Silvia

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

Orientarsi a Firenze

Con qualunque mezzo decidi di arrivare a visitare Firenze, giungendo in città la stazione centrale di Santa Maria Novella sarà un ottimo punto di riferimento.

Per raggiungere il centro, il modo più diretto è seguire via De’ Panzani e poi via De’ Conterranei, facendo circa 10 minuti di cammino. Avrai la certezza di essere arrivato quando comincerai a scorgere il Duomo, ovvero la Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

La maggior parte delle attrazioni principali è facilmente raggiungibile a piedi perchè per andare da un capo all’altro del centro ci vogliono circa 30 minuti.

Gli hotel nel quartiere Santa Maria Novella

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Da piazza San Giovanni, dove sorge il Battistero, via Roma conduce a piazza della Repubblica e prosegue con il nome di Via Calimala e poi di Via Por Santa Maria fino al Ponte Vecchio. Da piazza del Duomo dovrete prendere via De’ Calzaiuoli per arrivare in Piazza della Signoria, la sede storica del governo.

Gli Uffizi si trovano sul margine meridionale della piazza, vicino all’Arno. Se vuoi godere di una veduta splendida della città, attraversa Ponte Vecchio, oppure Ponte delle Grazie, più a est, e dirigeti verso sud est fino al Piazzale Michelangelo.

Il Museo Casa di Dante

Si che decidi di visitare a Firenze in tre giorni, sia che il tui soggiorno duri di più o di meno, una delle cose da vedere in città è  il Museo Casa di Dante (via Santa Margherita, 1).

Istituito nel 1965 in occasione del settimo centenario della nascita del sommo poeta, si trova nel centro storico di Firenze, nel cuore medievale della città, una suggestiva costruzione tra la chiesa di San Martino e la piazza dei Donati. In questa zona infatti, vicino alla Torre della Castagna, erano situate le case degli Alighieri.

Il museo, strutturato su 3 piani, è stato rinnovato a giugno 2020 con un nuovo allestimento tecnologico e multimediale che permette di scoprire in modo coinvolgente e interattivo la vita e l’opera di Dante , uno dei più grandi personaggi della letteratura italiana e mondiale.

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Attraverso legami narrativi ogni sala rappresenta la tappa di un percorso che unisce gli aspetti privati e pubblici, familiari, letterari e politici che hanno intessuto la vita di Dante.
Una volta entrati affronterete un viaggio multisensoriale guidati dalle più avanzate tecnologie come stanze immersive, video mapping e realtà virtuale.
Il punto più alto della visita della Casa di Dante è la stanza 7 dove è allestito uno spettacolo immersivo “L’Amor che move il sole e l’altre stelle” che, attraverso suggestioni visive e sonore, ti permetterà di affiancare Dante nel suo viaggio ultraterreno.
Potrai percorrere tutto il viaggio dantesco attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, accompagnato dalla voce del noto attore e doppiatore Francesco Pannofino che legge i versi originali della Commedia.

1. Al primo piano

Nei quattro ambienti che lo compongono viene raccontata la vita privata e pubblica del sommo poeta, intrecciata alla storia di Firenze nel medioevo.
Qui avrai la possibilità di confrontarti  con il vero aspetto di Dante,  attraverso un sorprendente ologramma, che ruotando mostra il suo volto da ogni lato.
Ti stupirà la visione tridimensionale di un volto che nell’immaginario collettivo è celebre per il suo caratteristico profilo.
In questa sala, sfogliando dei volumi virtuali su un monitor touch, potrai scoprire delle curiosità sulla vita dell’autore fiorentino e ne conoscerai così aneddoti e aspetti meno noti.
La seconda sala racconta un aspetto poco conosciuto il  Dante guerriero. Accoglie in uno spazio immersivo, dove una grande proiezione vi  trasporterà sulla piana di Campaldino, teatro dello scontro che oppose i Guelfi fiorentini ai Ghibellini di Arezzo nel 1289, e dove il poeta ebbe modo di impugnare le armi.

