attrazioni

Santa Maria del Fiore e il complesso del Duomo

Il suo nome allude al giglio, simbolo della città in cui si trova ed è una delle attrazioni principali di Firenze: è la cattedrale di Santa Maria del Fiore, terza chiesa più grande in Europa.
È infatti lunga 160 m, larga 43 m, il suo transetto si estende per 90 metri, mentre la cupola interna (dal pavimento alla lanterna) si innalza anch’essa per 90 m.
Iniziata da Arnolfo di Cambio nel 1296, venne portata a termine in quasi 150 anni. A testimoniare questo lungo lasso di tempo intercorso tra la posa della prima pietra e il completamento della cattedrale, rimangono le diversità di stile rilevate nelle sue diverse parti.


Santa Maria del Fiore,
con la sua Cupola del Brunelleschi insieme all’elegante Campanile di Giotto, che le sorge accanto e il Battistero di San Giovanni, valgono da soli un viaggio a Firenze. Proprio per questo le code all’ingresso sono molto lunghe.
Per evitare di perdere tempo facendo la fila vi consigliamo quindi di acquistare il biglietto on line. Avrete diritto all’accesso prioritario al tutto il complesso del Duomo.
Vi ricordiamo che per salire sulla cupola del Brunelleschi è obbligatorio effettuare la prenotazione.
Potrete farlo dall’ingresso alla Cupola presso la biglietteria dell’Opera del Duomo.

Fate molta attenzione al modo in cui vi vestirete durante la vostra visita: è infatti necessario rispettare il codice di abbigliamento (pena la possibilità di entrare), quindi niente maglie senza maniche o pantaloncini. Le ginocchia e le spalle devono essere coperte sia per gli uomini che per le donne.

1. L’ESTERNO DI SANTA MARIA DEL FIORE

L’attuale facciata risale alla fine del XIX secolo. L’architetto che la progettò (Emilio De Fabris ) si ispirò ai fianchi della cattedrale, risalenti per la maggior parte al XIV secolo.
Nel fianco meridionale, in prossimità della tribuna si trova la Porta dei Canonici, realizzata in stile gotico antico alla metà del Trecento.
Degni di nota sono i 3 absidi progettati in modo da sembrare i petali di un fiore, il cui gambo è la navata centrale.
Dopo le absidi, sul fianco settentrionale c’è la Porta della Mandorla, dell’inizio del Quattrocento. si chiama così per via del rilievo della vergine racchiuso in una cornice a forma di mandorla.

2. L’INTERNO DI SANTA MARIA DEL FIORE

L’interno della Cattedrale di Firenze, vasto e severo, contrasta con l’impatto visivo dell’esterno.
Sulla navata si sinistra vi sono due enormi affreschi dedicati a due condottieri al servizio di Firenze: Niccolò da Tolentino di Andrea del Castagno e Giovanni Acuto di Paolo Uccello.
Sotto la cupola una serie di affreschi del Vasari ritraggono il Giudizio Universale.
Sotto gli affreschi è situato il Coro ottagonale. Lungo il transetto invece si aprono le tre absidi, separate dalle due sagrestie e ognuna ripartita in cinque cappelle.
Assolutamente degne di nota sono le vetrate policrome, tra le più belle d’Italia, realizzate da Donatello, Andrea del Castagno, Paolo Uccello e Lorenzo Ghiberti.

3. LA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI

Quest’opera di alta ingegneria venne progettata da Filippo Brunelleschi ed è una delle cupole più grandi del mondo.
Costituita da due calotte di forma ogivale e collegate tra loro, è stata in grado di resistere ai fulmini, ai terremoti, al passare dei secoli e oggi come nel Quattrocento incanta chiunque la osservi da lontano.
Il diametro della cupola è di 45,5 metri, le stesse dimensioni dell’intero battistero. Per realizzarla il Brunelleschi impiegò ben 14 anni (dal 1420 al 1434).
La grandissima innovazione della sua costruzione fu quella di voltare la Cupola senza armature. Venne usata infatti una doppia volta con un’intercapedine di cui l’interna (dello spessore di oltre due metri) era realizzata con conci a spina di pesce, e aveva una funzione strutturale, (essendo autoportante) e quella esterna solo di copertura.
Sulla cupola c’è la lanterna, con copertura a cono, e la palla di rame dorato con la croce che contiene reliquie sacre, realizzata da Andrea del Verrocchio.
L’interno della cupola presenta affreschi sul tema del Giudizio Universale realizzati dal Giorgio Vasari e Federico Zuccari.

4. IL CAMPANILE DI GIOTTO

Come Santa Maria del Fiore, è rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi. A base quadrata, il maestoso campanile è considerato il più bello d’Italia. Giotto progettò e iniziò la sua costruzione nel 1334, ma morì solo 3 anni dopo.
Proseguirono la sua opera Andrea Pisani e Francesco Talenti. Il Campanile di Giotto è alto 84,5 metri e si possono salire i suoi 414 scalini. La decorazione esterna a lunette dei primi due piani presenta bassorilievi sul tema della Creazione dell’uomo, per illustrare le sue varie attività.
I bassorilievi della seconda fascia ritraggono invece i pianeti, le Virtù Cardinali, le Arti e i Sacramenti. Le sculture che raffigurano i profeti e le sibille , nelle nicchie dei piani superiori, sono delle copie. Gli originali sono al Museo dell’Opera del Duomo.
In cima al campanile si trova una terrazza realizzata dall’opera di Francesco Talenti e che funge da tetto panoramico. Il Talenti portò a termine i Campanile nel 1359, dopo gli anni terribili della peste nera.

Gli hotel in San Giovanni

La Cupola del Brunelleschi

Scommettiamo che non appena sentite nominare la città di Firenze, la prima immagine che vi viene in mente è quella del Duomo, con la sua grandiosa Cupola del Brunelleschi che svetta superba ed elegantissima. Non ci sbagliamo, vero? Ma quanto ne sapete riguardo alla storia di questa incredibile opera architettonica, divenuta simbolo di una città e di un intero periodo storico come il Rinascimento?

La cupola venne progettata da Filippo Brunelleschi, affiancato da Lorenzo Ghiberti, che ideò una struttura a doppia calotta realizzabile senza l’utilizzo di centine. Tra i due gusci si individua un intercapedine occupato da una scala di ben 463 gradini. In origine, permetteva di raggiungere la lanterna per ragioni di manutenzione, oggi vi garantisce una delle migliori  viste panoramiche sulla città di Firenze.
Il tutto è irrobustito da setti murari che svolgono una funzione analoga a quella dei contrafforti. Questo dava la possibilità di costruire di pari passo sia la calotta interna che quella esterna, appoggiando le impalcature necessarie ora all’una ora all’altra ed evitando così l’utilizzo delle centine.

