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Visitare Firenze in 2 giorni con bambini

Se avete in programma di visitare Firenze in 2 giorni con bambini, attraversare Ponte Vecchio, correre per i sentieri dei Giardini di Boboli, salire sulla strepitosa Cupola del Brunelleschi ,e ancora, rimanere stupiti davanti ai capolavori degli Uffizi sono solo alcune delle cose che potrete fare.
Sì, perchè il capoluogo della Toscana è una continua scoperta non solo per gli adulti, ma anche per i piccoli turisti che lo visitano.

L’ideale è organizzare bene il vostro itinerario, alternando visite più impegnative a momenti di relax e sfogo per i vostri piccoli.

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Ricordate che tutte le principali attrazioni si trovano nel centro storico di Firenze, che è chiuso al traffico e facilmente percorribile a piedi. Perciò Non ci sarà bisogno di fare grandi spostamenti e i bambini vi seguiranno con facilità.
Qui di seguito vi forniamo un tour di massima per la vostra visita a Firenze in 2 giorni con bambini. Decidete voi se seguirlo così com’è o fare modifiche secondo le vostre necessità.

PRIMO GIORNO

Il vostro itinerario parte dalla bellissima piazza Duomo, dominata dalla cattedrale di Santa Maria del Fiore, con il Campanile di Giotto, e la strepitosa Cupola del Brunelleschi e dal Battistero di San Giovanni. Immortalate subito queste meraviglie facendo alcune fotografie.
Per non stancare già dall’inizio i vostri bambini il nostro consiglio è quello di decidere già da casa se salire sul campanile o sulla cupola (chiusa la domenica).
Salire su entrambi si rivelerebbe troppo faticoso dal momento che per arrivare in cima è necessario salire molti gradini. (rispettivamente 413 e 463). Il nostro suggerimento è poi quello di prenotare i  biglietti on line, per evitare le lunghe code.

Firenze in 2 giorni con bambini: il duomo

Per visitare la cupola è obbligatoria la prenotazione, che potrete fare presso la biglietteria in Piazza San Giovanni 7/r.
Mettete in conto che la visita a tutto il complesso vi impegnerà tutta la mattinata.
Dopo la visita fate una pausa ristoratrice per mangiare pranzo e riprendere le forze.

Nel pomeriggio raggiungete Piazza della Signoria, piazza centrale e cuore della vita sociale della città. Oggi sede centrale e museo del Comune di Firenze. È il palazzo del potere per eccellenza.
Fermatevi qui per un po’ facendo ammirare la bellezza delle statue che abbelliscono questo museo a cielo aperto: la copia del David di Michelangelo (l’originale si trova nella Galleria dell’AccademiaQui i biglietti on line salta coda), Ettore e Caco del Bandinelli, il Nettuno di Ammannati, la statua equestre di Cosimo I del Giambologna, il Perseo con la Testa di Medusa di Benvenuto Cellini (si trova nella Loggia dei Lanzi).
È un’idea carina, se sono sufficientemente grandi, proporgli di fotografare la statua che gli è piaciuta di più. Si divertiranno!
Andate a visitare poi Palazzo Vecchio, simbolo del potere civile della città e oggi sede centrale e museo del Comune di Firenze. Il museo è uno dei più dinamici della città e assolutamente adatto a famiglie con bambini.

Nel caso facesse brutto, per far rilassare i vostri bambini dopo una giornata all’insegna dell’arte, potete portarli nella bella Biblioteca delle Oblate, dove potranno leggere, giocare o guardare un cartone.
Se invece è una bella giornata e non sono troppo stanchi potete arrivare fino ai bellissimi Giardini di Boboli, il primo esempio di giardino all’italiana, che si trova a circa 800 metri da Palazzo della Signoria. Concludete la serata cenando in uno dei locali della zona, a seconda di dove scegliete di andare.

SECONDO GIORNO

Firenze dall'alto: da piazzale Michelangelo si può godere il panorama migliore

Cominciate il vostro secondo giorno dell’itinerario per visitare Firenze in 2 giorni con bambini da Piazzale Michelangelo, punto panoramico per eccellenza, da dove godrete di una meravigliosa vista  sulla città e su tutte le sua attrazioni.
Potete raggiungerlo a piedi tramite delle scale piuttosto ripide, ma non molto lunghe o con il bus 13 che vi porterà direttamente sul posto. Fermatevi qui per un po’ e approfittatene per scattare le vostre foto ricordo alla città.

Recatevi poi al Giardino delle rose, uno tra i più bei giardini di Firenze, che ospita circa 350 varietà di questo splendido fiore, (se andate nei mesi di maggio e giugno godrete di una strepitosa fioritura), alberi di limoni, molte altre piante e un giardino giapponese.
Il giardino ha ingresso libero ed è accessibile ai passeggini. Se avete bambini piccoli è quello che fa per voi.
Passate gran parte della mattinata qui a far giocare e correre liberamente i vostri pargoli (il giardino è recintato). Se è una bella giornata potete approfittarne per fare pranzo al sacco.
Dopo mangiato recatevi al Ponte Vecchio e attraversatelo, mescolandovi alla folla onnipresente. Questo è il più antico e più famoso ponte di Firenze. Nel Medioevo era sede delle botteghe dei macellai, oggi al loro posto trovate negozi di orefici e gioiellieri.