Ti troverai al centro di un racconto multisensoriale, di cui potrai fare esperienza diretta, tra le bellissime immagini animate e i versi tratti dal Purgatorio, che accompagnano la proiezione nella stanza buia, fino a mostrare in una vetrina il cosiddetto “pugnale di Dante”, ritrovato proprio sulla piana di Campaldino.
Tra reale e virtuale la visita prosegue e verrete immersi  nel mondo politico della Firenze comunale.
Dante era iscritto alla corporazione dei Medici e Speziali, necessaria per partecipare alla vita politica. Una sala è dedicata alle arti e mestieri, dove sul un tavolo interattivo potrete apprendere divertendovi con quiz a risposta multipla e giochi personalizzati.

2. Al secondo piano

Dopo essere entrato a contatto con la politica fiorentina, e aver conosciuto gli anni bui di Dante, condannato all’esilio per tutta la vita, al secondo piano entrerai nell’opera del poeta, scoprendo la sua formazione e la sua poesia.
A  descrivere l’esperienza poetica, sarà stesso maestro di Dante, Brunetto Latini: avvicinandoti al monitor che lo incornicia, inizierà a raccontarti la sua storia. Accanto a lui altri spazi interattivi sono dedicati ai poeti coevi di Dante, con cui è entrato in contatto o che hanno influenzato la sua opera.
Da un foro in una porta lo sguardo può posarsi su una suggestiva ricostruzione della camera da letto del poeta, cogliendolo nella sua intimità, accanto al suo scrittoio.

Nella sala successiva, dedicata alla Divina Commedia, raggiungerai il picco emotivo della visita. Su un grande libro è proiettato il viaggio dantesco nei regni dell’aldilà, che ti trasporterà direttamente all’interno dell’opera. A leggere i versi originali, accompagnati da illustrazioni e animazioni, è il noto attore e doppiatore Francesco Pannofino.

Sorprende la qualità delle immagini che animano il grande volume, adattandosi perfettamente alle superfici curve delle pagine, quasi che il libro prenda vita e si sfogli davvero! Una libreria espone inoltre numerosi volumi della Divina Commedia, in decine di lingue e dialetti diversi.

3. Al terzo piano

All’ultimo piano del museo  Casa di Dante l’attenzione si sposta sulla città. Affascinante la postazione di Realtà Virtuale, che ti permetterà di indossare un visore per ritrovarti di fronte ai migliori scorci panoramici di Firenze. Il percorso di visita si chiude con un invito a uscire dal museo e a ricercare i luoghi danteschi tra le vie della città.

Attrazioni vicine: Museo del Bargello ,  Cattedrale di Santa Maria del Fiore  Basilica di Santa Croce

ORARI

Orario invernale: 1 novembre- 31 marzo – Martedì / Venerdì 10,00-17,00 Sabato e Domenica 10,00/18,00.
Orario estivo: 1 aprile- 31 ottobre tutti i giorni 10,00/18,00
museocasadidante.it

PREZZI

€ 8,00 Biglietto intero
€ 5,00 Biglietto ridotto 7 – 18 anni
€ 3,00 Biglietto ridotto per scuole / gruppi (min 15 persone)
RIDUZIONI:
Docenti € 5,00
Accompagnatori disabili € 5, 00
GRATIS: Disabili, giornalisti e guide

Shopping a Firenze

Dedicare qualche ora a fare  shopping a Firenze durante la tua vacanza è d’obbligo. Nel centro storico della città toscana sono presenti tutte le griffe di abbigliamento, pelletteria, gioielleria, tessuti di arredamento più note e diffuse in Italia e nel mondo.

Se sei a visitare Firenze in 3 giorni, in 2 giorni, o qualunque sia la durata del tuo soggiorno, se vuoi segui il mio itinerario attraverso le vie dove troverai negozi che rendono lo shopping a Firenze assolutamente originale. Troverai senz’altro il souvenir che fa per te!

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Shopping a Firenze

Il mio itinerario non può che iniziare da Via de’ Tornabuoni, la più prestigiosa ed elegante strada della città, fiancheggiata da palazzi nobiliari nei quali si aprono le belle vetrine che espongono abbigliamento di grandi firme, gioielli e oggetti di alta qualità.
Anche le vie adiacenti, come via della Vigna Nuova, via de’ Fossi, via del Sole, sono un vero paradiso per lo shopping a Firenze.