Piccola curiosità: man mano che la struttura cresceva, salire e scendere dai ponteggi diventava sempre più difficile e pericoloso per gli operai. Si decise così di organizzare una frugale locanda sulle impalcature, per permettere loro di mangiare e riposare brevemente senza dover scendere fino a terra, ottimizzando di conseguenza tempi e risorse.

Tornando alla struttura, la copertura della cupola è realizzata in laterizio, con i mattoni disposti a spina di pesce, che rendono il tutto più stabile attraverso un efficace distribuzione dei pesi.
Lo scheletro presenta invece la sezione dell’arco a sesto acuto. Viene da chiedersi il perché, siccome tale tipologia architettonica, protagonista del periodo gotico, era stata abbandonata sin dagli inizi del Rinascimento in favore dell’arco a tutto sesto.

La risposta è molto facile: l’arco ogivale, per la sua conformazione slanciata verso l’alto, garantisce una distribuzione delle forze più efficiente, affidando la maggior parte del peso alla componente verticale, riducendo notevolmente la spinta orizzontale e permettendo in questo modo la realizzazione di una struttura così grandiosa, altrimenti impossibile.
Per rendere ancora più stabile l’opera, vengono infine introdotte delle false tribune che fortificano le pareti che accolgono il grande peso della cupola.

Il Duomo

Che cosa possiamo dire, invece, della grande chiesa che sottosta alla cupola del Brunelleschi?
In origine, al posto della struttura che tutti noi conosciamo, in piazza Duomo sorgeva un’antica basilica paleocristiana affiancata ad un battistero di gusto romanico. Sull’onda del successo e della crescita sia economica che politica che Firenze conobbe nel XII secolo, si decise di ammodernare il principale luogo di culto della città, affidando il progetto della nuova chiesa ad Arnolfo di Cambio (architetto, tra l’altro, anche di Palazzo Vecchio).

Questi ideò una struttura a tre navate culminante con un innovativo corpo trilobato, che riassume in sé il transetto e l’abside, i quali individuano al centro uno spazio ottagonale analogo a quello del battistero esterno. In queste strutture possiamo metaforicamente individuare l’ideale percorso attraverso la religione del fedele: vediamo l’inizio della vita cristiana, sancito dal battesimo, all’interno del battistero, la sua vita, collocata lungo le navate ed infine la sua morte e la speranza della resurrezione e del Regno dei Cieli, che Arnolfo di Cambio immagina corrispondere alla cupola, che assimila alla volta celeste.

Se andiamo ad osservare oggi il nostro Duomo, però, non possiamo non notare come l’ottagono individuato dalla cupola sia molto più ampio rispetto a quello del battistero. La responsabilità è da attribuire a Francesco Talenti, che, cavalcando l’onda d’entusiasmo per la crescita economica, intervenne anni dopo, a cantiere già avviato, sul progetto di Arnolfo, ingrandendo la struttura, ma mettendo i suoi contemporanei di fronte ad un problema non da poco: a causa della peste scoppiata nel 1348 non si trovavano più artigiani in grado di costruire le centine per la realizzazione di archi e cupole e nessuno sapeva come costruire una struttura così grandiosa.
Così, per lungo tempo il Duomo rimase privo della cupola, fino all’arrivo di Filippo Brunelleschi.

Ponte Vecchio – Curiosità

Simbolo di Firenze per antonomasia, Ponte Vecchio è una delle attrazioni principali della città, che non può essere esclusa dall’itinerario di visita.
Attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto e rappresenta il primo e più antico ponte di Firenze. Risale infatti all’epoca romana, quando venne realizzato in legno, e nel corso del tempo fu più volte danneggiato.
L’ultimo danneggiamento è datato 3-4 novembre 1333. Nel 1345,  fu ricostruito d’allievo di Giotto, Taddeo Gaddi, su tre arcate, più profonde e più resistenti all’impeto dell’acqua.
La sua bellezza gli portò fortuna.
Si racconta infatti che, grazie ad essa, durante la seconda guerra mondiale, Hitler lo risparmiò dai bombardamenti del 1944.

Di seguito vi riportiamo alcune curiosità di cui forse non eravate al corrente e che vi permetteranno di visitare Ponte Vecchio scoprendone tutti i segreti.

1. La meridiana

In alto, sull’angolo della bottega che delimita la terrazza ovest dove si trova il busto di Benvenuto Cellini, c’è una meridiana particolare, a forma di mezzaluna, che rappresenta l’ultima testimonianza del ponte trecentesco.
L’iscrizione sul basamento dell’orologio solare spiega che venne collocato nel 1345 in occasione della ricostruzione del ponte.

2. Le arcate ribassate

Ponte Vecchio fu il primo ponte in cui vennero usati nella sua costruzione (del 1345 ad opera di Taddeo Gaddi) i valichi ad arco ribassato.
Questa tecnica del tutto nuova, permise di avere meno campate (tre al posto di cinque) e più grandi. In questo modo detriti e le piante che avrebbero potuto distruggere il ponte, potevano fluire con più facilità.
Lungo tutto il suo passaggio è fiancheggiato da due file di botteghe artigiane, ricavate in portici chiusi. Ai quattro angoli della costruzione erano situate 4 torri che ne controllavano l’accesso.

3. La Torre dei Mannelli

All’estremità sud del ponte, il Corridoio Vasariano gira attorno ad una torre, quella dei Mannelli, unica sopravvissuta delle 4 che erano agli angoli a difesa della costruzione.
La Famiglia Mannelli fu la sola che fece opposizione al passaggio del Corridoio attraverso la loro proprietà. Così facendo costrinsero il Vasari a progettare questo tratto completamente a sbalzo su mensole per aggirare la torre.

4. Le botteghe di Ponte Vecchio

Visitare Firenze in 3 giorni: le botteghe di Ponte Vecchio

Foto di Anna Berardengo

Nel periodo medievale era sede di botteghe di macellai e verdurieri. Era infatti stato imposto dall’autorità cittadina che i macellai vi si riunissero per preservare la pulizia delle case del centro ed evitare così gli odori e gli scarti delle carni che venivano trasportate dalle strade all’Arno.
Dopo la costruzione del Corridoio Vasariano , nel 1565, si trovò inopportuna la presenza di queste botteghe e nel 1593 si decise di sfrattare i macellai, concedendole invece agli artigiani e agli orafi, attive ancora oggi.