Attraversato l’Arno raggiungete il Museo di Leonardo (QUI per i biglietti salta coda).
Dedicato al più grande genio di tutti i tempi, il museo prese il via nel 1953, quando un privato offrì del denaro per far costruire tutti i modellini delle macchine e delle invenzioni di Leonardo.
La visita divertirà i vostri bambini ma anche voi grandi, perché vi permetterà di immergervi nel fantastico mondo di Leonardo attraverso i disegni, i modelli e le illustrazioni. Il museo ospita  le ricostruzioni di alcune delle più interessanti macchine (da guerra, di ingegneria civile, del volo) progettate dal grande inventore, molte di esse a grandezza naturale e tutte funzionanti perfettamente
Terminata la visita passeggiare per le vie della zona e, se volete, fate una pausa per mangiare un gelato o una schiacciata toscana.
Quindi  concludete la serata arrivando fino in piazza Duomo per godervi lo spettacolo della cattedrale illuminata e concludete il vostro ultimo giorno dell’itinerario per visitare Firenze in 2 giorni con bambini cenando in uno dei tanti bei locali della zona.

Cose da fare a Firenze in 2 giorni. Top five delle esperienze da non perdere

Lo splendido capoluogo della Toscana ha infiniti tesori da scoprire tra attrazioni, monumenti, musei.
Perciò, se avete in programma di passare 2 giorni a Firenze, decidere cosa fare può essere una scelta ardua.
Ma niente paura, qualche consiglio ve lo diamo noi! Abbiamo scelto per voi alcune esperienze da non perdere che renderanno la vostra vacanza indimenticabile.

Eccovi quindi l’elenco delle 5 cose da fare a Firenze in 2 giorni.

1. VISITARE GLI UFFIZI

Passare 2 giorni a Firenze - Gli imperdibili Uffizi

Non si può andare via dalla città d’arte per antonomasia senza una visita alla Galleria degli Uffizi, famosa in tutto il mondo.
Situata a sud di Palazzo Vecchio, è considerata il più antico museo d’Europa ed ospita una delle più grandi raccolte della pittura italiana al mondo. Raffaello, Giotto, Botticelli, Paolo Uccello sono solo alcuni degli artisti di cui si possono ammirare le incredibili opere.
Le code alla biglietterie sono infinite. Per questo vi consigliamo di procurarvi il biglietto on line che vi darà diritto all’ingresso prioritario facendovi saltare la coda.

Visitare Firenze in due giorni - Ponte Vecchio al tramonto

2. GODERSI IL TRAMONTO DA PONTE VECCHIO

Durante il giorno Ponte Vecchio è sempre affollatissimo di turisti. Verso il tramonto però, quando il ponte si svuota un po’ e il sole con la sua luce produce colori straordinari, il panorama è davvero suggestivo. Immortalatelo nelle vostre foto!

3. FARE UN GIRO PER LE BOTTEGHE D’OLTRARNO

L’Oltrarno è la parte più autentica di Firenze, quella dove si può respirare il vero spirito fiorentino . Attraversatelo a piedi scoprendo le sue numerose botteghe artigiane, i mercatini, le trattorie tipiche, le chiese e i giardini. Qui si trovano la splendida Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine con gli affreschi del Masaccio, la chiesa di San Frediano in Castello, la chiesa di Santa Felicita e la Basilica di Santo Spirito.
Ci sono inoltre in questa zona Palazzo Pitti e i Giardini di Boboli, sicuramente da inserire nella lista di cosa vedere a Firenze.

4. PERDERSI NEI MERCATI DEL CENTRO

I mercati principali sono quelli coperti, ottocenteschi, di San Lorenzo e di Sant’Ambrogio, dove potrete acquistare alimentari o altro e spuntini di specialità fiorentine.
Se siete amanti delle cose vecchie andate al mercato delle Pulci in piazza dei Ciompi.
Al mercato rionale di Santo Spirito, in settimana, potrete scoprire l’anima più autentica e popolare della città! Se organizzate di visitare Firenze in due giorni (o qualsiasi sia il tempo che dedicherete alla città) una tappa ai mercatini è d’obbligo.

Cosse da fare a Firenze: mangiare il panino al lampredotto

5. ASSAGGIARE LA CUCINA FIORENTINA

Non si può andare via da Firenze senza aver assaggiato almeno qualche piatto della cucina fiorentina: il must sarebbe mangiare per strada un panino al lampredotto o la famosa bistecca in uno degli innumerevoli ristoranti.
Ma anche gustare la ribollita, la pappa al pomodoro, i fagioli all’uccelletto sarà una delizia per il vostro palato!

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Cosa Visitare a Firenze in due giorni

Cosa visitare a Firenze in due giorni? Anche se siete nella splendida capitale toscana solo per un weekend, avrete modo di farvi un’idea di questo incredibile museo a cielo aperto.
Avendo un buon itinerario potrete infatti visitare tutte le attrazioni e i musei principali, scegliendo dove fermarvi a seconda del tempo che avete a disposizione.

Le attrazioni ed i musei si trovano bene o male tutte vicine nel centro storico che, essendo zona a traffico limitato, è facilissimo da girare a piedi.

Qui di seguito vi diamo alcuni suggerimenti su cosa visitare a Firenze in due giorni. Scegliete voi quello che fa per voi!