Da via de’ Tornabuoni, dopo palazzo Spini-Ferroni,passeggiate lungo borgo Santi Apostoli, fino ad incrociare por Santa Maria.
Da qui, una breve digressione a sinistra, porta al Mercato nuovo del Porcellino, dove potrai trovare paglie fiorentine, ricami a mano, pelletterie, mentre girando a destra raggiungerai Ponte Vecchio, per tradizione regno incontrastato delle botteghe orafe.

Oltrepassato il ponte si apre l’Oltrarno, con Borgo Santo Spirito, Borgo San Frediano che ospitano bei laboratori di oreficeria dove ammirare creazioni eccezionali e dove è possibile scoprire le botteghe famose per il cesello dell’argento. Piazza Pitti, via Maggio (strada famosa per l’antiquariato) e Borgo San Iacopo sono i luoghi più ricchi si sorprese del quartiere di Borgo Santo Spirito, via Bartolini e Borgo San Frediano quelli dell’omonimo quartiere.

Visitare Firenze a piedi

Visitare Firenze a piedi è sicuramente il modo migliore per godersi la città e scoprire tutti gli incredibili tesori che racchiude.
La cosa bella è che tutte le attrazioni principali, i musei, le piazze e i monumenti si trovano piuttosto vicini gli uno agli altri e sono tutti nel centro storico, adibito a zona a traffico limitato. Non avrai quindi problemi a girare a piedi, anzi, sarà un’esperienza indimenticabile.

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Vista l’incredibile quantità di cose da vedere a Firenze, ti suggerisco di prepararvi già prima di partire un buon itinerario.
Io te ne propongo uno attraverso le vie del centro storico.
Potrai sfruttarlo si che tu voglia visitare Firenze in 3 giorni, sia che la visiti in due giorni o abbia invece  la possibilità di stare a Firenze solo un giorno.

Portati perciò un buon buon paio di scarpe comode e tanta voglia di camminare!

La basilica di san Lorenzo, tra le attrazioni di Firenze

1. Tappa uno

Comincia il tuo itinerario da Piazza San Lorenzo, situata a circa 10 minuti a piedi dalla stazione di Santa Maria Novella (è quindi un punto di partenza ideale se arrivi in città in treno).
Ammira la Basilica di San Lorenzo che si affaccia sulla piazza. La chiesa è considerata uno degli esempi più armoniosi di architettura rinascimentale. L’edificio appare incompiuto dall’esterno perchè il progetto ideato da Michelangelo non fu mai eseguito.

Sul retro della basilica si trova la bellissima Cappella dei Principi con le tombe medicee e la Sagrestia Nuova progettata e in parte realizzata da Michelangelo.
Ti consiglio di andare a visitare il complesso al mattino perchè al pomeriggio chiude alle 17.

Si affaccia su Piazza San Lorenzo anche la biblioteca Mediceo Laurenziana, visitabile con il biglietto cumulativo per la basilica.

Il cortile di Palazzo Medici Riccardi a Firenze

2. Tappa due

Uscito da Piazza San Lorenzo imbocca via Gori verso est e svolta subito a destra su via de’ Martelli verso il Duomo.
Se prima di andare in via de’ Martelli girate a sinistra su via Cavour potrai ammirare Palazzo Medici Riccardi (angolo via gori).
L’edificio fu ideato da Michelozzo come nuova dimora di Cosimo il Vecchio. Il suo progetto fu pionieristico e avrebbe influenzato lo stile dell’edilizia privata fiorentina per molti anni a venire. Fu dimora medicea fino a metà del Seicento, quando venne venduto ad una famiglia di banchieri.
Sono visitabili la corte e alcune camere dei piani superiori. Le parti più belle sono la Galleria e la Cappella dei Magi di Benozzo Gozzoli.

Il complesso del Duomo, tappa obbligata dell'itinerario per visitare Firenze

3. Tappa tre

Tornando in via de’ Martelli sulla destra troverai la Chiesa di San Giovannino degli Scolopi risalente a fine del Cinquecento  e la metà del Seicento e realizzata in stile Barocco. Proseguendo avanti arriverai nella meravigliosa Piazza Duomo, dove si ergono maestosi la Basilica di Santa Maria del Fiore con la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto, e il Battistero di San Giovanni.

Dietro Piazza Duomo c’è il Museo dell’Opera del Duomo che ospita l’originale Porta del Paradiso del Ghiberti.
A seconda di quanto tempo hai a disposizione scegli cosa vedere.