5. Il Corridoio Vasariano

Costruito nel 1565 da Giorgio Vasari per Cosimo I De’ Medici il corridoio, lungo circa un chilometro, che passa sopra il ponte, metteva in comunicazione il centro politico e amministrativo di Palazzo Vecchio, con Palazzo Pitti, che ai tempi era ancora abitazione privata dei De’ Medici.
Durante il periodo della liberazione, il Corridoio Vasariano fu l’unico modo di passare dalla parte nord alla parte su di Firenze.

6. Le finestre di Mussolini

Nello slargo centrale del ponte si trovano le grandi finestre fatte realizzare nel 1939 da Benito Mussolini in occasione della visita di Hitler a Firenze. Queste gli avrebbero permesso di ammirare il panorama della città verso Ponte Santa Trinità.
Si dice che egli fu colpito da questa vista e dispose di non bombardarlo nel 1944.

Se volete godervi uno spettacolo veramente romantico, quando il sole comincia a tramontare andate al Ponte Santa Trinità.
Quando la luce comincia ad affievolirsi, giratevi verso Ponte Vecchio ad est e vedrete le luci delle antiche oreficerie scintillare sulle acque dell’Arno, che diventano via via più scure.

Ponte Vecchio è uno dei simboli di Firenze e sicuramente uno dei più bei ponti d’Italia, insieme al Ponte dei sospiri a Venezia, a Ponte Sant’Angelo a Roma, al Ponte Coperto a Pavia e al Ponte di Castelvecchio a Verona.

La storia

Un primo attraversamento in legno risale già all’epoca romana, ma si trovava più a monte rispetto alla costruzione attuale.
Dopo la piena del 1177 il ponte venne ricostruito, ma spostato più a valle. Subì poi dei danni durante le alluvioni del 1200 e 1250 e spazzato via da quella del 1333.
Fu ricostruito tra il 1339 e il 1345 su progetto di Taddeo Gaddi (altri ipotizzano di Neri di Fioravante o Domenico da Campi).
Nel 1665 Giorgio Vasari edificò il Corridoio Vasariano per collegare Palazzo Vecchio alla casa dei Medici.
Nel Settecento si iniziarono ad usare le caratteristiche madielle, le vetrine sporgenti dotate di chiusure ribaltabili.
All’Ottocento risalgono invece alcune riconfigurazioni delle vetrine e la trasformazione della via interna in galleria coperta.
Nel 1938 Mussolini commissionò la costruzione delle ampie finestre panoramiche al centro del ponte in occasione della visita di Hitler.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale vennero realizzate importanti opere di consolidamento all’insieme della struttura.

Nel 1966 una nuova alluvione danneggiò il ponte che venne subito dopo restaurato.

Via de’ Tornabuoni

Se siete amanti degli acquisti di un certo tipo, nel vostro itinerario per visitare Firenze non può mancare una tappa a Via de’ Tornabuoni, la strada più elegante della città, che collega Piazza Antinori con ponte Santa Trinita. 
Qui potete trovare manufatti in pelle di ottima finitura, boutique e brand noti in tutto il mondo. Gucci, Ferragamo, Armani, Versace, c’è tutto quello che serve per uno shopping di classe!

Attrazioni nelle vicinanze: UffiziDuomoPiazza della SignoriaMuseo del Bargello

La via era caratterizzata da grandi palazzi già nel 1300, con il palazzo Spini-Feroni, la torre del Gianfigliazzi, e il palazzo Cambi – Del Nero, diventa luogo di eleganza e rappresentanza della nobiltà a partire dal Quattrocento. Vengono infatti costruiti il Palazzo Tornabuoni, Palazzo Antinori e Palazzo Strozzi, oltre alla colonna di porfido che contraddistingue la via ancora oggi.

Il Seicento vide invece la costruzione delle facciate della Commenda da Castiglione e di Palazzo Giaconi. Inoltre vennero eretti Palazzo Viviani della Robbia e la loggia di Palazzo Tornabuoni. 
Nel Settecento, a seguito della creazioni dei lungarni vennero invece demolite la Torre degli Spini e l’arco dei Pizzicotti.

Infine, nel 1938. quando Hitler e Mussolini fecero visita a Firenze, la strada venne dotata di una doppia fila di lampioni rimasti attivi fino agli anni Settanta.

Via de’ Tornabuoni in tutte le epoche è sempre stata un preciso riferimento per i cittadini di Firenze, che facevano partire da questa strada parate, cortei, giochi di piazza (come corse dei cavalli, partite di calcio in costume…)

Scopri quali sono le altre vie dello shopping a Firenze consultando la nostra pagina dedicata!

 

Museo del bargello – Lo scrigno della scultura toscana rinascimentale

Potete trovare il Museo del Bargello all’interno del Palazzo del Bargello, un maestoso edificio, conosciuto anche come Palazzo del Podestà, nel pieno centro storico di Firenze. Oggi è una delle attrazioni più visitate dai turisti, grazie alle opere d’arte che custodisce al suo interno. Vi consigliamo pertanto di procurarvi il biglietto on line per evitare la fila e risparmiare tempo da dedicare alla visita, che dovete preventivare di circa un’ora.
Si che siate a visitare Firenze in 3 giorni, sia che possiate dedicare alla città qualche giorno più  (o qualche giorno in meno), Il museo del Bargello può essere quindi un’ottima meta da inserire nell‘elenco di cosa vedere a Firenze. Non ve ne pentirete.

Iniziato nel 1254, il palazzo era originariamente la residenza del primo magistrato della città. Fu poi trasformato nella sede del capitano di giustizia o bargello (a partire dal 1574). per molto tempo ospitò anche le prigioni della città.
Oggi è sede del Museo del Bargello, la più ricca e completa collezione di scultura toscana rinascimentale d’Italia.
L’Ingresso è nel cortile da via Ghibellina. Girate a destra per arrivare alla biglietteria da cui si accede alla Sala dei Cinquecento, dove spiccano alcune tra le prime opere di Michelangelo (il Bacco ebbro, il busto del Bruto e il tondo della Madonna col bambino). Potrete ammirare anche il Ganimede e il Narciso di Benvenuto Cellini e il Mercurio alato del Gianbologna.