I MUSEI

Sicuramente tra i posti da visitare a Firenze ci sono i musei, ricchi all’inverosimile di inestimabili capolavori che vi lasceranno quasi frastornati dalla loro bellezza. Ecco quelli che non dovete perdervi:

Cosa visitare a Firenze in due giorni: Gli Uffizi

1. Galleria degli Uffizi

Progettato e costruito dal Vasari nella seconda metà del XVI secolo per Cosimo I de’ Medici, si trova a sud di Palazzo Vecchio.
È il più antico museo d’Europa ed ospita una delle maggiori collezioni di pittura al mondo.
Qui troverete opere di Leonardo, Michelangelo, Botticelli, Paolo Uccello e Piero della Francesca, solo per citarne alcuni.
Mettete in conto di passare almeno due ore abbondanti. Sarà impegnativo per l’enorme quantità di tesori da vedere e la folla di visitatori, ma verrete ricompensati dalla bellezza che passerà sotto i vostri occhi.
Acquistate il biglietto on line, salterete le code infinite ed eviterete di entrare già stanchi!

Orari:
Da martedì a domenica: 8.15-18.50
Chiusi tutti i lunedì, 1° Gennaio, 1° maggio, 25 dicembre
Dove si trovano:
Piazzale degli Uffizi, 6

La Galleria dell'Accademia: tra i posti da visitare a Firenze

2. Galleria dell’Accademia

Un’altra attrazione da inserire nella lista delle cose da vedere è sicuramente la Galleria dell’Accademia. Ospita l’originale di uno dei più grandi  (e più celebri) capolavori del rinascimento, il gigantesco David di Michelangelo, per la cui precisione dei dettagli sembra prendere vita.
Siamo certi che non riuscirete a rimanere indifferenti davanti alle braccia nerborute, alle vene, ai muscoli che sembrano fremere sotto la pelle!
Oltre al David, in questo museo potrete ammirare anche opere del Botticelli, di Taddeo Gaddi e una bella serie di icone russe.
Mettete in conto di dedicare alla Galleria 1-2 ore.
Per non fare la fila vi consigliamo di procurarvi i biglietti on line.

Orari:
Dal martedi alla domenica dalle 8.15 alle 18.50
Chiusura: tutti i lunedì, 1° gennaio, 25 dicembre
Dove si trova:
Via Ricasoli, 58/60

3. Museo del Bargello

Si trova nel pieno centro storico di Firenze, all’interno di un maestoso edificio, chiamato il Palazzo del Podestà.
È una delle attrazioni più visitate dai turisti, grazie alle importanti opere d’arte che custodisce.
Iniziato nel 1254, il palazzo era originariamente la residenza del primo magistrato della città.
Venne poi trasformato nella sede del capitano di giustizia o bargello (a partire dal 1574). Per molto tempo ospitò anche le prigioni della città.
Oggi è sede del Museo del Bargello, la più ricca e completa collezione di scultura toscana rinascimentale d’Italia.
Imperdibili la Sala dei Cinquecento e il maestoso Salone del Consiglio Generale che contengono opere di Michelangelo. Cellini, Giambologna, Donatello e Pollaiolo. 

LE ATTRAZIONI

Le attrazioni di Firenze sono infinite e sarebbero tutte da visitare.
Ma purtroppo in due giorni non è possibile vederle tutte, perciò sarete costretti (purtroppo) a fare una scelta.
Noi vi indichiamo quelle principali e assolutamente da non perdere, certi che sarete d’accordo con noi!

Visitare il Duomo a Firenze

1. Il Duomo

Non si può visitare Firenze senza aver visto il complesso del Duomo.  Rimarrete senza fiato davanti alla  bellissima la Cattedrale di Santa Maria del Fiore con la Cupola del Brunelleschi e il Campanile di Giotto, entrambi capolavori dell’arte italiana, e al Battistero di San Giovanni .
Indossate un abbigliamento adatto ad un luogo di culto se non volete che vi fermino all’ingresso.
Se avete tempo e forza vi consigliamo di salire su uno dei due per non perdere la vista strepitosa della città.
Per visitare la cupola è obbligatoria la prenotazione, che potrete fare presso la biglietteria in Piazza San Giovanni 7/r
Se volete risparmiare tempo e fatica saltando la coda l’ideale è acquistare il biglietto on line per tutto il complesso del Duomo

Palazzo Pitti a Firenze, una delle attrazioni principali

2. Palazzo Pitti

Uno dei più grandi esempi architettonici di Firenze e fino ad oggi uno dei palazzi del potere in città  costantemente arricchito da chi vi ha abitato.
Commissionato dalla famiglia Pitti al Brunelleschi e iniziato nel 1458, venne venduto ai Medici nel 1549.

Palazzo Pitti ospita diversi musei: la Galleria Palatina, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo degli Argenti, il Museo delle Porcellane, il Museo del Costume e il Museo delle Carrozze.
Vederli tutti è difficile, noi vi consigliamo di non perdervi assolutamente la Galleria Palatina o la Galleria d’Arte Moderna.
Per risparmiare tempo prezioso da dedicare alla visita la cosa migliore è acquistare il biglietto on line che vi permetterà di saltare le lunghe code.

