civico 60 di via Ricasoli) per vedere la statua autentica del David di Michelangelo (ce n’è una copia in Piazza della Signoria e una in Piazzale Michelangelo), famosa icona dell’arte italiana e un must per chi viene a Firenze (acquistando il biglietto on line eviterai la fila all’ingresso).

Il David di Michelangelo. Sicuramente una delle attrazioni da non mancare per la vostra visita da 3 giorni a Firenze.

La galleria ospita, oltre al David, un nucleo importantissimo di sculture di Michelangelo (i Prigioni e il San Matteo incompiuto) e un insieme di dipinti del Trecento e Quattrocento.

2. Opificio delle Pietre Dure

Se sei interessato all’argomento del restauro nella storia dell’arte potete visitare anche lOpificio delle pietre dure, al cui interno c’è un percorso museale dove si possono osservare le tecniche di lavorazione dei restauratori. Questo luogo, che si trova in via degli Alfani n.78 è uno degli istituti di restauro più importanti al mondo.

Tornando verso Piazza San Marco, se hai voglia, puoi fermarti a visitare il Museo di San Marco, che si trova di fianco alla chiesa e dove potrai ammirare i meravigliosi affreschi del Beato Angelico. Al museo si accede dal n. 1 della piazza, entrando dal Chiostro di Sant’Antonio.

Terminata la visita fermati per pranzare e riposarti un po’.

Nel pomeriggio vai verso la Basilica di San Lorenzo.

3. Palazzo Medici Riccardi

Lungo il tragitto incontrerai Palazzo Medici Riccardi.
L’edificio, opera di Michelozzo, è considerato il palazzo rinascimentale per eccellenza e fu la prima casa dei Medici. Oggi è la sede della Provincia e della Prefettura.
Al primo piano, nella zona dell’amministrazione provinciale si trova la splendida Galleria Riccardi, conosciuta anche come Sala Luca Giordano. La lunga stanza, con le pareti a specchio e le decorazioni dorate, ha una splendida e immensa volta affrescata con l’apoteosi della dinastia De’ Medici. Bellissime da visitare anche la Biblioteca Riccardiana e la Cappella dei Magi, a cui si accede dal cortile salendo uno scalone e che ospita la famosissima Cavalcata dei Magi realizzata da Benozzo Gozzoli.

La cavalcata dei magi, capolavoro di Benozzo Gozzoli

4. Cappelle Medicee

Uscito da Palazzo Medici Riccardi prosegui fino alle Cappelle Medicee, dove sono conservati i resti mortali della famiglia De’ Medici (Cappella dei Principi e la Sagrestia Nuova di Michelangelo), che sono strutturate come prolungamento della parte absidale della Basilica di San Lorenzo. Alle cappelle si ha accesso dalla chiesa.

La cappella dei Principi è coperta da una grande cupola appoggiata su un corpo di forma ottagonale. Proprio per il rivestimento interno, che è di una ricchezza incredibile, venne creato l’ opificio delle pietre dure, specializzato in pietre preziose e marmi rari provenienti da tutto il mondo.

La Sagrestia Nuova invece è contraddistinta da una grande verticalità che dà una una sensazione di inquietudine.

Conclusa la visita concediti una pausa per riposarti o per mangiare un gelato (provate il gelato artigianale delle Botteghe di Leonardo. Lo trovate in via de’ Girori 21r).

5. Basilica di Santa Maria Novella

Recuperate le forze cammina verso la Basilica di Santa Maria Novella.
L’opera, della seconda metà del Quattrocento e realizzata da Leon Battista Alberti, è una delle più belle chiese fiorentine.

Goditi la splendida facciata e la piazza antistante e concludi la vostra seconda giornata di visita alla città cenando in uno dei locali della zona.

Visitare Firenze d'estate

La Basilica di Santa Maria Novella

Orari delle attrazioni

Palazzo Medici Ricciardi
Feriali e festivi: 9:00-19:00
Biglietteria: 9:00 – 18:30 chiuso il mercoledi

Cappelle Medicee
Da lunedì a domenica, ore 8:15-14:00.
Chiuso la seconda e quarta domenica del mese, primo, terzo, quinto lunedì del mese, Capodanno, 1° maggio, Natale
La biglietteria chiude alle 13:20

Galleria dell’Accademia
Da martedì a domenica, ore 8:15-18:50
Chiusura: tutti i lunedì, 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre
La biglietteria chiude alle 18:20
Le operazioni di chiusura iniziano alle 18:40

TERZO GIORNO

  • Cappella Brancacci
  • Palazzo Pitti
  • Giardini di Boboli

1. Cappella Brancacci

Passa l’ultimo giorno del vostro itinerario nella zona dellOltrarno, che si trova sulla riva sinistra del fiume Arno. L’itinerario comincia da Piazza del Carmine, dove è situata la Chiesa di Santa Maria del Carmine, che ospita la Cappella Brancacci con gli affreschi di Masaccio, Masolino e Filippino Lippi.

Alla cappella si accede dal portone a destra della facciata in laterizio. Tra le raffigurazioni più famose del Masaccio ci sono la Cacciata dal Paradiso terrestre e il celebre Pagamento del tributo (Gesù che indica un pesce nel lago con una moneta in bocca all’agente del dazio che gli chiede la tassa di passaggio).

2. Palazzo Pitti

Terminata la visita recati a Palazzo Pitti, fino ad oggi uno dei palazzi del potere in città e che è stato costantemente arricchito da chi vi ha abitato. Scegli di prenotare i biglietti on line se vuoi avere l’accesso prioritario e saltare la coda.
La costruzione è enorme. La facciata è infatti lunga 200 m e alta più di 30 metri.

Palazzo Pitti di Firenze. Prenota i biglietti on line!

All’interno di Palazzo Pitti, oltre all’ingresso agli splendidi Giardini di Boboli, si trovano diversi musei: la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo degli argenti, che mette in mostra alcune delle migliori opere dell’oreficeria fiorentina, il Museo del Costume, il Museo delle Porcellane e il Museo delle Carrozze, visitabile solo su prenotazione.
Se sei indeciso su cosa visitare a Firenze, con quest’attrazione andrete sul sicuro.

Io ti consigliamo di vedere la Galleria Palatina, che raccoglie la maggiore fra le raccolte principesche conservate intatte fino a oggi nel loro ambiente storico di raccolta ed esposizione o la Galleria d’Arte Moderna che occupa trenta sale in cui sono esposte circa 2000 opere dal XVIII secolo al 1920.

3. Giardini di Boboli

Conclusa la visita fermati per fare pranzo nei dintorni di Palazzo Pitti e passa poi il pomeriggio a rilassarti passeggiando e sostando nei meravigliosi Giardini di Boboli, il primo esempio di giardino all’italiana. Questa sarà sicuramente una piacevolissima tappa della vostra visita a Firenze in 3 giorni.

I meravigliosi Giardini di Boboli, da inserire nell'elenco di dove andare a Firenze.
I meravigliosi Giardini di Boboli, da inserire nell’elenco di dove andare a Firenze.
Piazzale Michelangelo, da cui si gode una superba vista su Firenze
Piazzale Michelangelo, da cui si gode una superba vista su Firenze

Occupano 45.000 metri quadrati e si estendono sulla collina di Boboli tra Palazzo Pitti, il Forte del Belvedere e la porta Romana. I giardini ospitano numerosissime opere di scultura di ogni epoca e alcune costruzioni in vario stile, come la fontana del Carciofo, la Grotta del Buontalenti, la fontana di Bacco e l’obelisco egiziano, solo per citarne alcuni.
I giardini sono sempre molto affollati, per questo conviene procurarsi il biglietto on line per l’accesso prioritario. Con lo stesso biglietto puoi accedere  al Museo degli Argenti, il Museo delle Porcellane e la Galleria del Costume.

Uscito dai giardini torna verso Ponte Vecchio, non attraversarlo, ma gira a destra seguendo via dei Bardi fino a San Niccolò.
Arriva fino alla porta di San Miniato e sali fino a Piazzale Michelangelo da dove godrai della vista, in assoluto la più bella, del meraviglioso capoluogo della Toscana. 
Tornate poi giù verso l’area di San Niccolò e fermatevi qui per la cena.

Il tuo itinerario si conclude qui. Spero che ti sia stato utile. Io l’ho pensato sulla base dei miei diversi viaggi in città e del mio modo di visitare. Decidi tu se seguirlo così com’è o se apportare delle modifiche a seconda della tua voglia di camminare, dei tuoi rirmi e ai tuoi interessi.
In qualsiasi modo, sono sicuro che le cose che vedrai non ti deluderanno. Firenze è una città stupenda ed ogni volta che ci ritorno scopro sempre nuovi tesori da ammirare.
Se sei curioso o curiosa di approfondire la tua conoscenza delle varie attrazioni che ti propongo nell’itinerario, clicca sul link dei loro nomi. 
Scoprirai informazioni pratiche per la visita, la loro storia e le loro caratteristiche.  Non mi resta che augurarti un fantastico soggiorno in questa città che tutto il mondo ci invidia. Buona vacanza!