Loggia del Bigallo in via dei Calzaiuoli a Firenze

4. Tappa quattro

Una volta uscito da Piazza Duomo andando verso l’Arno, incamminati su via dei Calzaiuoli, (avrete a destra la Loggia del Bigallo e a sinistra il Museo della Misericordia), tra le più eleganti vie di Firenze, sempre affollatissima.
Se giri in via degli Speziali arriverai in Piazza della Repubblica, altra importante piazza di Firenze.

In questo tuo itinerario per visitare Firenze a piedi, andando avanti lungo via dei Calzaiuoli potrai ammirare la splendida chiesa di Orsanmichele, una delle più importanti costruzioni due-trecentesche della città.
È stata la chiesa di tutti gli artigiani, ossia dei rappresentanti di tutte le Arti e i Mestieri fiorentini nei secoli medicei. L’ingresso è gratuito.

 Visitare Firenze a piedi: Piazza della Signoria

5. Tappa cinque

Uscito da via del Calzaiuoli ti troverai in Piazza della Signoria.  Da sempre fulcro della vita politica di Firenze e circondata da alcuni degli edifici più famosi della città, questa piazza è una galleria di sculture a cielo aperto.

E’ dominata dalla mole del bellissimo Palazzo Vecchio. Noto in precedenza come Palazzo della Signoria, Palazzo Vecchio, venne fatto edificare da Arnolfo di Cambio tra il 1298 e il 1314, ed è stata sempre la sede storica del governo Fiorentino. Oggi è sede centrale e museo del Comune di Firenze.
Accanto a Palazzo Vecchio, che si affaccia sulla piazza,  c’èla grande Fontana del Nettuno (chiamata dai fiorentini il Biancone), realizzata da Bartolomeo Ammannati.

A fianco dell’entrata del palazzo ci sono copie del David (l’opera autentica si trova nella Galleria dell’Accademia) e del Marzocco, il leone araldico fiorentino di Donatello (l’originale la potete vedere al Museo del Bargello).

Alla sinistra di Palazzo Vecchio trovate la Loggia dei Lanzi con le sue strepitose sculture.
Sulla sinistra della scalinata è collocata la magnifica statua di bronzo di Benvenuto Cellini raffigurante il Perseo con in mano la testa di Medusa. A destra invece si trova il gruppo marmoreo del Ratto delle Sabine, ultima opera del Giambologna.
All’interno della loggia è conservata un’altra statua di questo artista, ossia Ercole con il centauro Nasso, in cui il centauro sembra decisamente avere la peggio.

6. Tappa sei

Visitare firenze a piedi: gli Uffizi

Sempre alla sinistra di Palazzo Vecchio c’è la via che dà accesso agli Uffizi, considerati il più antico museo d’Europa ed una delle più grandi raccolte della pittura italiana al mondo. La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli, La Madonna di Ognissanti di Giotto,La Madonna del Cardellino di Raffaello, sono solamenrte alcuni degli incredibili capolavori che contengono.

A seconda del tempo che hai puoi decidere o no di visitarli. Se hai il biglietto on line eviterai di fare la coda e risparmierete tempo.

Ponte vecchio a firenze, simbolo della città nel mondo

7. Tappa sette

L’itinerario termina a Ponte Vecchio, uno dei simboli di Firenze. Ci arriverai prendendo via Vacchereccia, di fronte a Palazzo Vecchio e svoltando a sinistra per via Por Santa Maria.

Se vuoi goderti uno spettacolo veramente romantico quando il sole comincia a tramontare vai al Ponte Santa Trinità. Quando la luce comincia ad affievolirsi girati verso Ponte Vecchio ad est e vedrai le luci delle antiche oreficerie scintillare sulle acque dell’Arno, che diventano via via più scure.

Gli Uffici informazioni turistiche di Firenze

Un volta arrivato nel capoluogo toscano, prima di cominciare la visita è una buona idea recarsi nei diversi Uffici informazioni turistiche Firenze, ovvero gli ex ATP (Agenzia per il Turismo Firenze) o IAT Firenze (Informazioni e Accoglienza Turistica Firenze). In questi infopoint potrai chiedere al personale la piantina della cittàgratis) e informazioni su eventi, mostre o musei da visitare a Firenze.
Ci sono diversi uffici di informazioni turistiche: ce n’è uno appena usciti dalla stazione di Santa Maria Novella (è comodo se arrivate in treno) e uno nei pressi dell’Aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci (potete recarvi qui se arrivate a Firenze in aereo). Altri li trovate in centro.