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Piazza della Signoria, uno dei posti da visitare a Firenze

3. Piazza della Signoria

Nella vostra scelta di cosa visitare a Firenze in due giorni non dimenticatevi di questa che è la piazza centrale e il cuore della vita sociale della città.
È un po’ un museo a cielo aperto.
Qui infatti potrete ammirare la fontana del Nettuno dell’Ammanniti (i fiorentini la chiamano il Biancone), il Perseo con la testa di Medusa del Cellini, la copia del David di Michelangelo e molti altri capolavori. Sulla piazza si affaccia lo splendido Palazzo Vecchio, sede del Parlamento italiano negli anni in cui la città è stata capitale di Italia e ora sede centrale e museo del Comune di Firenze.

Ponte Vecchio a Firenze, tappa imperdibile dell'itinerario

4. Ponte Vecchio

Simbolo di Firenze per antonomasia, Ponte Vecchio è una delle attrazioni principali della città, che ogni turista non può escludere dal suo itinerario.
Attraversa l’Arno nel suo punto più stretto e rappresenta il primo e più antico ponte di Firenze.
Risale infatti all’epoca romana, quando venne realizzato in legno, e nel corso del tempo fu più volte danneggiato.
L’ultimo danneggiamento è datato 3-4 novembre 1333. Nel 1345, Ponte Vecchio fu ricostruito d’allievo di Giotto, Taddeo Gaddi, su tre archi, più profondi e più resistenti all’impeto dell’acqua.
La sua bellezza gli portò fortuna, perché, così si racconta, grazie ad essa, Hitler lo fece risparmiare dai bombardamenti del 1944.

Il momento migliore per visitarlo è al tramonto, quando la folla onnipresente è diminuita e le luci si riflettono sull’Arno creando un’atmosfera magica.

5. Chiesa di Santa Croce

È situata nella piazza che da lei prende il nome ed è una delle più grandi chiese francescane che ha ottenuto il rango di basilica.
Rappresenta uno dei massimi esempi dello stile gotico in Italia ed é considerata una sorta di pantheon fiorentino.
Qui si trovano infatti, tra gli altri, il sepolcro di Michelangelo, la tomba di Galileo Galilei e di Ugo Foscolo, oltre ad un monumento a Dante Alighieri.
La statua si trovava in centro alla piazza. Dopo il danneggiamento durante l’alluvione del 1966 però, venne restaurato e posto sul sagrato della chiesa.
Il nome della basilica  deriva dal frammento della Santa Croce donato ai francescani da re Luigi di Francia nel 1258.
Non perdetevi Cappella de’ Pazzi, realizzata dal Brunelleschi,  il celebre crocifisso di Cimabue, la statua di bronzo di San Ludovico di Tolosa di Donatello e l’affresco dell’Ultima cena di Taddeo Gaddi.

6. Giardini di Boboli

Circonda Palazzo Pitti ed è molto più che un giardino.
Ricordano molto da vicino i famosi giardini di Versailles o quelli della Reggia di Caserta con ampi spazi di verdi in cui si incorniciano opere monumentali dal valore unico ed inestimabile.
La vegetazione fitta di alberi (tra cui antiche specie di lecci) e piante acquatiche si sposa perfettamente con le opere esposte che fanno di questo luogo un vero e proprio museo diffuso.
I giardini, che coprono un’area di 45.000 metri quadri sono stati voluti dalla famiglia Medici durante il periodo rinascimentale. Poi piccoli pezzi sono stati aggiunti in anni successivi, ciascuno in uno stile proprio.
Di qui è possibile di godere di una vista stupenda su Firenze. Un’ottimo posto da dove scattare le vostre foto ricordo.
Sono da visitare praticamente durante tutti i periodi dell’anno. In ogni stagione ci sarà una flora particolare che li renderà ogni volta diversi.

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Tre giorni a Firenze – 3 cose da mangiare

Nella vostra vacanza di tre giorni a Firenze, saranno tante le cose da fare: visitare monumenti, ammirare attrazioni, perdersi nei suoi musei spettacolari che tutto il mondo ci invidia.
Ma tra le esperienze indimenticabili da vivere in questa città non potete dimenticare quella di provare la cucina toscana.
Ribollita, pappa col pomodoro, fagioli all’uccelletto…..sono infiniti i piatti che potrete scegliere nel menù e tutti da leccarsi i baffi!
Ma ci sono tre cose da mangiare a Firenze che dovete sicuramente assaggiare nelle “tappe ristorazione” che caratterizzeranno il vostro itinerario di 3 giorni a Firenze. Ecco quali:

Cosa mangiare a Firenze: il panino al lampredotto

1. PANINO AL LAMPREDOTTO

È un must da assaporare mentre passeggiate per le stradine del centro storico di Firenze. Potete acquistarlo in uno dei tipici chioschi chiamati lampredottai.
Il lampredotto è un piatto povero della cucina tipica fiorentina molto gustoso. È realizzato con uno dei quattro stomaci dei bivini ovvero l’abomaso. Ha un sapore forte e può essere mangiato nel panino insieme alla salsa verde oppure come un semplice bollito. Dai lampredottai potete trovare anche la trippa.

La schiacciata fiorentina, imperdibile piatto toscano

2. SCHIACCIATA FIORENTINA

Se volete fare una pausa veloce ed economica e non sapete cosa mangiare a Firenze, potete optare per una schiacciata, che, a seconda che sia ripiena o semplice, è l’ideale per un pranzo, una merenda, una cena rapida o uno spuntino.
Può essere un’ottima soluzione se volete mangiare a Firenze senza spendere troppo e soddisfare la vostra golosità. Le caratteristiche di un’autentica schiacciata fiorentina sono il fatto di essere unta, salata, croccante e cotta nel forno a legna.