Gli hotel in San Giovanni

Saliti al piano superiore vi troverete nel maestoso Salone del Consiglio Generale, dove in una nicchia al fondo, è collocato il famoso San Giorgio di Donatello. Nella sala è possibile ammirare due rappresentazioni di Donatello, una in marmo e uno splendido bronzo, straordinario anche perchè rappresenta il primo nudo virile realizzato dall’epoca classica.
Il secondo piano infine, ospita una collezione di bronzi tra i quali spiccano i due capolavori dell’Ercole e Anteo di Antonio Pollaiolo e il Ganimede sull’aquila di Benvenuto Cellini.

Orari

Martedì – domenica 8:15–17 ; chiuso il lunedì

 

I 5 posti da visitare a Firenze da non perdere

Se vi state chiedendo quali sono i  luoghi da visitare a Firenze prendete carta e penna e scrivete: la lista dei posti imperdibili è veramente lunga! Attrazioni, musei, palazzi, giardini, monumenti….si potrebbe andare avanti per ore.
Questa bellissima città della Toscana è veramente unica, un museo a cielo aperto, uno scrigno ricchissimo di opere d’arte dal valore inestimabile. Rimanere un po’ disorientati nello scegliere dove andare e cosa vedere a Firenze è quindi normale. Ma non preoccupatevi, vi corriamo in aiuto noi con qualche piccolo suggerimento.

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Luoghi da visitare a Firenze

Il complesso del Duomo a Firenze. Biglietti on line salta coda

1. COMPLESSO DEL DUOMO

Con l’incredibile Cupola del Brunelleschi, l’elegante Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni, la cattedrale di Santa Maria del Fiore è il simbolo della città nel mondo e sicuramente una delle attrazioni principali assolutamente da inserire nel vostro itinerario per visitare Firenze in tre giorni (o qualunque sia la durata del vostro soggiorno!). Meraviglioso all’interno, il duomo offre anche una vista stupenda di Firenze dall’alto. Potrete ammirarla salendo o sulla cupola (463 scalini) o sul campanile (413 gradini). Ricordate che per visitare la cupola è obbligatoria la prenotazione, che potrete fare presso la biglietteria in Piazza San Giovanni 7/r.
Fate molta attenzione all’abbigliamento che adotterete per la vostra visita: è infatti necessario rispettare il codice di abbigliamento (pena il rifiuto dell’accesso), quindi niente maglie senza maniche o pantaloncini. Le ginocchia e le spalle devono essere coperte sia per gli uomini che per le donne.

Dove si trova: Piazza del Duomo

 

Posti da vedere a Firenze: la Galleria dell'Accademia

2.GALLERIA DELL’ACCADEMIA

Il museo ospita  l’originale del David di Michelangelo (una copia la trovate in piazza della Signoria). Non lasciatevi scappare l’occasione di ammirare da vicino quest’incredibile opera, simbolo di Firenze. rimarrete a bocca aperta questa statua la cui precisione dei dettagli (le braccia nerborute, le vene, i muscoli che sembrano fremere sotto la pelle) è davvero di grande effetto.
Ma a parte il David il museo ospita moltissime altre opere d’arte degne di essere viste. La coda all’ingresso è sempre notevole, perciò vi consigliamo, se volete risparmiare tempo da dedicare alla visita, di procurarvi il biglietto on line.

Dove si trova: Via Ricasoli, 58/60,

Orari
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì, 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre
La biglietteria chiude alle 18.20
Le operazioni di chiusura iniziano alle 18.40

 

Visitare gli Uffizi a Firenze. Biglietti on line

3. UFFIZI

Situati a sud di Palazzo Vecchio, rappresentano il più antico museo d’Europa. A partire dal 1581, infatti, Francesco I volle che le collezioni granducali esposte nella Galleria fossero visibili a tutti coloro che ne facevano richiesta, dando il via così al moderno concetto di godimento pubblico delle opere, cioè al museo.Qui è ospitata una delle più grandi raccolte della pittura italiana al mondo, con un’infinità di capolavori imperdibili (La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli,La Madonna del Cardellino di Raffaello, l’Adorazione dei Magi e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci sono solo alcuni esempi).
Gli Uffizi sono assolutamete da mettere in cima alla lista dei luoghi da visitare a Firenze!
La fila all’ingresso è sempre eterna, vi consigliamo perciò di procurarvi il biglietto on line salta la coda.

Dove si trovano: Piazzale degli Uffizi, 6
Orari
Da martedì a domenica: 8.15-18.50
Chiusi tutti i lunedì, 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

 

Piazza della Signoria: visitare le attrazioni di Firenze

4. PIAZZA DELLA SIGNORIA

Una delle principali attrazioni comprese nei diversi itinerari per visitare Firenze e meta imprescindibile del vostro viaggio. fulcro della vita politica di Firenze e circondata da alcuni degli edifici più famosi della città, questa piazza è una galleria di sculture a cielo aperto. Su di essa si affaccia il bellissimo Palazzo Vecchio, oggi sede di un museo del Comune di Firenze. Accanto a Palazzo Vecchio si trova la grande Fontana del Nettuno (chiamata dai fiorentini il Biancone), realizzata da Bartolomeo Ammannati.
A fianco dell’entrata del palazzo ci sono copie del David (l’opera autentica si trova nella Galleria dell’Accademia) e del Marzocco, il leone araldico fiorentino di Donatello (l’originale la potete vedere al Museo del Bargello).

 

Ponte Vecchio, tra i posti da visitare a Firenze

5. PONTE VECCHIO

Simbolo di Firenze per antonomasia, Ponte Vecchio è una delle attrazioni principali della città, che ogni turista non può escludere dal suo itinerario. Attraversa l’Arno nel suo punto più stretto e rappresenta il primo e più antico ponte di Firenze. Risale infatti all’epoca romana.

In periodo medievale il ponte era sede di botteghe di macellai e verdurai. Era infatti stato imposto dall’autorità cittadina che i macellai si riunissero sul ponte per preservare la pulizia delle case del centro ed evitare così gli odori e gli scarti delle carni che venivano trasportate dalle strade all’Arno.
Dopo la costruzione del Corridoio Vasariano sopra il ponte, nel 1565, si trovò inopportuna la presenza di queste botteghe e nel 1593 si decise di sfrattare i macellai, concedendole invece agli artigiani e agli orafi, attive tutt’oggi.

Il modo più bello per godervi la vista del ponte è andare al Ponte Santa Trinità  quando il sole comincia a tramontare. Quando la luce comincia ad affievolirsi giratevi verso Ponte Vecchio ad est e vedrete le luci delle antiche oreficerie scintillare sulle acque dell’Arno, che diventano via via più scure.