Orari attrazioni

Giardino di Boboli
Da lunedì a domenica
novembre, dicembre, gennaio, febbraio  8.15 – 16.30
marzo 8.15 -17.30  (con ora legale 18.30)
aprile, maggio, settembre e ottobre 8.15 – 18.30 (con ora solare 17.30)
giugno luglio, agosto 8.05 – 19.30.
Gli ingressi sono vietati a partire da un’ora prima della chiusura.
I Giardini restano chiusi a Capodanno, Natale e il 1° maggio e il primo e l’ultimo lunedì di ogni mese.

Palazzo Pitti – Galleria Palatina, Appartamenti Reali e Galleria d’Arte Moderna
Da martedì a domenica, ore 8.15-18.50.
La biglietteria chiude alle 18.05. Le operazioni di chiusura iniziano alle 18.30.
Chiusi tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale

Gli hotel in San Giovanni

PALAZZO TOLOMEI

PALAZZO TOLOMEI

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LOCANDA DEI POETI

LOCANDA DEI POETI

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La Galleria degli Uffizi – Biglietti e Orari 2025

Visitare gli Uffizi sarà un’esperienza incredibile che non dimenticherete.
Anche se non siete particolarmente appassionati d’arte, rimarrete colpiti dalla bellezza e dalla straordinaria quantità di opere che custodiscono. 
Naturalmente non potrete vedere tutto in una volta!
Però, almeno una tappa vale la pena inserirla nel vostro itinerario, specie se decidete di visitare Firenze in 3 giorni.
Date le lunghe code di visitatori, vi consigliamo di acquistare i biglietti on line. Salterete la fila e non comincerete la visita già stanchi! 

Gli Uffizi, situati a sud di Palazzo Vecchio, sono considerati il più antico museo d’Europa.
A partire dal 1581, infatti, Francesco I volle che le collezioni granducali esposte nella Galleria fossero visibili a tutti quelli che lo chiedevano, dando il via così al moderno concetto di godimento pubblico delle opere, cioè al museo.
Il progetto dell’edificio fu realizzatoGiorgio Vasari nella seconda metà del XVI secolo. Realizzò anche il Corridoio Vasariano, il passaggio privato che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti attraverso gli Uffizi e il Ponte Vecchio.
Il corridoio veniva usato dai de Medici per spostarsi dalle stanze di casa agli uffici di Palazzo Vecchio senza uscire di casa.

GLI ORARI

Martedì – domenica: 8.15 -18.30
Chiusi tutti i lunedì, 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre 

DOVE SI TROVANI GLI UFFIZI

LE PRINCIPALI OPERE DEGLI UFFIZI

La venere di Botticelli, ospitata negli Uffizi di Firenze

 All’interno del museo si trova una delle più grandi raccolte della pittura italiana al mondo.
Si tratta della collezione privata dei de’ Medici, lasciata in eredità a Firenze nel 1737 dall’ultima erede della famiglia, Anna Maria Ludovica, a condizione che non lasciasse mai la città.
In seguito, l’enorme quantità di opere fu smistata altrove e la Galleria, da metà Ottocento, divenne soprattutto una collezione di quadri.
La raccolta ospita un’infinità di capolavori da vedere, tra i quali ne ricordiamo alcuni davvero imperdibili:

1. Il Tondo Doni di Michelangelo

Tra le opere d’arte da vedere a Firenze c’è sicuramente il Tondo Doni di Michelangelo Buonarroti.
L’opera, databile intorno al 1504, è uno dei capolavori indiscussi del maestro fiorentino.
Uno dei primi esempi di manierismo, il tondo fu commissionato da una ricca famiglia di banchieri. Rappresenta la Sacra Famiglia, realizzata in tempera grassa su tavola. In questo lavoro, una delle rare opere pittoriche di Michelangelo (oltre ai dipinti della Cappella Sistina), la sua arte scultorea è stata trasposta su pittura. La bellissima cornice, in legno a motivo intrecciato, rende ancora più prezioso il dipinto.

2. L’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci

L’adorazione dei magi fu uno dei temi di tutto il repertorio artistico dell’arte fiorentina del 1400.
Anche Leonardo da Vinci si mise alla prova nella rappresentazione della famosa scena della Bibbia, con un dipinto ad olio su tavola. Cambiò però lo schema narrativo e mostrò una scena assolutamente diversa da quelle tradizionali. L’artista, infatti, concentra la scena sul Bambino e sulla sua natura divina. Il simbolismo degli elementi che incorniciano la scena (come gli ulivi e le palme) sono un chiaro rimando alla futura storia di Gesù e danno al dipinto una carica interpretativa originale. 

3. L’Annunciazione di Leonardo da Vinci

Come ne L’Adorazione dei Magi, Leonardo da Vinci rivisita anche la scena religiosa dell’annunciazione con un dipinto ad olio e tempera su tela databile attorno al 1475.
Il dipinto raffigura il famoso momento dell’annuncio dell’angelo a Maria. Stavolta però é ambientato in un ambiente esterno, probabilmente proprio fuori casa della Vergine.
I personaggi della scena sono raffigurati con plasticità e rigore mostrando l’attimo subito successivo all’arrivo dell’angelo e l’accettazione da parte di Maria del proprio destino.
L’uso del colore e delle luci, usate soprattutto nel paesaggio sullo sfondo della scena, riescono a conferire grande profondità e prospettiva.

4. La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello

La Battaglia di San Romano è in realtà un dipinto diviso in tre scene raffiguranti le storiche battaglie della storia del popolo fiorentino.
Il quadro complessivo non esiste ma si tratta di tre diverse sezioni dello stesso quadro divise tra il museo degli Uffizi, il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra.
Visitare Firenze senza ammirare la parte centrale esposta alla Galleria sarebbe un errore! Il dipinto, databile al 1438, raffigura la scena del Disarcionamento di Bernardino della Ciarda è infatti un vero e proprio capolavoro di prospettiva e tecnica pittorica.

 

5. La primavera di Botticelli

Sicuramente una delle opere più emblematiche dell’intero Rinascimento italiano, é databile attorno al 1482.
Rappresenta una scena mitologica con numerosi personaggi abilmente inseriti in un contesto naturalistico ampiamente dettagliato e curato. Negli anni ci sono state diverse interpretazioni sul reale messaggio del dipinto ma, ancora oggi, è tanta l’aurea di mistero che aleggia sull’opera e sui reali motivi che spinsero Botticelli a scegliere proprio quei personaggi rispetto ad altri.
L’abile uso del colore e la chiave umanistica che prevale su tutte come possibile interpretazione del dipinto lo hanno reso uno dei quadri più famosi dell’artista e del panorama fiorentino.

6. La Nascita di Venere di Botticelli

Insieme alla Primavera, anche la Nascita di Venere rappresenta il culmine dell’operato artistico di Botticelli, nonché simbolo della pittura rinascimentale fiorentina.
Il quadro, sospeso tra allegoria e mitologia, è una chiara estensione della Primavera. Li accomunano sia i personaggi legati all’antica mitologia, che le numerose possibili interpretazioni.
Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, la scena rappresenta la nascita della dea che, sospesa su una conchiglia in mezzo al mare, viene servita da un’ancella e accarezzata dai venti e da una pioggia di delicate rose.
La tecnica e i materiali utilizzati impreziosiscono ancora di più quella che ad oggi risulta essere la prima vera rappresentazione pittorica su grande tela del panorama fiorentino.

7. I dipinti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca

Il celebre Doppio ritratto dei duchi di Urbino, risalente ad un periodo che va dal 1465 al 1472, è un dipinto ad olio su tavola commissionato a Piero della Francesca proprio dai due coniugi.
I personaggi sono ritratti di profilo, con sguardo fiero e solenne cercando probabilmente di elevarli ad un rango superiore, quasi divino.
Lo sfondo in lontananza con colori tenui e delicati e i forti colori dei personaggi, creano un contrasto, studiato per creare una sorta di sospensione e metterne in mostra l’importanza.
Oggi i due dipinti sono esposti separati sebbene, molto probabilmente, un tempo appartenessero entrambi ad un unico quadro.

8. La Madonna Ruccellai di Duccio

Questo dipinto, detto anche la Madonna dei Laudesi, raffigura la Madonna col Bambino in una scena che suggerisce maestosità e imponenza.
Databile al 1285, il dipinto è in tempera e oro su tavola. Mostra una Madonna insolita, raffinata, quasi sorridente, contornata da numerosi angeli che sembrano incorniciare la coppia divina.
Ogni personaggio mostra una grande espressività dai toni docili e accondiscendenti.
Il quadro è chiaramente ispirato alla cultura pittorica bizantina, sia per l’utilizzo e la scelta di materiali e colori sia per la la scelta dei soggetti raffigurati in modo assolutamente insolito per l’arte italiana fiorentina dell’epoca.

Ufiizi: Le principali opere da vedere

Gli uffizi di Firenze. Foto: Lea Gerbaudo

9. La Madonna di Ognissanti di Giotto

Si tratta di una pala d’altare realizzata nel 1310. Rappresenta uno dei primi dipinti a rompere le tradizioni pittoriche incentrate sul pieno rispetto dei canoni bizantini dell’epoca.
Giotto, ricreò il celebre tema della Madonna con Bambino riponendo la coppia divina in uno spazio definito, rappresentato dal trono che ne conferma la maestosità.
Un’altra novità fu la scelta di umanizzare i personaggi con sguardi devoti da parte degli angeli e la Madonna che, tenendo in braccio il Bambino, con sguardo fiero e sicuro, gli tiene la piccola manina, in un gesto d’affetto assolutamente nuovo al genere.

10. Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio

Il dipinto, datato al 1470, fu realizzato dal Verrocchio presso la propria bottega, con la collaborazione di altri artisti praticanti, come ad esempio Leonardo da Vinci. Il quadro mostra la famosa scena del Vangelo in modo innovativo ed originale. La struttura é particolare:  partendo dalle mani divine che concedono il battesimo a Cristo, irradia tutta la scena dall’alto verso il basso, in una composizione strutturata con maestria.
I volti provati dall’evento e la presenza di aureole su tutti i personaggi, sono simbolo di divinità e purezza, e caricano di maggiore importanza religiosa e spirituale tutto il quadro.

11. La Madonna del Cardellino di Raffaello

Il dipinto ad olio, probabilmente databile al 1506, è una delle maggiori opere di Raffaello Sanzio, nonché una delle più innovative raffigurazioni della Vergine Maria.
Raffigurata in un momento intimo di estrema umanità, la Vergine è intenta a seguire Gesù e San Giovannino nei loro primi anni di vita mentre giocano con un cardellino.
La plasticità della scena e la scelta di colori in contrasto dall’alto valore simbolico (il rosso che è la passione di Cristo e il blu rappresentante la Chiesa), uniti alla grandissima espressività dei personaggi rende tutto il dipinto una delle opere più mature e complete dell’artista fiorentino.

Nota: Sono state recentemente aperte le nuove sale dedicate al Caravaggio e ai pittori del Seicento. Le stanze, dallo sfondo cremisi, sono 8 e offrono la possibilità di ammirare opere del Caravaggio (tra le altre, Scudo con testa di Medusa, Bacco con la coppa del vino e il Sacrifico di Isacco), ma anche tele di altri grandi del ‘600 come Artemisia Gentileschi, Velasquez, Van Dyck e Rubens.

Inoltre sono state inaugurate a inizio maggio 2021 una serie di nuovi spazi dedicati al Cinquecento contenenti 129 opere mai esposte se non in modo temporaneo.

LE ALTRE OPERE DEGLI UFFIZI

Accanto all’arte toscana dei secoli XVIII-XVI troverete anche un gran numero di artisti veneti e lombardi (Caravaggio e Tiziano soprattutto) e dell’Europa del Nord (Rembrandt, Rubens, Bruegel, per citarne alcuni)

Al piano terra i tre lati del museo sono caratterizzati da una grande ed elegante loggiato. Qui, in in 28 nicchie sono collocate le sculture di alcuni illustri toscani: Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca , Leonardo da Vinci, Amerigo Vespucci.
Al primo piano nobile della Galleria è inoltre ospitato il Gabinetto Disegni e Stampe, dove sono esposti circa 150.000 disegni e stampe, che spaziano dalla fine del Trecento al XX secolo.
Assolutamente da vedere i disegni di Michelangelo e Leonardo, dei quali ci sono anche i disegni preparatori di opere purtroppo perdute.
La sala espositiva si può visitare con lo stesso biglietto di ingresso alla Galleria degli Uffizi. 

Infine, al secondo piano, percorrendo il corridoio ovest, si trova la Sala della Niobe. Ospita 12 sculture antiche, copie romane di un originale greco di cui non si conoscono la data di realizzazione e il luogo erano collocati. 
Le statue sono poste lungo le pareti, a distanza l’una dall’altra, così da poterle ammirare da sole.

La Sala della Niobe agli Uffizi di Firenze

La Sala della Niobe. Foto di Lea Gerbaudo

Cosa vedere a Firenze: Giardini di Boboli

Visitare Firenze è sicuramente un progetto molto ambizioso e, affinchè il tuo viaggio in questa splendida città d’arte sia di successo e soprattutto completo, è necessario scoprire tutto ciò che questa ha da offrire. Se non sai ancora cosa vedere a Firenze, te lo dico io!
Sebbene spesso venga posta in secondo piano rispetto ad altre tante attrazioni considerate principali come il Duomo, il Ponte Vecchio o la Galleria degli Uffizi, i Giardini di Boboli meritano un posto di rilievo nel tuo itinerario alla scoperta delle bellezze fiorentine.

Se stai visitando il capoluogo toscano e vuoi prenderti una pausa dalla città rilassandoti in un’area fatta di verde e arte, i Giardini di Boboli sono proprio ciò che fa al caso tuo. 
Questo luogo é sempre affollato perciò il mio consiglio è quello di munirti del biglietto on line. Risparmierai tempo e fatica.

Probabilmente, sentendoli nominare, pensi che mia stia riferendo al solito parco cittadino con qualche panchina e del prato. Nulla di più sbagliato!

Non lasciarti infatti ingannare dal riduttivo nome giardini.
Si tratta in realtà di un vero e proprio parco tutto da esplorare con numerosi monumenti e scorci assolutamente da non perdere. Situati vicino all’iconico Palazzo Pitti, i Giardini di Boboli sono l’ideale per una passeggiata lontani dal caos cittadino ma sempre all’insegna dell’arte e della scoperta di una delle gemme nascoste di Firenze. Dopo la sua costruzione i giardini sono stati arricchiti di numerose opere architettoniche e statuarie realizzate dai personaggi della Firenze nobiliare (in particolare della famiglia dei Medici) che li gestivano e abitavano.

Visitare i Giardini di Boboli a Firenze

 

1. Un po’ di storia

Da oltre 400 anni i famosi Giardini di Boboli di Firenze hanno ospitato la famiglia dei Medici, residenti del Palazzo Pitti e successivamente le famiglie reali italiane di Lorena e Savoia. Notato per il suo modello di un giardino italiano, il cui nucleo è stato costruito dalla famiglia Medici durante il periodo rinascimentale, piccoli pezzi sono stati aggiunti in anni successivi, ciascuno in uno stile proprio. All’interno dei Giardini di Boboli troviamo dunque una serie di piccoli viottoli adornati da statue, fontane, grotte e (ovviamente) numerosi giardini che coprono un’area di 45.000 metri quadri in cui è davvero un piacere perdersi. I giardini risalgono sulla collina di Boboli e sono circondati da un’area triangolare chiusa tra Palazzo Pitti, Forte di Belvedere e Porta Romana, alcuni degli highlights di Firenze.

Fontane, statue, scaloni… i Giardini di Boboli ricordano moltissimo i famosi giardini di Versailles o quelli della Reggia di Caserta con ampi spazi di verdi in cui si incorniciano opere monumentali dal valore unico ed inestimabile. Offrono una bella vegetazione fitta di alberi e piante acquatiche che si sposa perfettamente con le opere esposte. L’anfiteatro è sicuramente una delle opere principali del parco trattandosi della parte centrale del complesso dal quale si irradiano viottoli e terrazze adorante da statue ed obelischi (tra cui segnaliamo il principale obelisco della fontana principale dell’anfiteatro di provenienza egiziana che ne impreziosisce le suggestive acque).

Ma non è possibile ammirare solo statue e fontane. Durante l’escursione ai Giardini di Boboli avrete la possibilità di esplorare numerosi siti come Grotta di Madama e la Grotta del Buontalenti, alcuni tra i capolavori scultorei che rendono questi giardini un vero e proprio museo diffuso.

Proprio quest’ultima grotta viene considerata come il fiore all’occhiello di Boboli per la sua unicità e particolarità: si tratta, infatti, di un’opera che racchiude una grande maestria sia architettonica che scultorea essendo una grotta abilmente scavata nella roccia con al suo interno minuziose decorazioni in stalattiti che circondano curiose statue raffiguranti un mondo alchemico surreale e suggestivo.

2. La vista

Uno dei grandi incentivi per visitare questa attrazione del capoluogo toscano è sicuramente la bellissima vista di Firenze dall’alto, che puoi godere da una prospettiva assolutamente unica e tutta da ammirare. Se sei  appassionato o appassionata di fotografia troverai pane per i tuoi denti e tantissimi scorci per foto ricordo dal sapore d’altri tempi!

La vista di Firenze dai Giardini di Boboli

3. Effetto matriosca

I giardini sono una continua scoperta e presentano, tra le proprie attrattive, anche la possibilità di ammirare giardini all’interno di giardini come il suggestivo e panoramico Giardino del Cavaliere, realizzato in parte su alcuni bastioni costruiti su un progetto di Michelangelo Buonarroti e che affaccia su lunghe distese di campi della bella collina toscana.

4. Quando visitare i Giardini di Boboli?

Il parco é un’attrazione ideale da visitare praticamente durante tutti i periodi dell’anno. Ogni stagione, infatti, porta con sé una flora caratteristica che veste il giardino monumentale fiorentino di un’aura sempre diversa per un’esperienza ogni volta nuova ed unica a se stessa.

Sicuramente la primavera offre uno spettacolo bellissimo con fioriture, profumi e un verde rigoglioso pronto ad accogliervi.
Da non sottovalutare, però, anche la bellezza del giardino nel periodo autunnale, quando si trasforma in un luogo ancora più magico e suggestivo dai colori caldi e l’atmosfera romantica. Durante l’estate, invece,  con i suoi lecci e la sua folta vegetazione, offre riparo dal caldo torrido che spesso attanaglia la città dando un’ottima occasione per rilassarsi all’ombra e recuperare le forze per continuare ad esplorare!