3 giorni a Firenze: l'imperdibile fiorentina

3. BISTECCA ALLA FIORENTINA

È la regina della cucina toscana e il non plus ultra per tutti glia amanti della carne.
A Firenze la bistecca deve avere caratteristiche ben precise: l’osso a forma di T, il peso di almeno 1,5 kg e la cottura al sangue. Deve essere tagliata nella lombata di vitellone di razza chianina, una razza che fa parte della IGP “Vitellone dell’Italia centrale”.
Scoprite qui dove gustare a Firenze la migliore bistecca alla fiorentina! 

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Visitare i giardini di Firenze

A Firenze non troverete soltanto arte e storia. Non solo edifici in pietra, torri, musei e Basiliche: a Firenze potete vedere anche splendidi spazi verdi, abbelliti da piante, fiori, fontane e statue. Durante la vostra visita di questa meravigliosa città toscana, dedicate un po’ di tempo anche agli spazi aperti, rilassatevi con una passeggiata o con un picnic.

2. IL GIARDINO DI BOBOLI

I Giardini di Boboli a Firenze, acquista il bifglietto on line per saltare la coda

Il più noto tra i giardini di Firenze, Boboli si estende dietro a Palazzo Pitti, sulla sponda sud del fiume Arno. Il Palazzo prende il nome dalla famiglia nobile che lo fece costruire, ma fu poi residenza dei Medici nel XVI secolo e dei Savoia successivamente.

Camminate in lungo e in largo dietro al Palazzo – oggi un museo – imitando le passeggiate dei nobili del Rinascimento Fiorentino. Potrete ammirare opere d’arte come fontane – la Fontana del Nettuno tra le più note – statue, obelischi, grotte decorate e anche un anfiteatro.

La scultura più visitata del Giardini di Boboli è senza dubbio la Fontana del Bacchino, detto anche Nano Morgante, a rappresentazione del nano più celebre alla corte di Cosimo de Medici.

Più che un giardino, è un vero e proprio parco, la cui visita può durare anche tre ore!
Visto che è visitatissimo e c’è sempre coda vi consigliamo di acquistare il biglietto on line per avere l’accesso prioritario.

2. IL GIARDINO DEI SEMPLICI

Il Giardino dei semplici a Firenze, uno dei tanti giardini della città

Il Giardino dei Semplici è l’orto botanico che si trova di fronte alla sede universitaria di Firenze, nonché il terzo orto botanico più antico del mondo.
Inaugurato nel 1545 da Cosimo de Medici, prende il nome dalle prime piante che ospitò, quelle dette “semplici”, cioè le erbe medicinali.

Oggi il giardino è parte del Museo di Scienze Naturali dell’Università e si estende per circa 24 mila metri quadrati.
La visita vi porta attraverso aiuole, serre, alberi monumentali e coltivazioni di erbe selvatiche commestibili, ottimo accompagnamento alla cucina toscana.
Da notare un’eccellente iniziativa dei Giardino dei Semplici: il percorso per non-vedenti.
Oltre a cartelli e mappe in Braille, anche un percorso sensoriale dedicato all’olfatto e al tatto.
E’ importante sapere che una piccola parte di questo Giardino è coltivata anche grazie all’aiuto di alcuni ragazzini della scuola primaria.
Tra i giardini di Firenze, vale sicuramente una visita.

3. GIARDINO TORRIGIANI

I Giardini Torrigiani, tra le cose da vedere a Firenze

Anche questo giardino nasce come orto botanico. E’ tra i più vasti giardini privati nelle mura di una città e si estende per circa sette ettari, dietro la Cappella Brancacci e la Chiesa di Santo Spirito.
La torre simbolo del Giardino è alta ventidue metri. Ospita ancora oggi delle strumentazioni astronomiche, una biblioteca. Alla sommità, una terrazza per l’osservazione del cielo. In questo giardino potete passeggiare tra alberi secolari, serre e sculture.
Tra le più note, la statua di Osiride che regge il regolamento del parco. Il Giardino è ancora oggi privato e mantenuto negli anni grazie ai fondi dei discendenti della famiglia Torrigiani. Ospita anche corsi di giardinaggio e di pittura botanica.

4. GIARDINO DELLE ROSE

Il giardino delle rose a Firenze, tappa del vostro itinerario per visitare Firenze

Situato appena sotto Piazzale Michelangelo, l’entrata al Giardino delle Rose è gratuita.
Qui trovate non solo una vasta collezione di circa 350 varietà di rose, ma anche un giardino giapponese e una collezione di sculture dell’artista belga Folon.
Sia per la posizione che per la sua struttura a terrazza, il Giardino delle Rose è un ottimo punto dove rilassarsi dopo la visita ad un museo, ammirando il panorama della città di Firenze.

5. IL GIARDINO BARDINI

Firenze: Giardino Bardini, tra i principali giardini della città

Questo giardino privato si sviluppa in terrazzamenti, dalla riva dell’Arno vicino al Ponte delle Grazie, fino a Piazzale Michelangelo.
Conoscete la posizione del Piazzale, quindi è inutile dirvi che la passeggiata per questo giardino ombreggiato è in salita. Se non volete fare troppa fatica, il consiglio è quello di raggiungere Piazzale Michelangelo in autobus o taxi. Così, potete ammirare le bellezze del Giardino Bardini in discesa.