Lo spettacolo delle Cappelle medicee

Le Cappelle Medicee sono sicuramente  tra i posti da visitare a Firenze . Rientrano nel complesso monumentale di San Lorenzo, comprendente l’omonima Basilica e rappresentano una delle attrazioni certamente da aggiungere alla lista di cosa vedere a Firenze, specie se vi fermate per più giorni.
Le Cappelle Medicee ospitano le sepolture dei membri della famiglia Medici a partire dal Quattrocento, in particolar modo quella di Giuliano e Lorenzo de Medici, opera di Michelangelo e situate nella Sagrestia Nuova, capolavoro dell’architettura e scultura del Rinascimento. Maestose e sobrie all’esterno, all’interno sono uno scrigno incrostato di pietre dure.

 

La Cappella dei Principi

Entrati nel museo si accede ad una cripta in cui sono sepolti alcuni granduchi di Toscana insieme alle loro consorti, che rappresentano membri meno illustri della famiglia Medici.
Dalla cripta, una scala sale alla Cappella dei Principi, una sala (larga oltre 30 metri e alta circa 60 metri) che vi lascerà sbalorditi. La pianta ottagonale ed è coperta dalla cupola, disegnata dal Buontalenti. La sala non è tanto concepita come un luogo per la meditazione religiosa, ma piuttosto come un mausoleo che dimostrasse eternamente il ruolo politico e culturale dei Medici e rendesse la loro fama illimitata. Maestosa e sobria all’esterno, all’interno la cappella è uno scrigno incrostato di pietre dure.
La sala è sontuosamente decorata da cima a fondo con vari tipi di marmo, granito e altre e altre pietre. A spezzare la colossale magnificenza del marmo sono gli intarsi decorativi realizzati con pietre dure scelte e tagliate con estrema cura.

Gli hotel in zona San Giovanni

Cappelle medicee a Firenze - Le sculture della Sagrestia Nuova

Proprio per decorare questa cappella Ferdinando I commissionò la creazione dell’Opificio delle Pietre Dure, un laboratorio di artisti esistenti tuttoggi. Nelle nicchie, che ancora adesso sono vuote, dovevano essere collocate le statue dei grandi della famiglia, ma nessuno riuscì a portare a termine il progetto. Vennero infatti realizzati solo il bronzo di Ferdinando I e quello parzialmente dorato di Cosimo II.
Percorrendo un corridoio arriverete dalla Cappella dei Principi alla Sagrestia Nuova (porta questo nome per distinguerla dalla Sagrestia Vecchia) che venne progettata e in parte realizzata dal grande Michelangelo. Era destinata ad accogliere le tombe dei Medici.
Contro un organismo architettonico marmoreo si stagliano i sarcofagi caratterizzati da coperchi ellittici su cui si posano le bellissime allegorie del Giorno e della Notte (che ornano la tomba di Giuliano) e quelle dell’Aurora e del Crepuscolo (sulla tomba di Lorenzo).

Cosa vedere a Firenze: Giardini di Boboli

Visitare Firenze è sicuramente un progetto molto ambizioso e, affinchè il vostro viaggio in questa splendida città d’arte sia di successo e soprattutto completo, è necessario scoprire tutto ciò che questa ha da offrire. Se non sapete ancora cosa vedere a Firenze, ve lo diciamo noi!

Sebbene spesso viene posta in secondo piano rispetto ad altre tante attrazioni considerate principali come il Duomo, il Ponte Vecchio o la Galleria degli Uffizi, i Giardini di Boboli meritano un posto di rilievo nel vostro itinerario alla scoperta delle bellezze fiorentine.

Se vi trovate ad esplorare Firenze e intendete prendervi una pausa dalla città rilassandovi in un’area fatta di verde e arte, i Giardini di Boboli sono proprio ciò che fa al caso vostro e quindi sono assolutamente da inserire nella vostra lista dedicata a cosa vedere a Firenze!

I giardini sono sempre affollati perciò il nostro consiglio è quello di munirvi del biglietto on line. Risparmierete tempo e fatica.

Probabilmente, sentendoli nominare, pensate ci si riferisca al solito parco cittadino con qualche panchina e del prato. Nulla di più sbagliato!

Non lasciatevi infatti ingannare dal riduttivo nome giardini! Si tratta in realtà di un vero e proprio parco tutto da esplorare con numerosi monumenti e scorci assolutamente da non perdere. Situati vicino all’iconico Palazzo Pitti, i giardini di Boboli sono l’ideale per una passeggiata lontani dal caos cittadino ma sempre all’insegna dell’arte e della scoperta di una delle gemme nascoste di Firenze. Dopo la sua costruzione i giardini sono stati arricchiti di numerose opere architettoniche e statuarie realizzate dai personaggi della Firenze nobiliare (in particolare della famiglia dei Medici) che li gestivano e abitavano ed è così che, all’interno di questo parco, è possibile ammirare le più disparate forme d’arte.

1. Un po’ di storia

Da oltre 400 anni i famosi Giardini di Boboli di Firenze hanno ospitato la famiglia dei Medici, residenti del Palazzo Pitti e successivamente le famiglie reali italiane di Lorena e Savoia. Notato per il suo modello di un giardino italiano, il cui nucleo è stato costruito dalla famiglia Medici durante il periodo rinascimentale, piccoli pezzi sono stati aggiunti in anni successivi, ciascuno in uno stile proprio. All’interno dei Giardini di Boboli troviamo dunque una serie di piccoli viottoli adornati da statue, fontane, grotte e (ovviamente) numerosi giardini che coprono un’area di 45.000 metri quadri in cui è davvero un piacere perdersi. I giardini risalgono sulla collina di Boboli e sono circondati da un’area triangolare chiusa tra Palazzo Pitti, Forte di Belvedere e Porta Romana, alcuni degli highlights di Firenze.

Fontane, statue, scaloni… i Giardini di Boboli ricordano moltissimo i famosi giardini di Versailles o quelli della Reggia di Caserta con ampi spazi di verdi in cui si incorniciano opere monumentali dal valore unico ed inestimabile. I Giardini di Boboli offrono una bella vegetazione fitta di alberi e piante acquatiche che si sposa perfettamente con le opere esposte. L’anfiteatro è sicuramente una delle opere principali dei giardini trattandosi della parte centrale del complesso dal quale si irradiano viottoli e terrazze adorante da statue ed obelischi (tra cui segnaliamo il principale obelisco della fontana principale dell’anfiteatro di provenienza egiziana che ne impreziosisce le suggestive acque).