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Consigli pratici per esplorare il parco 

Una visita accurata di questo posto meraviglioso richiede qualche ora del tuo tempo: tendenzialmente, per visitare tutto con calma e metodo, occorrono circa 3 ore.
Cerca dunque di inserire la tua passeggiata esplorativa nell’ itinerario come prima cosa al mattino oppure al tramonto, lasciando le ore centrali per le visite ai musei e alle chiese (luoghi solitamente meno affollati durante queste ore in cui, la maggior parte della calca turistica, si sposta verso punti di ristoro per la pausa pranzo).

Un altro consiglio che mi sento di darti è di indossare scarpe e abbigliamento comodo per poter visitare al meglio i Giardini e tutte le sue bellezze.
Non sottovalutare la cosa! Gli scaloni e tutte le aree del parco coprono lunghe distanze!

Ovviamente non dimenticare di portarte con te la macchina fotografica per immortalare questo suggestivo luogo e la sua magnifica vista di Firenze!

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Visitare i giardini di Firenze

A Firenze non troverete soltanto arte e storia. Non solo edifici in pietra, torri, musei e Basiliche: a Firenze potete vedere anche splendidi spazi verdi, abbelliti da piante, fiori, fontane e statue. Durante la vostra visita di questa meravigliosa città toscana, dedicate un po’ di tempo anche agli spazi aperti, rilassatevi con una passeggiata o con un picnic.

2. IL GIARDINO DI BOBOLI

I Giardini di Boboli a Firenze, acquista il bifglietto on line per saltare la coda

Il più noto tra i giardini di Firenze, Boboli si estende dietro a Palazzo Pitti, sulla sponda sud del fiume Arno. Il Palazzo prende il nome dalla famiglia nobile che lo fece costruire, ma fu poi residenza dei Medici nel XVI secolo e dei Savoia successivamente.

Camminate in lungo e in largo dietro al Palazzo – oggi un museo – imitando le passeggiate dei nobili del Rinascimento Fiorentino. Potrete ammirare opere d’arte come fontane – la Fontana del Nettuno tra le più note – statue, obelischi, grotte decorate e anche un anfiteatro.

La scultura più visitata del Giardini di Boboli è senza dubbio la Fontana del Bacchino, detto anche Nano Morgante, a rappresentazione del nano più celebre alla corte di Cosimo de Medici.

Più che un giardino, è un vero e proprio parco, la cui visita può durare anche tre ore!
Visto che è visitatissimo e c’è sempre coda vi consigliamo di acquistare il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

2. IL GIARDINO DEI SEMPLICI

Il Giardino dei semplici a Firenze, uno dei tanti giardini della città

Il Giardino dei Semplici è l’orto botanico che si trova di fronte alla sede universitaria di Firenze, nonché il terzo orto botanico più antico del mondo.
Inaugurato nel 1545 da Cosimo de Medici, prende il nome dalle prime piante che ospitò, quelle dette “semplici”, cioè le erbe medicinali.

Oggi il giardino è parte del Museo di Scienze Naturali dell’Università e si estende per circa 24 mila metri quadrati.
La visita vi porta attraverso aiuole, serre, alberi monumentali e coltivazioni di erbe selvatiche commestibili, ottimo accompagnamento alla cucina toscana.
Da notare un’eccellente iniziativa dei Giardino dei Semplici: il percorso per non-vedenti.
Oltre a cartelli e mappe in Braille, anche un percorso sensoriale dedicato all’olfatto e al tatto.
E’ importante sapere che una piccola parte di questo Giardino è coltivata anche grazie all’aiuto di alcuni ragazzini della scuola primaria.
Tra i giardini di Firenze, vale sicuramente una visita.

3. GIARDINO TORRIGIANI

I Giardini Torrigiani, tra le cose da vedere a Firenze

Anche questo giardino nasce come orto botanico. E’ tra i più vasti giardini privati nelle mura di una città e si estende per circa sette ettari, dietro la Cappella Brancacci e la Chiesa di Santo Spirito.
La torre simbolo del Giardino è alta ventidue metri. Ospita ancora oggi delle strumentazioni astronomiche, una biblioteca. Alla sommità, una terrazza per l’osservazione del cielo. In questo giardino potete passeggiare tra alberi secolari, serre e sculture.
Tra le più note, la statua di Osiride che regge il regolamento del parco. Il Giardino è ancora oggi privato e mantenuto negli anni grazie ai fondi dei discendenti della famiglia Torrigiani. Ospita anche corsi di giardinaggio e di pittura botanica.

4. GIARDINO DELLE ROSE

Il giardino delle rose a Firenze, tappa del vostro itinerario per visitare Firenze

Situato appena sotto Piazzale Michelangelo, l’entrata al Giardino delle Rose è gratuita.
Qui trovate non solo una vasta collezione di circa 350 varietà di rose, ma anche un giardino giapponese e una collezione di sculture dell’artista belga Folon.
Sia per la posizione che per la sua struttura a terrazza, il Giardino delle Rose è un ottimo punto dove rilassarsi dopo la visita ad un museo, ammirando il panorama della città di Firenze.

5. IL GIARDINO BARDINI

Firenze: Giardino Bardini, tra i principali giardini della città

Questo giardino privato si sviluppa in terrazzamenti, dalla riva dell’Arno vicino al Ponte delle Grazie, fino a Piazzale Michelangelo.
Conoscete la posizione del Piazzale, quindi è inutile dirvi che la passeggiata per questo giardino ombreggiato è in salita. Se non volete fare troppa fatica, il consiglio è quello di raggiungere Piazzale Michelangelo in autobus o taxi. Così, potete ammirare le bellezze del Giardino Bardini in discesa.

6. IL GIARDINO DELL’IRIS

Il Giardino dell'iris a firenze, tra le cose da vedere in città.

Dalla somma di Piazzale Michelangelo, avete la possibilità di visitare un altro giardino stupendo. E’ più piccolo rispetto agli altri, la visita più breve ma altrettanto piacevole. L’iris – detto anche giglio – è il fiore simbolo della città di Firenze. Dove ammirarlo se non in un giardino che ne ospita circa 200 varietà?
Il Giardino dell’Iris è aperto ogni anno soltanto in occasione della fioritura di questi fiori colorati. Dal 25 Aprile fino al 20 Maggio, ogni anno, potete visitarlo gratuitamente.

Visitare Firenze può essere un’esperienza unica. Non limitatevi alle opere d’arte e alla storia, lasciate sempre un po’ di tempo per attività all’aria aperta. La città di Firenze offre ottimi punti per un picnic o una passeggiata, in riva all’Arno o nelle piazze delle Basiliche, come a Santa Croce.
Combinate l’Arte e la Natura in uno dei suoi meravigliosi giardini: segnateli nella lista di cosa vedere a Firenze in 3 giorni !

Cosa vedere a Firenze in 2 giorni

Se avete in programma di visitare Firenze in 2 giorni e non volete perdere nessuna delle sue attrazioni principali , vi consigliamo di seguire le tappe del nostro itinerario. 
Riuscirete a farvi un’idea dell’incredibile bellezza della città e di quanto ha da offrire ai suoi visitatori.
Le migliori attrazioni sono tutte ad una distanza che potete percorrere a piedi, perciò non avrete nessun problema.

Sentitevi però liberi di adattare l’itinerario ai vostri tempi e alle vostre esigenze e di decidere dove andare e cosa fare.

 

PRIMO GIORNO

  • Santa Maria Novella
  • Santa Maria del Fiore
  • Battistero di San Giovanni
  • Cupola del Brunelleschi
  • Campanile di Giotto
  • Chiesa di Orsanmichele
  • Fontana del Porcellino
  • Ponte Vecchio
  • Palazzo Pitti
  • Giardini di Boboli

1. Santa Maria Novella

Vi consigliamo di iniziare l’itinerario per visitare Firenze in 2 giorni dalla Chiesa di Santa Maria Novella, uno splendido edificio gotico con facciata rinascimentale realizzata da Leon Battista Alberti.

Fondata dall’ordine domenicano a partire dal 1242, è una delle più belle chiese di Firenze.

Cosa vedere a Firenze: Santa Maria Novella

Se non volete perdere tempo facendo la coda all’ingresso vi conviene prenotare i biglietti on line.

È aperta lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, sabato 9.30 -17.30, venerdì 11.00 -17.30, domenica e festività religiose 13.00-1730.
La biglietteria chiude un’ora prima.

2. Santa Maria del Fiore

Da qui proseguite verso Piazza del Duomo, dove troverete ad aspettarvi l’imponente mole della Cattedrale di Santa Maria del Fiore  e il Battistero di San Giovanni.
Rimarrete stupiti di fronte all’ordinata vivacità della sua facciata realizzata in marmo rosa, bianco e verde.

Cosa vedere a Firenze in 2 giorni: il duomo

L’edificio venne iniziato da Arnolfo di Cambio nel 1296 e ci vollero quasi 150 anni per completarlo.

La cattedrale è lunga 153 metri e larga 38, mentre il transetto si estende per ben 90 metri.
L’ingresso è dal portone destro della facciata. Per i disabili l’entrata è invece dalla Porta dei Canonici che si trova sul lato dietro al campanile.

Per entrare a visitare la Cattedrale di Santa Maria del Fiore ricordatevi di indossare un abbigliamento adatto ad un luogo di culto, altrimenti non vi faranno entrare.
Perciò niente gambe e spalle scoperte, sandali, cappelli e occhiali da sole!