6. IL GIARDINO DELL’IRIS

Il Giardino dell'iris a firenze, tra le cose da vedere in città.

Dalla somma di Piazzale Michelangelo, avete la possibilità di visitare un altro giardino stupendo. E’ più piccolo rispetto agli altri, la visita più breve ma altrettanto piacevole. L’iris – detto anche giglio – è il fiore simbolo della città di Firenze. Dove ammirarlo se non in un giardino che ne ospita circa 200 varietà?
Il Giardino dell’Iris è aperto ogni anno soltanto in occasione della fioritura di questi fiori colorati. Dal 25 Aprile fino al 20 Maggio, ogni anno, potete visitarlo gratuitamente.

Visitare Firenze può essere un’esperienza unica. Non limitatevi alle opere d’arte e alla storia, lasciate sempre un po’ di tempo per attività all’aria aperta. La città di Firenze offre ottimi punti per un picnic o una passeggiata, in riva all’Arno o nelle piazze delle Basiliche, come a Santa Croce.
Combinate l’Arte e la Natura in uno dei suoi meravigliosi giardini: segnateli nella lista di cosa vedere a Firenze in 3 giorni !

Parco giochi a Firenze

Mentre state organizzando il vostro viaggio  visitare Firenze con bambini, individuare dove sono i parco giochi Firenze può essere di grande aiuto. Non avrete problemi infatti a saper dove andare per offrire una valvola di sfogo ai vostri pargoli dopo la visita ad un museo o a una della tante attrazioni della città.

Partendo dal presupposto che Firenze è ricca di parchi molto belli dove passeggiare, giocare e rilassarsi (primi fra tutti i Giardini di Boboli), qui di seguito vi segnaliamo i parco giochi più carini della città. I vostri bambini vi ringrazieranno!

Parco giochi Firenze

Parco giochi sul Lungarno Santa Rosa

Lo trovate appena attraversato il Ponte Amerigo Vespucci e lo potete raggiungere con una passeggiata di circa 15 minuti da Ponte Vecchio.
Si tratta di una zona recintata dalla pavimentazione colorata divisa in settori in base alle fasce d’età, ordinata e con una buona varietà di giochi.

Parco giochi in piazza Massimo d’Azeglio

A pochi passi dal Duomo è ideale per i più piccoli (bambini non più grandi di 6/7 anni). L’area recintata è quasi tutta all’ombra ed ha scivoli, altalene, basse arrampicate e una giostrina coperta. È grande quasi come l’intera piazza. C’è anche un campo da calcetto per i più grandicelli.

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La giostra in piazza della Repubblica

Già posizionata fin dall’inizio del Novecento, è meta di ritrovo per tutti i bambini di Firenze. Concedete qualche giro anche ai vostri bimbi, ne rimarranno entusiasti.
È un gioiello di artigianato fiorentino, con cavalli in legno decorati e pitturati a mano. È aperta anche la sera.

Giardino di Villa Strozzi

Situato in Oltrarno ed è una vasta area verde inserita nel bel scenario della Villa. Qui troverete i giochi in legno, in uno stile retrò, che ricorda i giochi di un tempo.

Giardino dell’Orticoltura

In questo giardino caratterizzato da vialetti curati e abbastanza ombreggiati, un tempietto neoclassico e una serra liberty. In fondo al parco troverete un‘area giochi interamente rivestita con una pavimentazione semi-rigida. D’estate tenete presente che al mattino è completamente al sole.

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Santa Maria del Fiore e il complesso del Duomo

Il suo nome allude al giglio, simbolo della città in cui si trova ed è una delle attrazioni principali di Firenze: è la cattedrale di Santa Maria del Fiore, terza chiesa più grande in Europa.
È infatti lunga 160 m, larga 43 m, il suo transetto si estende per 90 metri, mentre la cupola interna (dal pavimento alla lanterna) si innalza anch’essa per 90 m.
Iniziata da Arnolfo di Cambio nel 1296, venne portata a termine in quasi 150 anni. A testimoniare questo lungo lasso di tempo intercorso tra la posa della prima pietra e il completamento della cattedrale, rimangono le diversità di stile rilevate nelle sue diverse parti.


Santa Maria del Fiore,
con la sua Cupola del Brunelleschi insieme all’elegante Campanile di Giotto, che le sorge accanto e il Battistero di San Giovanni, valgono da soli un viaggio a Firenze. Proprio per questo le code all’ingresso sono molto lunghe.
Per evitare di perdere tempo facendo la fila vi consigliamo quindi di acquistare il biglietto on line. Avrete diritto all’accesso prioritario al tutto il complesso del Duomo.
Vi ricordiamo che per salire sulla cupola del Brunelleschi è obbligatorio effettuare la prenotazione.
Potrete farlo dall’ingresso alla Cupola presso la biglietteria dell’Opera del Duomo.

Fate molta attenzione al modo in cui vi vestirete durante la vostra visita: è infatti necessario rispettare il codice di abbigliamento (pena la possibilità di entrare), quindi niente maglie senza maniche o pantaloncini. Le ginocchia e le spalle devono essere coperte sia per gli uomini che per le donne.