Ma non è possibile ammirare solo statue e fontane. Durante l’escursione ai Giardini di Boboli avrete la possibilità di esplorare numerosi siti come Grotta di Madama e la Grotta del Buontalenti, alcuni tra i capolavori scultorei che rendono questi giardini un vero e proprio museo diffuso.

Proprio quest’ultima grotta viene considerata come il fiore all’occhiello dei Giardini per la sua unicità e particolarità: si tratta, infatti, di un’opera che racchiude una grande maestria sia architettonica che scultorea essendo una grotta abilmente scavata nella roccia con al suo interno minuziose decorazioni in stalattiti che circondano curiose statue raffiguranti un mondo alchemico surreale e suggestivo.

2. La vista

Uno dei grandi incentivi per visitare i Giardini di Boboli è sicuramente la bellissima vista di Firenze dall’alto, da una prospettiva assolutamente unica e tutta da ammirare. Gli appassionati di fotografia troveranno pane per i proprio denti e tantissimi scorci per foto ricordo dal sapore d’altri tempi!

La vista dai Giardini di Boboli
Foto di Daniela Revelli

3. Effetto matriosca

I giardini sono una continua scoperta e presentano, tra le proprie attrattive, anche la possibilità di ammirare giardini all’interno di giardini come il suggestivo e panoramico Giardino del Cavaliere, realizzato in parte su alcuni bastioni costruiti su un progetto di Michelangelo Buonarroti e che affaccia su lunghe distese di campi della bella collina toscana.

4. Quando visitare i Giardini di Boboli?

I Giardini di Boboli sono un’attrazione ideale da visitare praticamente durante tutti i periodi dell’anno. Ogni stagione, infatti, porta con sé una flora caratteristica che veste il parco monumentale fiorentino di un’aura sempre diversa per un’esperienza ogni volta nuova ed unica a se stessa.

Sicuramente la primavera offre uno spettacolo bellissimo con fioriture, profumi e un verde rigoglioso pronto ad accogliervi. Da non sottovalutare, però, è anche la bellezza del giardino nel periodo autunnale, tramutandosi in un luogo ancora più magico e suggestivo dai colori caldi e l’atmosfera romantica. Durante l’estate, invece, il giardino, con i suoi lecci e la sua folta vegetazione, vi offre riparo dal caldo torrido che spesso attanaglia la città dandovi un’ottima occasione per rilassarvi all’ombra e recuperare le forze per continuare ad esplorare!

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5. Consigli pratici per esplorare il parco dei Giardini di Boboli

Una visita accurata dei Giardini di Boboli richiede qualche ora del vostro tempo: tendenzialmente, per visitare tutto con calma e metodo, occorrono circa 3 ore. Cercate dunque di inserire la vostra passeggiata esplorativa nel vostro itinerario come prima cosa al mattino oppure al tramonto, lasciando le ore centrali per le visite ai musei e alle chiese (luoghi solitamente meno affollati durante queste ore in cui, la maggior parte della calca turistica, si sposta verso punti di ristoro per la pausa pranzo).

Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è di indossare scarpe e abbigliamento comodo per poter visitare al meglio i Giardini e tutte le sue bellezze. Non sottovalutate la cosa! Gli scaloni e tutte le aree dei Giardini coprono lunghe distanze!

Ovviamente non dimenticate di portare con voi la macchina fotografica per immortalare questo suggestivo luogo e la sua magnifica vista di Firenze!

Insomma, visitare Firenze vi offre anche la possibilità di ammirare, con i Giardini di Boboli, un vero e proprio museo diffuso che ospita alcune tra le opere scultoree ed architettoniche più intriganti appartenenti a vari periodi storici, culturali ed artistici, per trascorrere magiche ore all’insegna del relax e della scoperta.

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La fontana del porcellino

Una delle attrazioni più visitate nonché toccate di Firenze, la fontana del porcellino è uno dei simboli della città e portafortuna.

La tradizione vuole infatti che porti fortuna per prima cosa toccargli il muso (che è infatti la parte più lucida della statua a furia di essere strofinata infinite volte) e poi porre una moneta in bocca. Se questa cade oltrepassando la grata dove cade l’acqua si sarà baciati dalla sorte, in caso contrario no.

Se siete a visitare Firenze in 3 giorni o qualsiasi durata abbia la vostra permanenza, una carezza al porcellino è d’obbligo!

Trovate la fontana del porcellino, che in realtà è un cinghiale, a margine della Loggia del mercato nuovo, in pieno centro, vicino a Ponte Vecchio.
È la copia bronzea voluta da Cosimo II de Medici (per abbellire Palazzo Pitti) della copia marmorea (ora agli Uffizi) di un originale ellenistico che Papa Pio IV donò a Cosimo I nel 1560. La statua posa su una base di forma ottagonale, arricchita da una raffigurazione, sempre in bronzo, molto realistica dell’ambiente degli acquitrini dove vive il cinghiale. La base non è più originale: usurata dal tempo è stata rifatta nel 1897 da Clemente Papi e nel 1988 fu rifusa da Ferdinando Marinelli, come spiega l’incisione che si trova sul bordo destro. L’originale del basamento, assieme al vero bronzo del Porcellino, è conservata al museo Bardini.

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In giro per il mondo si possono trovare alcune sue copie: ad esempio una è nel parco del castello di Enghien in Belgio, un’altra si trova in Place Richelme a Aix-en-Provence, in Francia e altre due  Monaco di Baviera.

La statua ha anche ispirato una fiaba di Hans Christian Andersen, che dopo un viaggio a Firenze compose “Il porcellino di Bronzo”. È stata inoltre presente nei due film di Harry Potter Harry Potter e la camera dei segreti e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2

Visitare i musei di Firenze in 3 giorni – Quali vedere

La Galleria degli Uffizi, il Museo del Bargello, la Galleria dell’Accademia… se siete appassionati d’arte,  visitare i musei di Firenze  in 3 giorni si rivelerà un’esperienza entusiasmante. La città offre infatti un moltitudine di musei, alcuni dei quali davvero imperdibili. Il bello è che si  trovano praticamente tutti vicini uno all’altro e potrete raggiungerli tranquillamente a piedi . Se volete risparmiare tempo prezioso e forze  da dedicare alla loro visita, vi suggeriamo di prenotare i biglietti on line già prima di partire.  Avrete così la possibilità di accedere con ingresso prioritario e salterete le lunghe code.