Il Battistero di San Giovanni a Firenze, nell'elenco di cosa vedere a Firenze
Il complesso del Duomi di Firenze. Biglietti on line per saltare la coda

3. Cupola del Brunelleschi e Campanile di Giotto

Ma ciò che soprattutto fa venire le vertigini a chi le guarda sono la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto, capolavori assoluti dell’arte.
Il primo per la sua mole enorme, l’altezza incredibile e la tecnica all’avanguardia che ne fa ancora oggi uno degli enigmi della storia dell’architettura.

Il secondo per la sua eleganza, lo stile snello e le favolose decorazioni.
Il campanile termina con una terrazza panoramica da cui si gode una splendida vista, così come dalla cupola (si sale per 463 scalini). Naturalmente la coda per visitare il complesso è infinita.
Se volete saltarla vi consigliamo di acquistare il biglietto on line.

Vi segnaliamo che l’accesso alla Cupola del Brunelleschi è consentito solo su prenotazione obbligatoria da effettuarsi presso la biglietteria di Piazza San Giovanni 7/r.

Camminando vedrete che subito sulla vostra destra si apre Piazza della Repubblica, costruita negli anni che seguirono l’Unità d’Italia.
In questo luogo, oggi diventato una piazza moderna e ariosa, gli antichi romani costruirono il loro foro nel 57 d.c ed è quindi il sito più antico della città.

4. Chiesa di Orsanmichele

Proseguendo verso l’Arno sulla sinistra vedrete la Chiesa di Orsammichele, dalla mole imponente e dalla  forma non comune. 
Il nome attuale ricorda il convento preesistente, dedicato a San Michele. Al suo posto furono edificate le logge destinate al mercato del grano. Dopo l’incendio del 1304 venne ricostruito più grande e nel 1380 venne chiuso il pianterreno che più tardi diventò una chiesa a due navate.
Furono poi costruiti altri due piani, molto alti, destinati ad essere magazzini per il grano.

5. Fontana del Porcellino

Di qui andate avanti verso la Loggia del Mercato nuovo fino ad arrivare alla Fontana del Porcellino. Raffigura un cinghiale che si dice porti fortuna ed è simbolo della città.
Si tratta della copia di bronzo voluta da Cosimo II de Medici (per abbellire Palazzo Pitti) della copia marmorea (ora agli Uffizi) di un originale ellenistico che Papa Pio IV donò a Cosimo I nel 1560.

6. Ponte Vecchio

Continuate la vostra passeggiata fino a Ponte Vecchio, il ponte più famoso di Firenze.
È uno dei luoghi più tipici e noti della città, affollato di negozi di orafi e argentieri e… turisti!

Al di sopra delle botteghe e delle arcate passa il Corridoio Vasariano, il passaggio privato dei Medici che univa Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti.
Fermatevi per pranzo in zona, scegliete voi se prima o dopo aver attraversato Ponte Vecchio.

Visitare Firenze in 2 giorni: Ponte Vecchio

 

7. Palazzo Pitti e Giardini di Boboli

Dopo aver mangiato ed esservi riposati un po’, rimettetevi in moto.
Cominciate il pomeriggio di questo primo giorno del tour per visitare Firenze in 2 giorni con la visita a Palazzo Pitti (Biglietti on line per saltare la coda).
Fatto costruire da Luca Pitti per fare invidia ai Medici e agli Strozzi, è il più grande palazzo fiorentino.

La sua facciata è infatti lunga 200 metri e alta più di 30.
All’interno del palazzo, oltre all’ingresso per il meraviglioso Giardino di Boboli, ci sono diversi musei: la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo degli argenti, che mette in mostra alcune delle migliori opere dell’oreficeria fiorentina, il Museo del Costume, il Museo delle Porcellane e il Museo delle Carrozze, visitabile solo su prenotazione.

Ovviamente non potrete vederli tutti. Noi vi consigliamo di vedere la Galleria Palatina, che raccoglie la maggiore fra le raccolte principesche conservate intatte fino a oggi o la Galleria d’Arte Moderna che occupa trenta sale in cui sono esposte circa 2000 opere dal XVIII secolo al 1920.

Palazzo Pitti, tra le attrazioni di Firenze

8. Giardini di Boboli

Finita la visita passate il resto del pomeriggio nel Giardino di Boboli (biglietti on line per ingresso salta coda), primo vero esempio di giardino all’italiana.
Ospita numerosissime opere di scultura di ogni epoca e alcune costruzioni in vario stile.

Dai giardini si gode di una vista stupenda di Firenze dall’alto. Approfittatene per fare delle foto. Da qui non mancano di certo gli scorci suggestivi!

Concludete la serata del vostro primo giorno dell’itinerario per visitare Firenze in 2 giorni in uno dei tanti locali della zona.

I Giardini di Boboli a Firenze

Visitare Firenze: i Giardini di Boboli. Foto: Lea Gerbaudo

SECONDO GIORNO

  • Uffizi
  • Piazza della Signoria
  • Palazzo Vecchio
  • Basilica di Santa Croce 

1. Uffizi

Questa mattinata del tour per visitare Firenze in 2 giorni comincia dalla visita degli Uffizi.
Progettato e costruito dal Vasari nella seconda metà del XVI secolo per Cosimo I De Medici, il palazzo degli Uffizi in origine ospitava le 13 principali magistrature del ducato di Firenze.

Galleria degli Uffizi di Firenze. Biglietti on line salta coda

Oggi la Galleria degli Uffizi è uno dei più importanti musei italiani e uno dei più conosciuti a livello mondiale.
La collezione ospita molti capolavori di Michelangelo, Leonardo da Vinci, Paolo Uccello, Botticelli, Piero della Francesca ed altri grandi artisti dell’arte italiana.

Al primo piano si trova il Corridoio del Vasari, che serviva ai Medici per spostarsi dalle stanze di casa agli uffici di Palazzo Vecchio senza uscire di casa.
Prima di lasciare il museo affacciatevi sulla sua terrazza, il giardino pensile della Famiglia Medici che si trova sulla Loggia dei Lanzi, a pochi metri dalla facciata di Palazzo Vecchio.
Terminata la visita fate una pausa per mangiare e per ricaricare le batterie.

2. Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio

Una volta pranzato e riprese le forze, andate alla volta di Piazza della Signoria, da sempre centro della vita politica fiorentina e circondata da alcuni degli edifici più famosi della città.
Questo luogo é senza dubbio in cima alla lista di cosa vedere a Firenze.

Palazzo Vecchio, una delle maggiori attrazioni da visitare a Firenze
La fontana del Nettuno in piazza della signoria a Firenze

La piazza, “sorvegliata” dal bellissimo Palazzo Vecchio, è una vera e propria galleria di sculture a cielo aperto.
Qui infatti si trovano, tra le altre, le copie del famosissimo David di Michelangelo (l’originale è conservata nella Galleria dell’Accademia), capolavoro della scultura mondiale e uno dei simboli di Firenze.
Oltre a quella del Marzocco (il leone araldico fiorentino) realizzata da Donatello, il Perseo del Cellini e la fontana del Nettuno di Ammannati (chiamata dai fiorentini il Biancone).

Se siete instancabili e ne avete ancora voglia, potete entrare e visitare il Museo di Palazzo Vecchio. Diversamente potete ammirarlo solo da fuori.
Dopo esservi riempiti gli occhi di tanta bellezza, proseguite per l’ultima tappa del tour: la Basilica di Santa Croce, che troverete non lontano.

3. La Basilica di Santa Croce

La basilica di Santa Croce è uno dei complessi architettonico-religiosi più importanti della storia dell’arte e massima espressione del gotico fiorentino. 
Venne costruita da Arnolfo di Cambio a partire dal 1295. Vi parteciparono, nel corso del Trecento, anche Cimabue e Giotto con i loro affreschi. Nel Cinquecento il Vasari imbiancò e distrusse gli affreschi delle navate.
In questa chiesa sono sepolte le “Itale glorie”: Michelangelo, Macchiavelli, Galileo, Foscolo, Marconi, Rossini, solo per citarne alcuni.

La facciata della basilica si apre sulla grande piazza  Santa Croce. In origine, questa aveva al centro la statua di Dante Alighieri, spostata poi a sinistra del sagrato.
Con la visita a quest’attrazione si conclude vostro itinerario per visitare Firenze in 2 giorni.
Cosa vedere e cosa fare a Firenze non sarà più un segreto!

Come arrivare a Firenze

Firenze è perfettamente collegata con le principali città d’Italia e d’Europa. Perciò, raggiungere la città toscana non sarà affatto un problema.
In treno, in auto o in aereo, le opzioni non mancano. A voi la scelta!

In treno

Sicuramente il mezzo più pratico per poter arrivare nel centro di Firenze. Le stazioni principali sono 2

  • La stazione di Santa Maria Novella: si trova  vicinissima al centro storico e al Duomo ed è collegata a diverse altre città nei paraggi tramite una rete di bus.

    Alla stazione arrivano anche i principali treni veloci (Italo Treno e Frecciarossa) che collegano Firenze con le principali città italiane.
    Si fermano qui tutte le principali linee di bus urbane dell’ ATAF, ( Azienda Trasporti dell’Area Fiorentina).

  •  La stazione Firenze Campo di Marte:  è appena fuori le vie principali della città che racchiudono il centro storico di Firenze ed è a pochi minuti dallo stadio locale, dove si svolgono le partite di calcio della squadra cittadina e, nel periodo estivo, gli  eventi musicali.