1. L’ESTERNO DI SANTA MARIA DEL FIORE

L’attuale facciata risale alla fine del XIX secolo. L’architetto che la progettò (Emilio De Fabris ) si ispirò ai fianchi della cattedrale, risalenti per la maggior parte al XIV secolo.
Nel fianco meridionale, in prossimità della tribuna si trova la Porta dei Canonici, realizzata in stile gotico antico alla metà del Trecento.
Degni di nota sono i 3 absidi progettati in modo da sembrare i petali di un fiore, il cui gambo è la navata centrale.
Dopo le absidi, sul fianco settentrionale c’è la Porta della Mandorla, dell’inizio del Quattrocento. si chiama così per via del rilievo della vergine racchiuso in una cornice a forma di mandorla.

2. L’INTERNO DI SANTA MARIA DEL FIORE

L’interno della Cattedrale di Firenze, vasto e severo, contrasta con l’impatto visivo dell’esterno.
Sulla navata si sinistra vi sono due enormi affreschi dedicati a due condottieri al servizio di Firenze: Niccolò da Tolentino di Andrea del Castagno e Giovanni Acuto di Paolo Uccello.
Sotto la cupola una serie di affreschi del Vasari ritraggono il Giudizio Universale.
Sotto gli affreschi è situato il Coro ottagonale. Lungo il transetto invece si aprono le tre absidi, separate dalle due sagrestie e ognuna ripartita in cinque cappelle.
Assolutamente degne di nota sono le vetrate policrome, tra le più belle d’Italia, realizzate da Donatello, Andrea del Castagno, Paolo Uccello e Lorenzo Ghiberti.

3. LA CUPOLA DEL BRUNELLESCHI

Quest’opera di alta ingegneria venne progettata da Filippo Brunelleschi ed è una delle cupole più grandi del mondo.
Costituita da due calotte di forma ogivale e collegate tra loro, è stata in grado di resistere ai fulmini, ai terremoti, al passare dei secoli e oggi come nel Quattrocento incanta chiunque la osservi da lontano.
Il diametro della cupola è di 45,5 metri, le stesse dimensioni dell’intero battistero. Per realizzarla il Brunelleschi impiegò ben 14 anni (dal 1420 al 1434).
La grandissima innovazione della sua costruzione fu quella di voltare la Cupola senza armature. Venne usata infatti una doppia volta con un’intercapedine di cui l’interna (dello spessore di oltre due metri) era realizzata con conci a spina di pesce, e aveva una funzione strutturale, (essendo autoportante) e quella esterna solo di copertura.
Sulla cupola c’è la lanterna, con copertura a cono, e la palla di rame dorato con la croce che contiene reliquie sacre, realizzata da Andrea del Verrocchio.
L’interno della cupola presenta affreschi sul tema del Giudizio Universale realizzati dal Giorgio Vasari e Federico Zuccari.

4. IL CAMPANILE DI GIOTTO

Come Santa Maria del Fiore, è rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi. A base quadrata, il maestoso campanile è considerato il più bello d’Italia. Giotto progettò e iniziò la sua costruzione nel 1334, ma morì solo 3 anni dopo.
Proseguirono la sua opera Andrea Pisani e Francesco Talenti. Il Campanile di Giotto è alto 84,5 metri e si possono salire i suoi 414 scalini. La decorazione esterna a lunette dei primi due piani presenta bassorilievi sul tema della Creazione dell’uomo, per illustrare le sue varie attività.
I bassorilievi della seconda fascia ritraggono invece i pianeti, le Virtù Cardinali, le Arti e i Sacramenti. Le sculture che raffigurano i profeti e le sibille , nelle nicchie dei piani superiori, sono delle copie. Gli originali sono al Museo dell’Opera del Duomo.
In cima al campanile si trova una terrazza realizzata dall’opera di Francesco Talenti e che funge da tetto panoramico. Il Talenti portò a termine i Campanile nel 1359, dopo gli anni terribili della peste nera.

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La Cupola del Brunelleschi

Scommettiamo che non appena sentite nominare la città di Firenze, la prima immagine che vi viene in mente è quella del Duomo, con la sua grandiosa Cupola del Brunelleschi che svetta superba ed elegantissima. Non ci sbagliamo, vero? Ma quanto ne sapete riguardo alla storia di questa incredibile opera architettonica, divenuta simbolo di una città e di un intero periodo storico come il Rinascimento?

La cupola venne progettata da Filippo Brunelleschi, affiancato da Lorenzo Ghiberti, che ideò una struttura a doppia calotta realizzabile senza l’utilizzo di centine. Tra i due gusci si individua un intercapedine occupato da una scala di ben 463 gradini. In origine, permetteva di raggiungere la lanterna per ragioni di manutenzione, oggi vi garantisce una delle migliori  viste panoramiche sulla città di Firenze.
Il tutto è irrobustito da setti murari che svolgono una funzione analoga a quella dei contrafforti. Questo dava la possibilità di costruire di pari passo sia la calotta interna che quella esterna, appoggiando le impalcature necessarie ora all’una ora all’altra ed evitando così l’utilizzo delle centine.

Piccola curiosità: man mano che la struttura cresceva, salire e scendere dai ponteggi diventava sempre più difficile e pericoloso per gli operai. Si decise così di organizzare una frugale locanda sulle impalcature, per permettere loro di mangiare e riposare brevemente senza dover scendere fino a terra, ottimizzando di conseguenza tempi e risorse.