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ui di seguito alcune informazioni su dove si trovano gli uffici di informazioni turistiche di Firenze, valutate voi dove vi è più comodo andare.

1. Ufficio Informazioni Turistiche della Città Metropolitana di Firenze

Indirizzo: Via Camillo Cavour, 1/R (immediatamente a nord del Duomo)

Telefono: 055 290832

Orari: lunedì-venerdì dalle 9,00 alle 13,00; sabato e domenica chiuso.

Questo infopoint fornisce informazioni anche sul territorio della provincia di Firenze.

2. Informazioni Turistiche Comune di Firenze

Indirizzo: Piazza della Stazione, 4

Telefono: 055 212245

Orari: lunedì-sabato dalle 9,00 alle 19,00; domenica dalle 9,00 alle 14,00

3. Infopoint Firenze Bigallo

Indirizzo: Piazza San Giovanni 1

Telefono: 055.288496

Orari: lunedì-sabato dalle 9,00 alle 19,00; domenica dalle 9,00 alle 14,00

Questo infopoint è gestito dal Comune di Firenze

4. Info Point Aeroporto Amerigo Vespucci Firenze

Indirizzo: Via del Termine, 11 – Firenze (presso Aeroporto di Firenze, lato arrivi)

Telefono: 055.315874

Questo infopoint è gestito dal Comune di Firenze

 

Visitare la Galleria degli Uffizi

Sia che siate amanti dell’arte oppure no, qualunque sia la durata del vostro soggiorno a Firenze, una visita alla Galleria degli Uffizi, è d’obbligo.
Si tratta infatti del più antico museo d’Europa nonché uno dei più importanti musei al mondo per la sua collezione di pitture antiche (dal medioevo all’età moderna) e sculture antiche.
Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, sono solo alcuni degli artisti di cui potrete ammirare la bellezza dei loro capolavori.

Gli oltre 4 milioni di turisti all’anno provenienti da tutto il mondo, ne fanno una delle attrazioni di Firenze veramente da non perdere.
Proprio perché così affollate, vi suggeriamo di acquistare il biglietto on line, in modo da arrivare pronti per la visita.
Risparmierete tempo, che potrete dedicare alle opere d’arte, e soprattutto fatica. Eviterete così di iniziare la vostra visita già stanchi!
Mettete in conto, per vivere l’esperienza al massimo, di dedicare alla Galleria degli Uffizi non più di 2-3 ore.
Superato questo tempo diventa davvero impegnativo.

Non è possibile visitare il museo tutto in un solo giorno. La quantità di cose da vedere è davvero immmensa.
L’ideale è arrivare già con le idee ben chiare su cosa volete vedere.

1. Come raggiungere la Galleria degli Uffizi

Gli Uffizi si trovano nel cuore di Firenze, tra Piazza della Signoria e il Ponte Vecchio.
Trovandosi nel centro della città sono in ZTL (zona a traffico limitato), pertanto potete raggiungerli solo a piedi oppure in taxi. 

  • Se arrivate a Firenze in treno, dalla stazione di Santa Maria Novella raggiungerete la vostra destinazione  con una piacevole passeggiata di 15-20 minuti.
    Lungo il tragitto avrete modo di ammirare monumenti e negozi e avrete un primo assaggio di questa splendida città.
  • Se invece arrivate in macchina dovrete lasciare l’auto fuori dalla zona a traffico limitato e poi raggiungere gli Uffizi a piedi o in taxi.

Gli orari

La Galleria è aperta Martedì – domenica 8.15 -18.30
Chiusi tutti i lunedì 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

2. La storia

Visitare la Galleria degli Uffizi: Info e biglietti

Gli Uffizi non sono sempre stati adibiti a museo. Infatti, come fa capire il suo nome, la loro prima funzione era quella di ospitare gli uffici (uffizi) amministrativi giudiziari della città di Firenze.