    In questa stazione vengono indirizzati un numero sempre crescente di treni nazionali ed internazionali e si fermano le linee  dei bus 12 e 13 e, vicino, il 6, 10, 20 33.

Le due stazioni sono ben collegate da diversi treni, che facilitano i collegamenti tra periferia e  centro.

In aereo

L’aeroporto Amerigo Vespucci é poco distante dal centro storico cittadino (soli 4 km) ed è ben servito sia dai mezzi pubblici che privati.
È anche collegato strategicamente a numerose città europee.
In questo modo si può raggiungere Firenze facilmente e rapidamente da qualsiasi parte d’Europa.

Inoltre, è attivo un bus-navetta chiamato “Vola in Bus” che fa parte della rete dei trasporti pubblici locali (è gestito da Busitalia). Porta direttamente dall’aeroporto alla stazione centrale di Firenze Santa Maria Novella. Le corse partono ogni mezz’ora.

In macchina

È il mezzo meno comodo per raggiungere il cuore di Firenze.
Il centro storico, infatti, che racchiude le principali attrazioni della città, è delimitato da una ZTL e, pertanto, non accessibile alle macchine.

Se decidete di utilizzare l’auto, vi conviene cercare alloggio che sia dotato di un parcheggio dove poter lasciare la macchina e andare alla scoperta della città a piedi.

Se il vostro albergo non ha il garage potete sempre affidarvi ad uno dei numerosi garage a pagamento.
Anche nel caso che la vostra sistemazione sia in periferia vi conviene lasciare la macchina e raggiungere il centro con i mezzi pubblici.

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Visita a Palazzo Vecchio

Chi visita Palazzo Vecchio non si pente di averlo inserito come tappa del suo itinerario per visitare Firenze. E’ infatti una delle attrazioni principali, simbolo della città e sicuramente un must see imprescindibile, anche solo se si viene a Firenze per un giorno.
Se siete fan di Dan Brown e avete letto Inferno, non potete perdervi Palazzo Vecchio, perché è uno dei luoghi dove è stato girato il film tratto dal romanzo.

STORIA

Visitare Firenze: l'imperdibile Palazzo Vecchio

Foto di Anna Berardengo

Noto in precedenza come Palazzo della Signoria, venne costruito da Arnolfo di Cambio tra il 1298 e il 1314 ed è la sede storica del governo fiorentino.
Fatto edificare per i priori che governavano Firenze, divenne famoso come palazzo della Signoria perchè così si chiamava la suprema magistratura della città.

Nel 1540 Cosimo I de’ Medici si trasferì qui dal Palazzo Medici e e la fece quindi diventare la sua residenza e la sede del governo. Cosimo affidò poi al Vasari il compito di apportare modifiche all’interno, creando nuovi appartamenti e decorazioni che lo arricchissero. La moglie di Cosimo I, Eleonora di Toledo, però non lo amava molto e preferì acquistare Palazzo Pitti.

Passò un po’ di tempo prima che le modifiche a quest’ultimo fossero finite (nel mentre Eleonora morì) ma la famiglia si trasferì lo stesso nel 1549. Così Palazzo della Signoria venne chiamato Palazzo Vecchio.

GLI INTERNI

1. SALONE DEI CINQUECENTO

Palazzo Vecchio a Firenze - Salone dei Cinquecento

Chi visita Palazzo Vecchio, entrando da Piazza della Signoria, accede prima alla corte, che Michelozzo modificò nel 1470 secondo lo stile di inizio Rinascimento. Un secolo dopo, quando Francesco de’ Medici sposò Giovanna d’Austria, vennero aggiunte le decorazioni con le vedute dell’impero asburgico.
Da qui si passa nel Cortile della Dogana, a lato del quale si trova la biglietteria. Attraverso una scalinata si sale al bellissimo Salone dei Cinquecento, creato all’interno dell’edificio originale nell’ultimo decennio del Quattrocento per ospitare il Consiglio dei Cinquecento, che si era formato sotto la repubblica del Savonarola. Più tardi venne trasformata da Cosimo I in una magnifica ostentazione del suo potere. All’incirca attorno al 1560 il soffitto venne sollevato di ben 7 metri e decorato dal Vasari.

2. QUARTIERI

Dal Salone dei Cinquecento si entra poi nel Quartiere di Leone X, che porta questo nome dal Papa dei Medici. Salendo al piano superiore si passa nel Quartiere degli elementi, una serie di stanze e terrazze dedicate a divinità pagane. Quella di Giunone ospita la scultura originale del Putto col delfino del Verrocchio.

Da questa stanza un passaggio sopra il Salone dei Cinquecento conduce al Quartiere di Eleonora, gli appartamenti della moglie di Cosimo I. la parte più bella è la cappella di Eleonora subito a destra accanto all’entrata. Attraversando diverse altre sale si arriva alla Sala dell’Udienza, dove i priori amministravano la giustizia nella Firenze medievale.

Visita a Palazzo Vecchi a Firenze: la Sala del Giglio

La visita Palazzo Vecchio porta poi alla Sala dei Gigli che prende il nome dal fatto che tre pareti sono decorate con gigli, il simbolo della monarchia francese (La francia aveva sempre dimostrato benevolenza nei confronti di Firenze). Sulla parete di fondo si trova l’affresco di Domenico Ghirlandaio. La sala inoltre ospita il gruppo bronzeo originale della Giuditta e Oloferne di Donatello.

Vicino a questa stanza c’è la cancelleria, dove per un breve periodo lavorò Machiavelli. A lato della Sala dei Gigli si trova invece la splendida Sala delle Carte Geografiche, con le pareti ricoperte da carte del XVI secolo che raffigurano tutto il mondo conosciuto.
Uscendo dalla Sala dei Gigli è possibile salire le scale fino agli spalti merlati da cui si godono bei panorami di Firenze.

Dove si trova

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PALAZZO TOLOMEI

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LOCANDA DEI POETI

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Palazzo Vecchio – Alcune interessanti curiosità


Palazzo Vecchio
con la sua Torre di Arnolfo (94 metri di altezza) dalle splendide merlature, insieme a Santa Maria del Fiore e al David di Michelangelo è da sempre il simbolo della città di Firenze.
Noto in precedenza come Palazzo della Signoria, Palazzo Vecchio, venne fatto edificare da Arnolfo di Cambio tra il 1298 e il 1314, ed è stato sempre la sede storica del governo Fiorentino
Nel periodo in cui Firenze è stata capitale d’Italia (dal 1865 al 1871) l’edificio ha ospitato il Parlamento Italiano e prima dell’Unità d’Italia, per secoli ha rappresentato la sede del Granducato di Toscana e della Signoria del Medici.
Oggi è sede centrale e museo del Comune di Firenze.
È assolutamente tra le attrazioni principali da vedere se decidete di visitare Firenze.

Sono tante le curiosità che riguardano Palazzo Vecchio che forse vi farà piacere sapere.
Qui di seguito vi proponiamo un piccolo elenco delle curiosità principali da scoprire.

1. Il cambio della Guardia

Anche Palazzo Vecchio ha la sua cerimonia del cambio della Guardia
Negli anni dell’assedio del 1529/30, quando Carlo V volle riportare in città i de Medici assediando la città, Firenze aveva un proprio esercito cittadino.
Palazzo Vecchio veniva protetto da un gruppo militare dell’Esercito della Repubblica Fiorentina: erano i Fanti di Palazzo, all’occasione sostituiti dai numerosi diversi altri gruppi militari.

Si può assistere alla cerimonia del cambio della guardia (orario 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 13.00) o la prima domenica del mese o in occasione della domenica metropolitana (un’ampia offerta di visite e attività nei Musei Civici Fiorentini).
Il cambio della guardia si svolge così:

  • Il Gonfalone di Firenze o del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina si posiziona al centro dell’Arengario
  • due Militi armati vengono posizionati ai lati dello stesso a Guardia del Simbolo Cittadino e del Palazzo del Potere
  • il Capitano e un Ufficiale completano la Guardia
  • A scandire la cerimonia ci sono il rullo imperiale dei Tamburini, gli squilli di Chiarine, i movimenti sincronizzati all’usanza militare dell’epoca.

2. Il volto di Michelangelo

Sulla sinistra della rampa di accesso a Palazzo Vecchio, al di là del gruppo di sculture raffiguranti Ercole e Caco, si può scorgere il volto di un uomo di profilo, realizzato in maniera non molto definita.

La tradizione vuole che l’autore sia Michelangelo. Su chi sia l’uomo ritratto ci sono diverse ipotesi: o che fosse un condannato a morte o un suo debitore che lo infastidiva particolarmente.
Quel che certo però è che non tutti potevano scolpire qualche cosa sul muro di un palazzo così importante e che quindi l’autore fosse qualcuno su cui la guardia avesse potuto sorvolare.

3. La Madonna dell’Ufo

Nella sala si Ercole è conservata una Madonna col Bambino e San Giovannino di cui si discute l’attribuzione.
È chiamata popolarmente la Madonna dell’Ufo a causa di un oggetto volante non ben identificato che è dipinto sul cielo sullo sfondo.
È qualche cosa di grigio con raggi dorati al quale guardano due personaggi sullo sfondo. Rappresenta una delle fonti iconografiche più antiche citate nel campo dell’ufologia.