Tornando alla struttura, la copertura della cupola è realizzata in laterizio, con i mattoni disposti a spina di pesce, che rendono il tutto più stabile attraverso un efficace distribuzione dei pesi.
Lo scheletro presenta invece la sezione dell’arco a sesto acuto. Viene da chiedersi il perché, siccome tale tipologia architettonica, protagonista del periodo gotico, era stata abbandonata sin dagli inizi del Rinascimento in favore dell’arco a tutto sesto.

La risposta è molto facile: l’arco ogivale, per la sua conformazione slanciata verso l’alto, garantisce una distribuzione delle forze più efficiente, affidando la maggior parte del peso alla componente verticale, riducendo notevolmente la spinta orizzontale e permettendo in questo modo la realizzazione di una struttura così grandiosa, altrimenti impossibile.
Per rendere ancora più stabile l’opera, vengono infine introdotte delle false tribune che fortificano le pareti che accolgono il grande peso della cupola.

Il Duomo

Che cosa possiamo dire, invece, della grande chiesa che sottosta alla cupola del Brunelleschi?
In origine, al posto della struttura che tutti noi conosciamo, in piazza Duomo sorgeva un’antica basilica paleocristiana affiancata ad un battistero di gusto romanico. Sull’onda del successo e della crescita sia economica che politica che Firenze conobbe nel XII secolo, si decise di ammodernare il principale luogo di culto della città, affidando il progetto della nuova chiesa ad Arnolfo di Cambio (architetto, tra l’altro, anche di Palazzo Vecchio).

Questi ideò una struttura a tre navate culminante con un innovativo corpo trilobato, che riassume in sé il transetto e l’abside, i quali individuano al centro uno spazio ottagonale analogo a quello del battistero esterno. In queste strutture possiamo metaforicamente individuare l’ideale percorso attraverso la religione del fedele: vediamo l’inizio della vita cristiana, sancito dal battesimo, all’interno del battistero, la sua vita, collocata lungo le navate ed infine la sua morte e la speranza della resurrezione e del Regno dei Cieli, che Arnolfo di Cambio immagina corrispondere alla cupola, che assimila alla volta celeste.

Se andiamo ad osservare oggi il nostro Duomo, però, non possiamo non notare come l’ottagono individuato dalla cupola sia molto più ampio rispetto a quello del battistero. La responsabilità è da attribuire a Francesco Talenti, che, cavalcando l’onda d’entusiasmo per la crescita economica, intervenne anni dopo, a cantiere già avviato, sul progetto di Arnolfo, ingrandendo la struttura, ma mettendo i suoi contemporanei di fronte ad un problema non da poco: a causa della peste scoppiata nel 1348 non si trovavano più artigiani in grado di costruire le centine per la realizzazione di archi e cupole e nessuno sapeva come costruire una struttura così grandiosa.
Così, per lungo tempo il Duomo rimase privo della cupola, fino all’arrivo di Filippo Brunelleschi.

Eventi a Firenze – 3 feste tradizionali da scoprire

Nessun fiorentino rinuncia a partecipare a quegli eventi a Firenze che rappresentano la memoria storica della città e che sono diventati nel tempo anche richiamo turistico. Sono diverse le feste tradizionali che scandiscono il calendario, appuntamenti annuali che radunano folle di cittadini e turisti.

Noi ve ne abbiamo scelte tre tra le principali a cui magari vi può capitare di prendere parte se vi trovate a visitare Firenze proprio in quei giorni.

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1. Lo Scoppio del Carro

È una delle più antiche tradizioni fiorentine e uno degli eventi a Firenze più famosi: risale al periodo della conquista della Terra Santa. Si tiene la domenica di Pasqua e si celebra sul sagrato del Duomo.
A mezzogiorno, durante la messa nella cattedrale, al Gloria viene lanciata “la colombina”, un razzo a forma di colomba che per mezzo di un cavo metallico sfreccia dall’altare maggiore raggiungendo il carretto addobbato da mortaretti e petardi dando così inizio all’esplosione.

2. Festa della Rificolona

Celebrata la sera del 7 settembre, la vigilia della Natività della vergine, in piazza SS. Annunziata. I partecipanti ai cortei portano delle canne con appesi dei coloratissimi lampioncini di carta di tutte le forme e colori, all’interno dei quali viene accesa una candela. Alla festa è legato anche il “mercato”: La Fierucola del Pane, che dal 1984 si presenta in piazza SS. Annunziata il primo fine settimana del mese di settembre e dove si possono trovare  prodotti biologici, artigianato manuale e tradizionale.

3. San Giovanni e il calcio storico fiorentino

La sera del 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni Battista, patrono di Firenze, da Piazzale Michelangelo si sparano razzi, mortaretti, bengala e girandole multicolori che inondano Firenze di luci e botti.
Nello stesso giorno si svolge la finale del Calcio Storico Fiorentino, che si gioca rigorosamente in abiti cinquecenteschi, partita che rievoca quella vera giocata durante l’assedio del 1530.
La manifestazione prevede tre partite che si giocano l’ultima settimana di giugno, solitamente in piazza Santa Croce e piazza della Signoria. Partecipano 4 squadre : Santa Croce (blu), Santo Spirito (bianco), Santa Maria Novella (rosso) e San Giovanni (verde). Le due che conquistano la finale si sfidano il 24 giugno sul campo allestito in piazza Santa Croce davanti ad un pubblico di fiorentini e turisti.