Furono infatti commissionati a tale scopo da Cosimo de Medici, primo granduca di Toscana Giorgio Vasari, suo artista di fiducia.
I progetto di quest’ultimo prevedeva un edificio dall’aspetto elegante e severo e dalla struttura a forma di U con un portico a colonne doriche. La sua costruzione
comportò la demolizione di molti edifici che si trovavano sulla riva destra dell’Arno, a monte di Ponte Vecchio.
Lo stesso Vasari costruì il corridoio (corridoio vasariano) che collega, attraverso gli Uffizi, Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando su Ponte Vecchio e attraversando numerosi edifici prima di sbucare nel Giardino di Boboli. 
Quando morì il Vasari (1574) la direzione dei lavori passò ad Alfonso Parigi e Bernardo Buontalenti che completò l’edificio, raccordato alla Loggia dei Lanzi nel 1580.

FRANCESCO I

Si deve al granduca Francesco I, figlio di Cosimo I l’allestimento della Galleria, situata all’ultimo piano dell’edificio. Il braccio ad est della loggia ospitava una serie di statue antiche e busti. Lungo il corridoio si apriva invece la Tribuna, ambiente ottagonale progettato dal Buontalenti, che doveva ospitare i tesori delle raccolte medicee.
A partire da allora le collezioni di opera d’arte divennero sempre più cospicue.

Anna Maria Luisa de’ Medici

Quando si estinse il ramo principale dei Medici, a metà del XVIII secolo, tutto il patrimonio corse il rischio di andare perduto. Fortunatamente Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima discendente diretta, con il Patto di Famiglia imposto al nuovo granduca designato nel 1737, legò per sempre l’eredità medicea alla città di Firenze. il documento era corredato con l’inventario preciso di tutte le collezioni.
Queste dovevano servire per l’ornamento dello Stato, per l’utilità del pubblico e e per attirare la curiosità dei forestieri

Granduca Pietro Leopoldo

Fu Pietro Leopoldo, della casa degli Asburgo-Lorena, ad aprire al pubblico nel 1789 la Galleria, riorganizzandola totalmente secondo i nuovi criteri di catalogazione sistematica dell’Illuminismo.
Fece dividere le raccolte per tipologia e le destinò a sedi specifiche: per quelle scientifiche venne addirittura creato il nuovo Museo di Fisica e Scienze Naturali, conosciuto come la Specola.

Durante il XIX secolo, parecchie statue rinascimentali, che davano il nome alla Galleria delle Statue, vennero spostate al Museo Nazionale del Bargello.
Alcuni pezzi etruschi invece, trovarono posto al Museo Archeologico.
Infine, per tutto il XX secolo pinacoteca si è arricchita di molte opere provenienti dai patrimoni di chiese e conventi, oltre che da donazioni e acquisti.

3. Cosa vedere alla Galleria degli Uffizi

  • Il Tondo Doni di Michelangelo
  • L’Adorazione dei Magi e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci
  • La Battaglia di San Romano di Paolo Uccello
  • La primavera e la Nascita di Venere di Botticelli
  • I dipinti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca
  • La Madonna Ruccellai di Duccio
  • La Madonna di Ognissanti di Giotto
  • Il Battesimo di Cristo di Andrea del Verrocchio
  • La Madonna del Cardellino di Raffaello 

1. IL TONDO DONI DI MICHELANGELO

Realizzato da Michelangelo Buonarroti, è databile intorno al 1504.
Si tratta di uno dei capolavori indiscussi del maestro fiorentino ed uno dei primi esempi di manierismo.
Venne commissionato da una ricca famiglia di banchieri e si propose come magistrale rappresentazione della Sacra Famiglia in tempera grassa su tavola. Nel Tondo l’arte scultorea dell’artista si traspone sulla pittura, in una delle rare opere pittoriche di Michelangelo (oltre agli affreschi realizzati durante il periodo romano dell’artista nella Cappella Sistina).
Una bellissima cornice, in legno a motivo intrecciato, impreziosisce ulteriormente il dipinto.

2. L’ADORAZIONE DEI MAGI DI LEONARDO

L’adorazione dei magi fu una delle tematiche ampiamente trattato dal repertorio artistico dell’arte fiorentina del 1400.
Anche Leonardo da Vinci si cimentò nella rappresentazione della famosa scena biblica, con un dipinto ad olio su tavola. Ma lo fece cambiando lo schema narrativo e mostrando una scena del tutto differente da quelle della tradizione: l’artista, infatti, concentra la scena sul Bambino e sulla sua natura divina. Il simbolismo degli elementi che incorniciano la scena (come gli ulivi e le palme) un chiaro rimando alla futura storia di Gesù Cristo, danno al dipinto una carica interpretativa originale e magistralmente studiata.