Eccovi quindi il nostro itinerario per visitare i musei di Firenze in 3 giorni:

1. Primo giorno

 

La Galleria dell'Accademia , uno dei musei di Firenze più gettonati.

Il nostro itinerario per visitare i musei di Firenze in 3 giorni parte dalla Galleria dell’Accademia, famosissima perchè ospita il meraviglioso David di Michelangelo (ne trovate una copia in Piazza della Signoria e una in Piazzale Michelangelo). statua marmorea per la cui precisione dei dettagli sembra prendere vita. Siamo certi che non riuscirete a non emozionarvi davanti alle braccia nerborute, alle vene, ai muscoli che sembrano fremere sotto la pelle.  Oltre al David, in questo museo potrete ammirare anche opere del Botticelli, di  Taddeo Gaddi e una bella serie di icone russe.
Mettete in conto di dedicare alla Galleria 1-2 ore. Se non volete perdere tempo prezioso facendo la fila all’ingresso, vi cosigliamo di acquistare il biglietto on line. Se ne avete voglia andate al mattino presto, in modo da sfruttare bene la mattinata.

Conclusa la visita concedetevi una pausa. Vi consigliamo di provare i favolosi biscotti della pasticceria Mignon Cake Firenze.
Recatevi poi in piazza Duomo. Imboccando via  Ricasoli impiegherete solo circa 5 minuti. Su questa piazza si ergono in tutta la loro imponenza e nel loro splendore la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero. Per salire sulla Cupola del Brunelleschi, ancora oggi uno degli enigmi della storia dell’architettura, è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi presso la biglietteria in Piazza San Giovanni 7/r, mentre per entrare nella cattedrale è necessario adottare un abbigliamento consono al luogo. Perciò coprite gambe e spalle ed evitate sandali, cappelli e occhiali da sole.

Sia dalla Cupola che dal campanile di Giotto godrete di una vista strepitosa sulla città. Vi segnaliamo di fare attenzione a salire se soffrite di cuore o di claustrofobia.
Se acquistate il biglietto on line avrete diritto all’accesso prioritario a tutto il complesso del Duomo: risparmierete così tempo e fatica.

Il Complesso del duomo di Firenze. Biglietti on line salta coda
Piazza della Signoria a Firenze

Fermatevi poi per fare pranzo nei dintorni e per riprendere le forze. Una volta che vi siete rifocillati e riposati, dirigetevi al Museo Nazionale del Bargello (biglietti on line per l’ingresso prioritario), uno dei musei di Firenze più importanti e conosciuti.
Conserva soprattutto sculture, tra cui il famosissimo bronzo del David di Donatello, ma anche opere di Luca della Robbia, del Verrocchio e di Benvenuto Cellini.
Concludete l’itinerario per visitare i musei di Firenze in 3 giorni andando in Piazza della Signoria, da sempre centro politico e civile di Firenze. Questo luogo è un concentrato di opere d’arte: dal monumento equestre a Cosimo I del Giambologna, alla fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammanniti, passando per il Perseo con la testa di Medusa del Cellini e la copia del David di Michelangelo, non saprete dove guardare per prima. Approfittatene per fare scatti indimenticabili.
Domina la piazza Palazzo Vecchio, simbolo del potere civile civile della città. Oggi ospita la sede centrale e il museo del Comune di Firenze. Vale una visita che richiede meno di un’ora. Per risparmiare tempo comprate il biglietto on line, entrerete senza fare la coda.

Orari delle attrazioni

Galleria dell’Accademia:
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50 . Chiusura: tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre. La biglietteria chiude alle 18.20. Le operazioni di chiusura iniziano alle 18.40.
Museo del Bargello: da lunedì a domenica ore 8.15-13.50. La biglietteria chiude alle 13.30 Chiuso la II e la IV domenica del mese e il I, III, IV lunedì di ogni mese. chiuso 24,31 dicembre, 1 maggio.
Palazzo Vecchio: Da aprile a settembre: da lunedì a mercoledì e da venerdì a domenica 9-23; il giovedì 9-14
Da ottobre a marzo: da lunedì a mercoledì e da venerdì a domenica9-19; il giovedì 9-14

2. Secondo Giorno

La Galleria degli Uffizi di Firenze. Biglietti on line ingresso prioritario

Impegnate la mattina del secondo giorno del vostro itinerario per visitare i musei di Firenze in 3 giorni andando a visitare quell’immenso scrigno d’arte che è la Galleria degli Uffizi, il più antico museo d’Europa.  Al suo interno è conservata una straordinaria quantità di capolavori artistici che vi lasceranno senza fiato.
Non è pensabile visitarla tutta in una volta. Quel che vi suggeriamo è di preventivare una visita di 2-3 ore. Troverete opere di Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Piero della Francesca, Paolo Uccello e molti altri.
Per evitare di entrare già esausti dopo aver  fatto la coda, di solito eterna, procuratevi i biglietti on line che vi daranno diritto all’accesso prioritario.
Una volta che avete concluso la visita evi siete riempiti gli occhi di tanta bellezza, concedetevi una pausa per prendere un caffè o, se fa caldo,  un buon gelato per riprendere le energie.

Dirigetevi poi alla Basilica di Santa Croce, una delle massime espressioni del Gotico in Italia. Ricostruita nel 1294 da Arnolfo di Cambio per l’Ordine Francescano, ospita le tombe dei fiorentini e dei toscani illustri e proprio per questo è chiamato il Tempio delle Italiche Glorie (sono sepolti qui Michelangelo, Machiavelli, Galileo, Rossini…). Fortemente danneggiata dall’alluvione del 1966, conserva un grande patrimonio di affreschi di Giotto e Gaddi e un altorilievo  in pietra serena con dorature di Donatello che rappresenta l’Annunciazione.

La basilica di Santa Croce a Firenze
Piazzale Michelangelo offre una vista stupenda su Firenze

Fermatevi quindi per il pranzo.

L’itinerario per visitare i musei di Firenze in 3 giorni prosegue con una tappa a Piazzale Michelangelo, il posto più rinomato per osservare il panorama della città. Da questo piazzale, sempre invaso da bancarelle di souvenir, la vista di Firenze, delle sue attrazioni e dei suoi monumenti è davvero impareggiabile.
Potete arrivarci a piedi con una passeggiata che inizia da Porta San Nicola (Piazza Poggi).  Al centro ci sono le rampe pedonali che conducono al piazzale e poi più su fino al sagrato dell’abbazia di San Miniato al Monte, un altro tra i più belli e  caratteristici monumenti della città toscana.