4. Il municipio della città di Fürth

Il municipio della città di Fürth in Germania, costruito tra il 1840 e il 1844 vuole essere unimitazione di Palazzo Vecchio.

5. È asimmetrico

Una cosa molto strana per il periodo. Infatti sul lato sinistro del palazzo sono presenti 3 file di finestre mentre sull’altro no.
Questo si spiega perché da una parte vennero abbattute diverse case, mentre dal lato degli Uffizi non c’era spazio perché c’era la chiesa di San Piero di Schieraggio che venne poi distrutta.

6.Le merlature di Palazzo Vecchio

Il ballatoio presenta merlature guelfe, mentre la Torre di Arnolfo ha merlature a coda di rondine, perciò ghibelline.
Questo fatto risulta strano perché nel periodo in cui fu ultimata la torre i Ghibellini erano stati definitivamente esiliati dalla città.

7. Le finestre

Quelle in corrispondenza della torre risultano murate, perché quest’ultima, che parte direttamente dal terreno, fu costruita su una casa torre che apparteneva alla famiglia Vacca.
In onore di questa famiglia, oggi rimane la via di fronte a Palazzo Vecchio dal nome Via Vacchereccia

Palazzo Vecchio a Firenze: alcune curiosità

 

8. La battaglia di Anghiari di Leonardo

La battaglia di Anghiari,che Leonardo dipinse nel Salone dei Cinquecento sarebbe nascosta da una intercapedine dietro il muro su cui Giorgio Vasari nel XVI realizzò l’affresco Battaglia di Marciano della Chiana. Il Vasari lo avrebbe fatto proprio per preservare l’opera del grande maestro.
L’esistenza di questo escamotage messo in atto dal Vasari parrebbe provata dalla presenza di una strana scritta che appare nel dipinto la Battaglia di Marciano.
Su uno degli stendardi portati dai soldati compare infatti la scritta CERCA TROVA.
Questo particolare viene anche ripreso nel libro di Dan Brown, e del film ad esso ispirato, Inferno.

9. La torre

Come mai la torre di Palazzo Vecchio, invece di essere affiancata alla struttura principale come tradizionalmente accade, è collocata all’interno della corte centrale?
Il palazzo pubblico sorge in un lotto precedentemente destinato ad altri edifici e la torre sfrutta le fondamenta di una struttura preesistente, alla quale si è sostituita.
Il resto del palazzo è poi sorto intorno ad essa, secondo il progetto di Arnolfo di Cambio, che ha deciso di trarre vantaggio dalla base già costruita per creare una struttura innovativa e rara nel suo genere.

10. Palazzo Vecchio e la sezione aurea

L’intero progetto di Palazzo Vecchio è stato eseguito tenendo presenti i principi architettonici della tradizione classica, ovvero la perfezione data dall’equilibrio visivo e il rigore matematico, che nel XIV secolo venivano lentamente riscoperti.
Non ci si stupisce allora sapendo che le proporzioni della facciata e il legame che stringe quest’ultima alla torre siano state ideate secondo i criteri della sezione aurea.
Per chi è un po’ digiuno di aritmetica ecco una rapida spiegazione di che cos’è questa relazione matematica: considerate un segmento di lunghezza 1 e dividetelo in due parti, una del valore di 0,618 e l’altra di 0,382. Ora, la rapporto che intercorre tra 1 e 0,618 è lo stesso tra 0,618 e 0,382.
Tornando a Palazzo Vecchio, possiamo considerare la larghezza della struttura come il segmento intero e la sua altezza come la parte minore nelle quali è diviso. La torre, infine, è collocata proprio dove le due parti si uniscono.

Dove si trova

 

Visitare la Galleria degli Uffizi

Sia che siate amanti dell’arte oppure no, qualunque sia la durata del vostro soggiorno a Firenze, una visita alla Galleria degli Uffizi, è d’obbligo.
Si tratta infatti del più antico museo d’Europa nonché uno dei più importanti musei al mondo per la sua collezione di pitture antiche (dal medioevo all’età moderna) e sculture antiche.
Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, sono solo alcuni degli artisti di cui potrete ammirare la bellezza dei loro capolavori.

Gli oltre 4 milioni di turisti all’anno provenienti da tutto il mondo, ne fanno una delle attrazioni di Firenze veramente da non perdere.
Proprio perché così affollate, vi suggeriamo di acquistare il biglietto on line, in modo da arrivare pronti per la visita.
Risparmierete tempo, che potrete dedicare alle opere d’arte, e soprattutto fatica. Eviterete così di iniziare la vostra visita già stanchi!
Mettete in conto, per vivere l’esperienza al massimo, di dedicare alla Galleria degli Uffizi non più di 2-3 ore.
Superato questo tempo diventa davvero impegnativo.

Non è possibile visitare il museo tutto in un solo giorno. La quantità di cose da vedere è davvero immmensa.
L’ideale è arrivare già con le idee ben chiare su cosa volete vedere.

1. Come raggiungere la Galleria degli Uffizi

Gli Uffizi si trovano nel cuore di Firenze, tra Piazza della Signoria e il Ponte Vecchio.
Trovandosi nel centro della città sono in ZTL (zona a traffico limitato), pertanto potete raggiungerli solo a piedi oppure in taxi. 

  • Se arrivate a Firenze in treno, dalla stazione di Santa Maria Novella raggiungerete la vostra destinazione  con una piacevole passeggiata di 15-20 minuti.
    Lungo il tragitto avrete modo di ammirare monumenti e negozi e avrete un primo assaggio di questa splendida città.
  • Se invece arrivate in macchina dovrete lasciare l’auto fuori dalla zona a traffico limitato e poi raggiungere gli Uffizi a piedi o in taxi.

Gli orari

La Galleria è aperta Martedì – domenica 8.15 -18.30
Chiusi tutti i lunedì 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

2. La storia

Visitare la Galleria degli Uffizi: Info e biglietti

Gli Uffizi non sono sempre stati adibiti a museo. Infatti, come fa capire il suo nome, la loro prima funzione era quella di ospitare gli uffici (uffizi) amministrativi giudiziari della città di Firenze.

Furono infatti commissionati a tale scopo da Cosimo de Medici, primo granduca di Toscana Giorgio Vasari, suo artista di fiducia.
I progetto di quest’ultimo prevedeva un edificio dall’aspetto elegante e severo e dalla struttura a forma di U con un portico a colonne doriche. La sua costruzione
comportò la demolizione di molti edifici che si trovavano sulla riva destra dell’Arno, a monte di Ponte Vecchio.
Lo stesso Vasari costruì il corridoio (corridoio vasariano) che collega, attraverso gli Uffizi, Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando su Ponte Vecchio e attraversando numerosi edifici prima di sbucare nel Giardino di Boboli. 
Quando morì il Vasari (1574) la direzione dei lavori passò ad Alfonso Parigi e Bernardo Buontalenti che completò l’edificio, raccordato alla Loggia dei Lanzi nel 1580.

FRANCESCO I

Si deve al granduca Francesco I, figlio di Cosimo I l’allestimento della Galleria, situata all’ultimo piano dell’edificio. Il braccio ad est della loggia ospitava una serie di statue antiche e busti. Lungo il corridoio si apriva invece la Tribuna, ambiente ottagonale progettato dal Buontalenti, che doveva ospitare i tesori delle raccolte medicee.
A partire da allora le collezioni di opera d’arte divennero sempre più cospicue.

Anna Maria Luisa de’ Medici

Quando si estinse il ramo principale dei Medici, a metà del XVIII secolo, tutto il patrimonio corse il rischio di andare perduto. Fortunatamente Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima discendente diretta, con il Patto di Famiglia imposto al nuovo granduca designato nel 1737, legò per sempre l’eredità medicea alla città di Firenze. il documento era corredato con l’inventario preciso di tutte le collezioni.
Queste dovevano servire per l’ornamento dello Stato, per l’utilità del pubblico e e per attirare la curiosità dei forestieri

Granduca Pietro Leopoldo

Fu Pietro Leopoldo, della casa degli Asburgo-Lorena, ad aprire al pubblico nel 1789 la Galleria, riorganizzandola totalmente secondo i nuovi criteri di catalogazione sistematica dell’Illuminismo.
Fece dividere le raccolte per tipologia e le destinò a sedi specifiche: per quelle scientifiche venne addirittura creato il nuovo Museo di Fisica e Scienze Naturali, conosciuto come la Specola.

Durante il XIX secolo, parecchie statue rinascimentali, che davano il nome alla Galleria delle Statue, vennero spostate al Museo Nazionale del Bargello.
Alcuni pezzi etruschi invece, trovarono posto al Museo Archeologico.
Infine, per tutto il XX secolo pinacoteca si è arricchita di molte opere provenienti dai patrimoni di chiese e conventi, oltre che da donazioni e acquisti.