3. L’ANNUNCIAZIONE DI LEONARDO

Leonardo rivisitò in una nuova chiave interpretativa anche la scena religiosa dell’Annunciazione, con un dipinto ad olio e tempera su tela databile attorno al 1475.
Il quadro rappresenta l’iconico momento dell’annuncio dell’angelo a Maria, ambientato però in un ambiente esterno, presumibilmente proprio fuori casa della Vergine.
I personaggi della scena sono raffigurati con plasticità e rigore mostrando l’attimo subito successivo all’arrivo dell’angelo e dalla stasi e l’accettazione da parte di Maria del proprio destino.
Grande profondità e prospettiva vengono date con il sapiente uso del colore e delle luci, utilizzate soprattutto nel paesaggio che fa da scenografia alla scena.

4. LA BATTAGLIA DI SAN ROMANO DI PAOLO UCCELLO

Si tratta in realtà di un dipinto diviso in tre scene raffiguranti le storiche battaglie della storia del popolo fiorentino. Il quadro complessivo non esiste ma sono tre diverse sezioni dello stesso quadro divise tra il museo degli Uffizi, il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra.
Il dipinto, databile al 1438, raffigura la scena del Disarcionamento di Bernardino della Ciarda ed è un vero e proprio capolavoro di prospettiva e tecnica pittorica.
Non potete andare via dagli Uffizi senza passare ad ammirarlo!

5. LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI

La primavera di Botticelli rappresenta una scena mitologica, con numerosi personaggi abilmente inseriti in un contesto naturalistico ampiamente dettagliato e curato. Databile attorno al 1482 è certamente una delle opere che più rappresentano il Rinascimento italiano. 
Negli anni si è dibattuto molto su quale sia il vero messaggio del dipinto e sono state date diverse interpretazioni. Tuttavia ancora oggi, aleggia sull’opera un grande mistero e non si conoscono i reali motivi che spinsero Botticelli a scegliere proprio quei personaggi e non altri.
L’abile uso del colore e la chiave umanistica che prevale su tutte come possibile interpretazione del dipinto lo hanno reso uno dei quadri più famosi dell’artista e del panorama fiorentino.

6. LA NASCITA DI VENERE DEL BOTTICELLI

Non si può pensare alla Primavera del Botticelli senza pensare immediatamente all’altra opera simbolo della pittura rinascimentale fiorentina, ovvero la Nascita di Venere.
Il quadro, sospeso tra allegoria e mitologia, ne è una chiara estensione: li accomunano infatti sia i personaggi legati all’antica mitologia, sia le numerose possibili interpretazioni di diversa matrice.
Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, la scena rappresenta la nascita della dea che, sospesa su una conchiglia in mezzo al mare, viene servita da un’ancella e accarezzata dai venti e da una pioggia di delicate rose. La tecnica e i materiali utilizzati impreziosiscono ancora di più quella che ad oggi risulta essere la prima vera rappresentazione pittorica su grande tela del panorama fiorentino.
Non lasciatevi sfuggire quest’opera quando venite a visitare la Galleria degli Uffizi!

7. I DIPINTI DI FEDERICO DI MONTEFELTRO E BATTISTA SFORZA DI PIERO DELLA FRANCESCA

Il celebre Doppio ritratto dei duchi di Urbino, ospitato nella Galleria degli Uffizi,  risale ad un periodo che va dal 1465 al 1472. 
Furono proprio i due coniugi a commissionarlo a Piero della Francesca, che lo realizzò come dipinto ad olio su tavola.
I personaggi sono ritratti di profilo, con sguardo fiero e solenne cercando probabilmente di elevarli ad un rango superiore, quasi divino.
Il contrasto tra i colori tenui e delicati dello sfondo in lontananza e i colori accesi dei personaggi è abilmente studiato dall’artista per creare una sorta di sospensione e metterne in mostra l’importanza.
Molto probabilmente una volta i due dipinti appartenevano ad un unico quadro. 
Oggi invece sono esposti separati.