Arrivati sul piazzale potrete abbracciare con un sol aguardo il cuore ei Firenze, dal Forte di Belvedere al Santa Croce, da Ponte Vecchio al duomo, dagli Uffizi a Piazza della Signoria.
Al centro del piazzale si trova una copia del David di Michelangelo (l’Altra è in Piazza della Signoria, mentre l’originale è alla Galleria dell’Accademia).
Proseguendo la salita prendendo via delle Porte Sante in una decina di minuti raggiungerete l’Abbazia di San Miniato, uno dei migliori esempi del Romanico fiorentino.Il rivestimento esterno è decorato con marmi verdi e bianchi e uno splendido mosaico su fondo d’oro. L’interno prevede 3 navate con un pavimento decorato dai simboli dello zodiaco. Da non perdere la cappella del crocefisso, al centro della navata maggiore, ideata da Michelozzo nel 1448.
L’accesso panramico è dalla scalinata monumentale ma per anziani e disabili l’accesso migliore è quello al termine di via delle Porte Sante.

Concludete la serata cenando in uno dei tanti locali del quartiere Santa Croce.

Orari delle attrazioni

Uffizi: da martedì a domenica 8.15-18.50. Chiusura tutti i lunedì, 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

3. Terzo giorno

 

Ponte Vecchio, tra le attrazioni principali della città

Iniziate l’ultimo giorno dell’itinerario per visitare Firenze in 3 giorni andando a visitare il museo di Palazzo Davanzati, adatto sia per i grandi sia per i bambini. Il palazzo ha sede nell’antica casa dei Davizzi, una ricca famiglia di mercanti. Costruito a metà del Trecento, venne acquistato nel 1578 dal mercante e grande mecenate Bernardo Davanzati. E’ una tipica dimora nobiliare fiorentina del ‘300, conservata pressoché intatta dopo le modifiche del 1838. Nel 1904 venne arredata in stile trecentesco e nel 1910 venne aperta la al pubblico . Gli ambienti sono molto suggestivi ele sale riccamente decorate da affreschi. Le sale più famose sono la Sala dei Pappagalli e la Sala dei Pavoni. Palazzo Davanzati rappresenta il passaggio dalla casa a torre alla casa rinascimentale.
Conclusa la visita avviatevi verso Ponte Vecchio,  il ponte più antico e rappresentativo di Firenze, nonchè una delle attrazioni più gettonate di firenze. Sempre affollatissimo, nel Medioevo era occupato dalle botteghe dei macellai, che ora ospitano negozi di orafi e gioiellieri. Attraversatelo e dirigetevi in Piazza Santo Spirito, nel quartiere Oltrarno.

Sede del mercato quotidiano e di diversi mercatini nei fine settimana, la piazza è ricca di locali notturni, ristoranti, botteghe artigiane e di artisti.
Nata come spazio per le prediche dei frati agostiniani nel 1200, è ancora oggi luogo di ritrovo. In primavera e in estate e sede di concerti. Domina la piazza la Basilica di Santo Spirito.  La sua facciata di semplice intonaco color ocra nasconde una delle più belle chiese rinascimentali della Toscana. Fu realizzata da Filippo Brunelleschi due anni prima di morire.
La chiesa è uno scrigno ricco di opere importanti. Da non perdere il crocifisso ligneo di Michelangelo.
Al centro della piazza si trova una fontana in pietra serena ottagonale.

Fermatevi per mangiare pranzo. Se volete potete andare da Gusta Osteria, che funge sia da osteria che da paninoteca, dando una duplice soluzione per tutte le tasche. All’osteria è gradita la prenotazione.

Visitare i musei di Firenze: Palazzo Pitti ne ha ben sei
I Giardini di Boboli. Biglietti on line per saltare la coda

Una volta riposati e riempito lo stomaco, proseguite il vostro itinerario alla volta di Palazzo Pitti. Voluto da Luca Pitti per rivaleggiare con l’odiata famiglia Medici, all’epoca della costruzione (1440) era la più grande e imponente residenza privata di Firenze.La sua facciata infatti misura  200 metri di lunghezza e più di 30 in altezza. Oggi custodisce la suo interno ben sei musei (acquistate i biglietti on line per avere l’accesso prioritario): la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo degli argenti, che mette in mostra alcune delle migliori opere dell’oreficeria fiorentina, il Museo del Costume, il Museo delle Porcellane e il Museo delle Carrozze, visitabile solo su prenotazione.
L’edificio è impreziosito dalla grande piazza antistante, una novità assoluta per l’epoca.
Vi suggeriamo di scegliere di visitare la Galleria Palatina, che raccoglie la maggiore fra le raccolte principesche conservate intatte fino a oggi nel loro ambiente storico di raccolta ed esposizione o la Galleria d’Arte Moderna che occupa trenta sale in cui sono esposte circa 2000 opere dal XVIII secolo al 1920.
Terminata la visita non vi resta che uscire all’aperto per visitare gli incantevoli Giardini di Boboli, che rappresentano il primo esempio di giardino all’italiana. E’ un vero e proprio museo all’aperto: ospitanoinfatti numerosissime opere di scultura di ogni epoca e alcune costruzioni in vario stile, come la fontana del Carciofo, la Grotta del Buontalenti, la fontana di Bacco e l’obelisco egiziano.
I giardini sono sempre affollati perciò vi conviene acquistare il biglietto on line  se volete risparmiare tempo.

Il vostro ultimo giorno dell’itinerario per visitare i musei di Firenze in 3 giorni può essere concluso con una bella cena in uno dei tanti ristoranti dell’Oltrarno.

L’itinerario che vi abbiamo proposto è un’idea di massima. Siate liberi di togliere o aggiungere ciò che più vi interessa o allungare o meno i tempi fra una tappa e l’altra a seconda delle vostre esigenze.

Orari delle attrazioni

Museo di Palazzo Davanzati: dalle 8:15 alle 14. Chiuso la II e IV domenica del mese e il I, III e V lunedì del mese.  Orario biglietteria: 8.15-13.20.
PALAZZO PITTI – Galleria Palatina, Appartamenti Reali e Galleria d’Arte Moderna
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50. La biglietteria chiude alle 18.05. Le operazioni di chiusura iniziano alle 18.30. Chiusi tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio, Natale