3. Cosa vedere alla Galleria degli Uffizi

  • Il Tondo Doni di Michelangelo

  • L’Adorazione dei Magi e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci

  • La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello

  • La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli

  • I dipinti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca

  • La Madonna Ruccellai di Duccio

  • La Madonna di Ognissanti di Giotto

  • Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio

  • La Madonna del Cardellino di Raffaello 

1. IL TONDO DONI DI MICHELANGELO

Realizzato da Michelangelo Buonarroti, è databile intorno al 1504.
Si tratta di uno dei capolavori indiscussi del maestro fiorentino ed uno dei primi esempi di manierismo.
Venne commissionato da una ricca famiglia di banchieri e si propose come magistrale rappresentazione della Sacra Famiglia in tempera grassa su tavola. Nel Tondo l’arte scultorea dell’artista si traspone sulla pittura, in una delle rare opere pittoriche di Michelangelo (oltre agli affreschi realizzati durante il periodo romano dell’artista nella Cappella Sistina).
Una bellissima cornice, in legno a motivo intrecciato, impreziosisce ulteriormente il dipinto.

2. L’ADORAZIONE DEI MAGI DI LEONARDO

L’adorazione dei magi fu una delle tematiche ampiamente trattato dal repertorio artistico dell’arte fiorentina del 1400.
Anche Leonardo da Vinci si cimentò nella rappresentazione della famosa scena biblica, con un dipinto ad olio su tavola. Ma lo fece cambiando lo schema narrativo e mostrando una scena del tutto differente da quelle della tradizione: l’artista, infatti, concentra la scena sul Bambino e sulla sua natura divina. Il simbolismo degli elementi che incorniciano la scena (come gli ulivi e le palme) un chiaro rimando alla futura storia di Gesù Cristo, danno al dipinto una carica interpretativa originale e magistralmente studiata.

3. L’ANNUNCIAZIONE DI LEONARDO

Leonardo rivisitò in una nuova chiave interpretativa anche la scena religiosa dell’Annunciazione, con un dipinto ad olio e tempera su tela databile attorno al 1475.
Il quadro rappresenta l’iconico momento dell’annuncio dell’angelo a Maria, ambientato però in un ambiente esterno, presumibilmente proprio fuori casa della Vergine.
I personaggi della scena sono raffigurati con plasticità e rigore mostrando l’attimo subito successivo all’arrivo dell’angelo e dalla stasi e l’accettazione da parte di Maria del proprio destino.
Grande profondità e prospettiva vengono date con il sapiente uso del colore e delle luci, utilizzate soprattutto nel paesaggio che fa da scenografia alla scena.

4. LA BATTAGLIA DI SAN ROMANO DI PAOLO UCCELLO

Si tratta in realtà di un dipinto diviso in tre scene raffiguranti le storiche battaglie della storia del popolo fiorentino. Il quadro complessivo non esiste ma sono tre diverse sezioni dello stesso quadro divise tra il museo degli Uffizi, il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra.
Il dipinto, databile al 1438, raffigura la scena del Disarcionamento di Bernardino della Ciarda ed è un vero e proprio capolavoro di prospettiva e tecnica pittorica.
Non potete andare via dagli Uffizi senza passare ad ammirarlo!

5. LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI

La primavera di Botticelli rappresenta una scena mitologica, con numerosi personaggi abilmente inseriti in un contesto naturalistico ampiamente dettagliato e curato. Databile attorno al 1482 è certamente una delle opere che più rappresentano il Rinascimento italiano. 
Negli anni si è dibattuto molto su quale sia il vero messaggio del dipinto e sono state date diverse interpretazioni. Tuttavia ancora oggi, aleggia sull’opera un grande mistero e non si conoscono i reali motivi che spinsero Botticelli a scegliere proprio quei personaggi e non altri.
L’abile uso del colore e la chiave umanistica che prevale su tutte come possibile interpretazione del dipinto lo hanno reso uno dei quadri più famosi dell’artista e del panorama fiorentino.

6. LA NASCITA DI VENERE DEL BOTTICELLI

Non si può pensare alla Primavera del Botticelli senza pensare immediatamente all’altra opera simbolo della pittura rinascimentale fiorentina, ovvero la Nascita di Venere.
Il quadro, sospeso tra allegoria e mitologia, ne è una chiara estensione: li accomunano infatti sia i personaggi legati all’antica mitologia, sia le numerose possibili interpretazioni di diversa matrice.
Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, la scena rappresenta la nascita della dea che, sospesa su una conchiglia in mezzo al mare, viene servita da un’ancella e accarezzata dai venti e da una pioggia di delicate rose. La tecnica e i materiali utilizzati impreziosiscono ancora di più quella che ad oggi risulta essere la prima vera rappresentazione pittorica su grande tela del panorama fiorentino.
Non lasciatevi sfuggire quest’opera quando venite a visitare la Galleria degli Uffizi!

7. I DIPINTI DI FEDERICO DI MONTEFELTRO E BATTISTA SFORZA DI PIERO DELLA FRANCESCA

Il celebre Doppio ritratto dei duchi di Urbino, ospitato nella Galleria degli Uffizi,  risale ad un periodo che va dal 1465 al 1472. 
Furono proprio i due coniugi a commissionarlo a Piero della Francesca, che lo realizzò come dipinto ad olio su tavola.
I personaggi sono ritratti di profilo, con sguardo fiero e solenne cercando probabilmente di elevarli ad un rango superiore, quasi divino.
Il contrasto tra i colori tenui e delicati dello sfondo in lontananza e i colori accesi dei personaggi è abilmente studiato dall’artista per creare una sorta di sospensione e metterne in mostra l’importanza.
Molto probabilmente una volta i due dipinti appartenevano ad un unico quadro. 
Oggi invece sono esposti separati.

8. LA MADONNA RUCCELLAI DI DUCCIO

Chiamato anche la Madonna dei Laudesi, raffigura la Madonna col Bambino in una scena che suggerisce maestosità e imponenza.
Databile al 1285, il dipinto è in tempera e oro su tavola che mostra una Madonna insolita, raffinata, quasi sorridente contornata da numerosi angeli che sembrano quasi incorniciare la coppia divina. Ogni personaggio mostra un’ampia espressività dai toni docili e accondiscendenti.
Il quadro è spiccatamente ispirato alla cultura pittorica bizantina, sia per quanto concerne l’utilizzo e la scelta di materiali e colori che per quanto riguarda proprio la scelta dei soggetti raffigurati in modo assolutamente insolito per l’arte italiana fiorentina dell’epoca.

9. LA MADONNA DI OGNISSANTI DI GIOTTO

Questa pala d’altare venne realizzata nel 1310.
Si tratta di uno dei primi dipinti che rompono le tradizioni pittoriche incentrate sul pieno rispetto dei canoni bizantini dell’epoca.
Giotto, seguendo la su inclinazione a realizzare opere ben studiate e magistralmente strutturate, ricrea il celebre tema della Madonna con Bambino riponendo la coppia divina in uno spazio definito rappresentato dal trono che ne conferma la maestosità.
Il quadro è innovativo anche per la scelta di umanizzare i personaggi attraverso gli sguardi devoti degli angeli e per la madonna che, tenendo in braccio il Bambino, con sguardo fiero e sicuro gli prende la piccola manina, in un gesto d’affetto assolutamente nuovo al genere.

10. IL BATTESIMO DI CRISTO DI ANDREA VERROCCHIO 

L’ artista realizzò il dipinto nel 1470 nella sua bottega con la collaborazione di altri artisti praticanti presso di lui, tra i quali Leonardo da Vinci.
L’opera mostra la famosa scena evangelica in modo assolutamente innovativo ed originale con una struttura particolare che, partendo dalle mani divine che concedono il battesimo a Cristo, irradia tutta la scena dall’alto verso il basso, in una composizione magistralmente strutturata.
I volti provati dall’evento e la presenza di aureole su tutti i personaggi, sono simbolo della divinità e della purezza, e caricano di grande importanza religiosa e spirituale tutto il quadro. 

11. LA MADONNA  DEL CARDELLINO DI RAFFAELLO

Il dipinto ad olio, probabilmente databile al 1506, è una delle maggiori opere di Raffaello Sanzio, nonché una delle più innovative raffigurazioni della Vergine Maria.
Raffigurata in un momento intimo di estrema umanità, la Vergine è intenta a seguire Gesù e San Giovannino nei loro primi anni di vita mentre giocano con un cardellino. La plasticità della scena e la scelta di colori in contrasto dall’alto valore simbolico (il rosso che è la passione di Cristo e il blu rappresentante la Chiesa), uniti alla grandissima espressività dei personaggi rende tutto il dipinto una delle opere più mature e complete dell’artista fiorentino

Nel 2018 alla Galleria degli Uffizi sono state aperte le sale dedicate al Caravaggio e ai pittori del Seicento.
Sono 8 stanze dallo sfondo cremisi che permettono di ammirare le opere del Caravaggio (tra cui Scudo con testa di Medusa, Bacco con la coppa del vino e il Sacrifico di Isacco), ma anche tele di altri grandi del ‘600 come Artemisia Gentileschi, Velasquez, Van Dyck e Rubens.

Nel 2021, inoltre, sono state inaugurate una serie di nuovi spazi dedicati al Cinquecento, dove sono ospitate 129 opere mai esposte se non in modo temporaneo.

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Quanto tempo ci vuole per visitare gli Uffizi?

Questo meraviglioso museo di Firenze è enorme e contiene un’immensa quantità di opere d’arte. Non è possibile visitare gli Uffizi in una sola giornata! Il consiglio che vi diamo è di mettere in conto una visita della durata di non più di 2-3 ore per gustarvi la galleria e non stravolgervi troppo. L’ideale è arrivare già con le idee ben chiare su cosa volete vedere.

Gli Uffizi sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle 18.50. Chiusi: tutti i lunedì 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

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