8. LA MADONNA RUCCELLAI DI DUCCIO

Chiamato anche la Madonna dei Laudesi, raffigura la Madonna col Bambino in una scena che suggerisce maestosità e imponenza.
Databile al 1285, il dipinto è in tempera e oro su tavola che mostra una Madonna insolita, raffinata, quasi sorridente contornata da numerosi angeli che sembrano quasi incorniciare la coppia divina. Ogni personaggio mostra un’ampia espressività dai toni docili e accondiscendenti.
Il quadro è spiccatamente ispirato alla cultura pittorica bizantina, sia per quanto concerne l’utilizzo e la scelta di materiali e colori che per quanto riguarda proprio la scelta dei soggetti raffigurati in modo assolutamente insolito per l’arte italiana fiorentina dell’epoca.

9. LA MADONNA DI OGNISSANTI DI GIOTTO

Questa pala d’altare venne realizzata nel 1310.
Si tratta di uno dei primi dipinti che rompono le tradizioni pittoriche incentrate sul pieno rispetto dei canoni bizantini dell’epoca.
Giotto, seguendo la su inclinazione a realizzare opere ben studiate e magistralmente strutturate, ricrea il celebre tema della Madonna con Bambino riponendo la coppia divina in uno spazio definito rappresentato dal trono che ne conferma la maestosità.
Il quadro è innovativo anche per la scelta di umanizzare i personaggi attraverso gli sguardi devoti degli angeli e per la madonna che, tenendo in braccio il Bambino, con sguardo fiero e sicuro gli prende la piccola manina, in un gesto d’affetto assolutamente nuovo al genere.

10. IL BATTESIMO DI CRISTO DI ANDREA VERROCCHIO 

L’ artista realizzò il dipinto nel 1470 nella sua bottega con la collaborazione di altri artisti praticanti presso di lui, tra i quali Leonardo da Vinci.
L’opera mostra la famosa scena evangelica in modo assolutamente innovativo ed originale con una struttura particolare che, partendo dalle mani divine che concedono il battesimo a Cristo, irradia tutta la scena dall’alto verso il basso, in una composizione magistralmente strutturata.
I volti provati dall’evento e la presenza di aureole su tutti i personaggi, sono simbolo della divinità e della purezza, e caricano di grande importanza religiosa e spirituale tutto il quadro. 

11. LA MADONNA  DEL CARDELLINO DI RAFFAELLO

Il dipinto ad olio, probabilmente databile al 1506, è una delle maggiori opere di Raffaello Sanzio, nonché una delle più innovative raffigurazioni della Vergine Maria.
Raffigurata in un momento intimo di estrema umanità, la Vergine è intenta a seguire Gesù e San Giovannino nei loro primi anni di vita mentre giocano con un cardellino. La plasticità della scena e la scelta di colori in contrasto dall’alto valore simbolico (il rosso che è la passione di Cristo e il blu rappresentante la Chiesa), uniti alla grandissima espressività dei personaggi rende tutto il dipinto una delle opere più mature e complete dell’artista fiorentino

Nel 2018 alla Galleria degli Uffizi sono state aperte le sale dedicate al Caravaggio e ai pittori del Seicento.
Sono 8 stanze dallo sfondo cremisi che permettono di ammirare le opere del Caravaggio (tra cui Scudo con testa di Medusa, Bacco con la coppa del vino e il Sacrifico di Isacco), ma anche tele di altri grandi del ‘600 come Artemisia Gentileschi, Velasquez, Van Dyck e Rubens.

Nel 2021, inoltre, sono state inaugurate una serie di nuovi spazi dedicati al Cinquecento, dove sono ospitate 129 opere mai esposte se non in modo temporaneo.

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Quanto tempo ci vuole per visitare gli Uffizi?

Questo meraviglioso museo di Firenze è enorme e contiene un’immensa quantità di opere d’arte. Non è possibile visitare gli Uffizi in una sola giornata! Il consiglio che vi diamo è di mettere in conto una visita della durata di non più di 2-3 ore per gustarvi la galleria e non stravolgervi troppo. L’ideale è arrivare già con le idee ben chiare su cosa volete vedere.

Gli Uffizi sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8.15 alle 18.50. Chiusi: tutti i lunedì 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

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